Weekly Economic Monitor
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06 Maggio 2022
Il punto
Riunione FOMC: il ritmo di rimozione dello stimolo monetario accelera, ma la Fed spera ancora in un atterraggio “quasi morbido”.
La Fed ha alzato i tassi di 50pb e annunciato il programma di riduzione del bilancio da avviare a inizio giugno.
Il Comitato prevede aumenti di 50pb anche al prossimo paio di riunioni, ma non sta considerando rialzi di entità maggiore.
Il FOMC si impegna a riportare sotto controllo l’inflazione riducendo la domanda, ma ha uno scenario base molto benigno, con l’aspettativa di un aggiustamento non traumatico.
A nostro avviso, il rientro delle pressioni su prezzi e salari potrebbe richiedere un rialzo dei tassi verso il 4%, o comunque in territorio restrittivo, tale da causare un significativo rallentamento della crescita nel 2023-24.
I market mover della settimana
Nell’area euro, la settimana è piuttosto povera di indicatori congiunturali.
L’indice ZEW tedesco, prima indagine relativa al mese di maggio, dovrebbe confermare i rischi al ribasso sulla crescita legati al difficile contesto internazionale.
La produzione industriale in Italia e nell’Eurozona potrebbe aver visto una contrazione nel mese di marzo, sull’onda del rincaro dei prezzi energetici.
Infine, la seconda lettura dell’inflazione di aprile in Germania e Francia confermerà l’accelerazione registrata nella stima flash.
Il focus negli Stati Uniti questa settimana sarà sui dati dell’inflazione di aprile.
Il CPI dovrebbe essere in aumento di 0,2% m/m, grazie a una correzione della componente energia, mentre l’indice core dovrebbe aumentare di 0,4% m/m.
Le variazioni annue inizieranno a calare per il confronto con il 2021, ma l’attenzione sarà concentrata sulla dinamica mensile degli indici core.
Il PPI è atteso in rialzo di 0,5% m/m e i prezzi all’import dovrebbero essere in aumento di 0,6% m/m.
La fiducia dei consumatori nella lettura preliminare di maggio è prevista in calo, dopo il recupero visto ad aprile.
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