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21 Maggio 2024 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro ha aperto la settimana in lieve rialzo ieri in linea con i rendimenti sulla scia di varie dichiarazioni di esponenti Fed che confermano la non-urgenza di procedere con tagli dei tassi in quanto non è chiaro quanto sia credibile il calo in corso dell’inflazione.
La tendenza però è abbastanza evidente e al momento l’ipotesi di un primo taglio dei tassi Fed a settembre resta lo scenario centrale, il che limita l’upside del dollaro.
In assenza oggi di dati il dollaro dovrebbe mantenersi in range.
Saranno comunque da seguire i numerosi discorsi Fed in programma, in attesa dei dati di giovedì (PMI e sussidi di disoccupazione).

EURL’euro ha aperto la settimana in lieve calo, perlopiù di riflesso al movimento del dollaro e contenuto comunque in area 1,08 EUR/USD.
In assenza di spunti propri oggi (i prezzi alla produzione tedeschi hanno mostrato una dinamica leggermente più cedevole delle attese, confortando l’ipotesi di un primo taglio dei tassi BCE a giugno) dovrebbe tendenzialmente stabilizzarsi e potrebbe provare a consolidare in attesa di PMI previsti positivi giovedì, a meno di dichiarazioni particolarmente hawkish di fonte Fed oggi.
Domani sarà intanto da seguire un discorso di Lagarde.

GBP – La sterlina invece in controtendenza ha aperto la settimana la rialzo contro dollaro da 1,26 a 1,27 GBP/USD sorretta anche dalle dichiarazioni di Broadbent (BoE).
Questi infatti ha sì indicato che è possibile che si debba procedere con un taglio dei tassi nel corso dell’estate (i.e. giugno o agosto) ma ha anche aggiunto che il quadro di crescita si sta rivelando migliore del previsto (nell’ultimo MPR d’inizio maggio la BoE ha rivisto al rialzo il profilo atteso di crescita su tutto l’orizzonte previsivo).
Resta il rischio di un cedimento della sterlina soprattutto in attesa dei dati di inflazione di domani previsti in forte calo.
Intanto oggi sarà da seguire anche un discorso di Bailey, governatore della BoE.

JPYLo yen ha aperto la settimana in lieve calo sul dollaro da 155 a 156 USD/JPY soprattutto di riflesso al generalizzato recupero del biglietto verde ma anche a fronte della salita dei rendimenti a lunga USA.
Oggi, in assenza di spunti che li facciano salire ancora, a meno di dichiarazioni Fed particolarmente hawkish, il calo dello yen dovrebbe rallentare o fare una pausa.
Il ministro delle finanze ha ribadito preoccupazione per le implicazioni della debolezza del cambio confermando l’attenta vigilanza sulla dinamica dello yen.