14 Maggio 2024 – nota economica giornaliera
MERCATI VALUTARI:
USD – Il dollaro ha aperto la settimana in lieve calo ieri ma sta già in parte recuperando stamani, mantenendosi di fatto in range, in attesa di spunti direzionali dai dati di inflazione di domani, previsti in solo modesto calo.
Questo lascerebbe il biglietto verde tendenzialmente in range, in caso invece di sorprese verso l’alto/delusioni verso il basso si rafforzerebbe/indebolirebbe.
Oggi intanto un’anticipazione, e quindi un test per il dollaro, si dovrebbe avere già con i dati sui prezzi alla produzione attesi stabili o in solo marginale aumento.
EUR – L’euro ha aperto la settimana al rialzo ieri da 1,07 a 1,08 EUR/USD, in parte di riflesso all’indebolimento del dollaro in parte sull’ipotesi che il quadro di crescita dell’area possa rivelarsi meno debole del previsto.
Stamani lo ZEW tedesco è migliorato più delle attese e l’euro ne ha beneficiato, seppure al momento, solo limitatamente.
La prospettiva che la BCE tagli i tassi già a giugno contribuisce a ridurre l’upside.
GBP – La sterlina ha aperto la settimana al rialzo ieri contro dollaro da 1,25 a 1,26 GBP/USD ma è già in calo stamani, in parte perché guidata dalla dinamica del dollaro, in parte per le indicazioni contrastanti giunte dai dati sul mercato del lavoro di oggi che hanno mostrano una dinamica retributiva che ha sorpreso verso l’alto, con tasso di disoccupazione che però è salito come da attese e la variazione degli occupati che è stata negativa ma meno delle attese.
Dalla BoE Pill ha confermato che le condizioni del mercato del lavoro restano tirate ma che i tassi potranno essere tagliati mantenendo le condizioni monetarie restrittive.
La probabilità di mercato di un primo taglio dei tassi BoE a giugno-agosto rimane infatti 52-100%, identica a ieri, e sarà da monitorare l’evoluzione delle attese sul mese di giugno.
Un’eventuale anticipazione del primo taglio dei tassi da agosto a giugno indebolirebbe la sterlina, anche contro euro, rispetto al quale è in calo oggi da 0,85 a 0,86 EUR/GBP.
JPY – Lo yen ha aperto la settimana in calo contro dollaro tra ieri e oggi da 155 a 156 USD/JPY, penalizzato dal differenziale tassi/rendimenti con gli USA che rimane comunque elevato.
A meno di sorprese verso l’alto dai dati di inflazione USA di domani le pressioni ribassiste sulla valuta nipponica dovrebbero ridimensionarsi.
Intanto il ministro delle finanze Suzuki ha dichiarato che le autorità stanno seguendo la dinamica del cambio congiuntamente alla BoJ, in modo che le azioni di policy siano tra loro coerenti.
I rischi sono comunque ancora verso il basso sullo yen.