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Weekly Economic Monitor

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13 dicembre 2019


Il punto

Tutto come atteso alla prima riunione di politica monetaria BCE della presidenza Lagarde. La revisione strategica si svolgerà nel 2020, così come la ricognizione sull’opportunità di emettere moneta digitale. Le revisioni dello scenario previsionale sono state marginali. Non ci attendiamo novità neppure alla riunione del 23 gennaio.
Brexit : la travolgente vittoria del partito Conservatore garantisce una rapida ratifica del trattato di recesso dall’UE. Dopo l’uscita formale del 31 gennaio prossimo, UE e Regno Unito inizieranno a negoziare il trattato sulla relazione a regime. La sfida è complessa: i tempi sono ristretti (il periodo transitorio si conclude il 31 dicembre 2020), e il livello di accesso al mercato unico dipenderà dal grado di allineamento normativo che il Regno Unito sarà in grado di garantire. In caso di fallimento, sarà quasi come un’uscita senza accordo: l’incertezza, quindi, resta.

 

I market mover della settimana

Nell’area euro , si apre la tornata di indagini di fiducia delle imprese relative al mese di dicembre (PMI flash e indici Ifo tedesco, INSEE francese e Istat italiano): ci aspettiamo un recupero nel manifatturiero, grazie all’attenuazione delle tensioni sul commercio, mentre i miglioramenti potrebbero essere più limitati nei servizi. La seconda stima dei dati di inflazione dovrebbe confermare un aumento a novembre (a 1% nell’Eurozona). In Italia, è atteso il voto di fiducia sulla manovra economica al Senato.
La settimana ha diversi dati di rilievo in uscita negli Stati Uniti.
Le prime indagini del manifatturiero per il mese di dicembre dovrebbero confermare attività in modesta ripresa, in parte associata alla fine dello sciopero di GM.
I molti dati di novembre dovrebbero confermare un quadro di attività in moderata ripresa: produzione industriale in netto rimbalzo spinta soprattutto, ma non solo, dalle auto post-sciopero, nuovi cantieri in aumento, con un recupero quasi totale del calo di settembre, vendite di case esistenti circa stabili, spesa e reddito personale in riaccelerazione dopo i dati relativamente deboli di ottobre. Per quanto riguarda i prezzi, il deflatore core dovrebbe essere in rialzo di 0,1% m/m, con la variazione annua sempre lontana dal 2%.

 


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