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2 Febbraio 2024 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USD – Il dollaro ha corretto ieri sul calo dei rendimenti collegato in parte al permanere di qualche preoccupazione per la situazione di alcune banche regionali USA in parte ai dati che mandano indicazioni miste, con i sussidi in aumento più del previsto e l’ISM manifatturiero in salita più delle attese ma ancora sotto 50.
Oggi il focus sarà sull’employment report, dal quale si attendono segnali di raffreddamento del mercato del lavoro.
A meno quindi di sorprese verso l’alto il dollaro dovrebbe mantenersi sulla difensiva chiudendo la settimana al ribasso.

EURL’euro è risalito ieri da 1,07 a 1,08 EUR/USD e ha aperto al rialzo anche questa mattina (portandosi a un soffio da 1,0900 EUR/USD), principalmente sull’arretramento del dollaro ma in parte anche sul leggero ridimensionarsi delle attese di un taglio dei tassi già ad aprile che non è più scontato dal mercato al 100% ma con una probabilità dell’84%.
Anche la sorpresa positiva sulla produzione industriale francese di questa mattina insieme al dato di PIL dell’area qualche giorno fa meno debole del previsto forniscono un leggero contributo positivo alla moneta unica.
A meno di dati USA oggi migliori delle attese l’euro dovrebbe consolidare/stabilizzarsi.

GBP – La sterlina si è rafforzata ieri contro dollaro da 1,26 a 1,27 GBP/USD ed è in salita anche oggi, solo in parte però sull’esito della riunione BoE e in parte sul generalizzato arretramento del biglietto verde.
La BoE come da attese ha lasciato i tassi invariati a 5,25% ma la decisione non è stata unanime: su 9 esponenti, due hanno votato per un rialzo dei tassi (Haskel e Mann) e uno per un taglio (Dhingra).
Inoltre, ha aperto la strada a un’inversione di policy quest’anno, spiegando che valuterà per quanto tempo ancora i tassi dovranno restare sui livelli attuali, laddove fino a dicembre aveva un tightening bias, ripetendo che avrebbe alzato ancora i tassi in caso di più persistenti pressioni inflazionistiche.
Tuttavia, ha rivisto verso l’alto le previsioni di crescita su tutto l’orizzonte previsivo (a 0,25-0,25-0,75-1,00% nel 2023-24-25-26 dalle precedenti a 0,50-0,00-0,25-0,75%) e anche quelle di inflazione sul biennio 2025-26, a 2,25-2,00% dalle precedenti 2,00-1,5%, rivedendo al ribasso solo le previsioni di inflazione di quest’anno da 4,75% a 4,25% e del prossimo da 3,25% a 2,75%.
Tali numeri suggeriscono che la BoE dovrebbe iniziare a tagliare i tassi dopo BCE e Fed, il che dovrebbe favorire la sterlina contro dollaro e contro euro, ma in misura limitata per la fragilità delle prospettive di crescita e della dinamica contrastata dell’inflazione che mantengono una spaccatura non indifferente all’interno della BoE.

JPYLo yen si è rafforzato ieri contro dollaro da 147 a 145 USD/JPY sul calo dei rendimenti a lunga USA.
A meno di sorprese dai dati USA di oggi che facciano risalire tali rendimenti lo yen potrebbe rafforzarsi ancora.