27 Maggio 2024 – nota economica giornaliera
MERCATI VALUTARI:
USD – Il dollaro ha chiuso la settimana passata in marginale rialzo, ma ha corretto nella giornata di venerdì nonostante gli ordini di beni durevoli abbiano sorpreso positivamente, il che spiega la dinamica del biglietto verde con prese di profitto dopo i guadagni recenti.
L’appuntamento chiave dei prossimi giorni sarà con i deflatori (generale e “core”) dei consumi venerdì, la cui variazione è attesa attestarsi sui medesimi livelli del mese precedente con qualche rischio verso il basso.
Indicazioni di indebolimento sono attese dalla fiducia dei consumatori domani, dalla seconda stima del PIL giovedì, e dai redditi e spesa delle famiglie venerdì.
A meno quindi di sorprese verso l’alto, soprattutto dai deflatori, il biglietto verde potrebbe restare sulla difensiva o al più stabilizzarsi.
EUR – L’euro ha chiuso la settimana passata in marginale calo, ma mantenendosi in area 1,08 EUR/USD e risalendo nella giornata di venerdì di riflesso al cedimento del dollaro.
L’appuntamento chiave sarà venerdì con i dati di inflazione, dove si attende un marginale incremento per l’headline e una stabilizzazione per la “core”.
Giovedì si prevede un lieve calo per l’indice di fiducia dell’area, e stamani l’IFO tedesco ha deluso mostrando un calo contro attese di aumento sia per l’indice complessivo che per la situazione corrente mentre la componente delle aspettative è aumentata ma meno del previsto.
A meno quindi di sorprese verso l’alto, soprattutto dai dati di inflazione, l’euro dovrebbe tendenzialmente stabilizzarsi, mantenendosi in range.
Continuerà comunque a reagire di riflesso anche ai driver USA, che potrebbero restare il fattore discriminante.
GBP – La sterlina ha chiuso la settimana passata al rialzo contro dollaro da 1,26 a 1,27 GBP/USD al significativo ridimensionarsi delle probabilità di mercato che la BoE inizi a tagliare i tassi nei prossimi mesi. Oggi tali probabilità sono scese a 8-28-60% su giugno-agosto-settembre da 56-92-100% di lunedì scorso, attestandosi a 96% su novembre per raggiungere il 100% solo su dicembre.
In presenza di pochi spunti di rilievo sul fronte domestico questa settimana (credito al consumo venerdì atteso in calo e qualche discorso BoE) la sterlina dovrebbe muoversi perlopiù seguendo i driver di dollaro, tendenzialmente stabilizzandosi nel range attuale o cercando di consolidare, a meno di sorprese verso l’alto dai dati USA che potrebbero parzialmente indebolirla.
Contro euro la sterlina si è rafforzata la settimana scorsa da un minimo di 0,8567 a un massimo di 0,8497 EUR/GBP.
JPY – Lo yen ha chiuso la settimana passata in indebolimento contro dollaro da 155 a 157 USD/JPY in linea con la salita dei rendimenti a lunga USA.
Questa settimana, a meno di sorprese verso l’alto dai dati statunitensi, le pressioni ribassiste sullo yen dovrebbero attenuarsi.
Venerdì saranno da seguire i dati sull’inflazione giapponese, attesa in aumento per la componente “core”.
Il governatore della BoJ Ueda ha dichiarato questa notte che vi è spazio per alzare gradualmente i tassi visto che l’inflazione sta risalendo allontanandosi dallo zero.
I tassi verranno portati su livelli considerati neutrali se le dinamiche di crescita e inflazione saranno in linea con le proiezioni della BoJ.