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8 Novembre 2023 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USDIn assenza di spunti nuovi il dollaro ha proseguito il recupero, perlopiù tecnico, post-correzione di venerdì, in linea con la parziale risalita dei rendimenti a breve.
Si tratta per ora di movimenti di aggiustamento in attesa di novità.
Qualche indicazione in più potrebbe arrivare da alcuni discorsi Fed in programma domani, compreso Powell.
Nel complesso, comunque, i massimi di dollaro dovrebbero essere alle spalle, a meno di significative sorprese verso l’alto dai dati o di un rinnovato ampio aumento della risk aversion.

EURL’euro resta in calo da 1,07 a 1,06 EUR/USD, sia di riflesso al parziale recupero del dollaro sia penalizzato dai dati negativi di ieri sulla produzione tedesca.
I rischi verso il basso sulla crescita dell’area frenano l’upside del cambio (resistenze chiave in area 1,08 EUR/USD) che in assenza di novità particolari dovrebbe mantenersi in range.
Da seguire comunque i vari discorsi BCE in calendario (domani anche Lagarde).

GBPAnche la sterlina resta in calo sia contro dollaro da 1,23 a 1,22 GBP/USD sia contro euro da 0,86 a 0,87 EUR/GBP, principalmente di riflesso al parziale recupero del biglietto verde ma anche in prospettiva di dati di crescita deboli sull’economia britannica: il test sarà il PIL venerdì.

JPYAnche lo yen resta in calo contro dollaro da 149 a 150 USD/JPY e in assenza di novità potrebbe stabilizzarsi in quest’area.
Domani con i dati USA sui sussidi di disoccupazione e alcuni discorsi Fed potrebbe giungere qualche spunto in più, in grado di movimentare i rendimenti a lunga USA che restano il principale driver del cambio.
Dalla BoJ Ueda ha comunque precisato che non è necessario che i salari reali tornino positivi affinché la banca centrale abbandoni l’attuale assetto ultra-espansivo di policy, spiegando che è sufficiente che preveda che entro tempi ragionevoli possano tornare positivi.
Nel frattempo, però la politica monetaria deve restare accomodante per agevolare l’ascesa stabile dell’inflazione a target.