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Le pratiche commerciali sleali e gli illeciti agroalimentari. Quaderno del corso del 12-14 ottobre 2022

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Le pratiche commerciali sleali e gli illeciti agroalimentari. Quaderno del corso del 12-14 ottobre 2022

L’ultima edizione del corso (la VII) che si è svolta a Roma nel 2022 ha visto rafforzata la collaborazione tra la Scuola Superiore della Magistratura e l’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare che da anni, attraverso queste iniziative, cerca di fornire agli operatori del diritto (magistratura inquirente e giudicante, sia civile che penale) le migliori e più aggiornate conoscenze tecnico-giuridiche. La materia agroalimentare è infatti connotata da elevata complessità, per cui bisogna investire nella formazione e comunicazione del sapere tecnico, diffondendo prassi virtuose e dialogando costantemente con la polizia giudiziaria specializzata.

Obiettivo del corso, in generale, è quello di approfondire il tema delle tutele del Made in Italy agroalimentare analizzando i principali ostacoli al riguardo: lo sfruttamento del lavoro e il caporalato, le pratiche commerciali scorrette, il fenomeno dell’Italian Sounding, le infiltrazioni della criminalità, organizzata e non, nel settore, le frodi ed adulterazioni degli alimenti e via dicendo.

Se nelle due ultime edizioni è stato analizzato, in particolare, il tema delle proprietà intellettuali (Italian Sounding) e del Made in Italy con specifico riguardo al prodotto agricolo e alle sue prospettive di tutela – civile e penale – secondo la normativa interna e sovranazionale, in questa edizione ci si è soffermati sulle molteplici forme in cui si possono realizzare le pratiche commerciali abusive e sul mercato dell’agroalimentare dove mancano regole specifiche, efficaci ed immediate, che consentano di contrastare i fenomeni di più o meno ampia illegalità che, giorno dopo giorno, svuotano il Paese delle sue più pregiate risorse.

Ad oggi il corso, nelle sue diverse edizioni, ha visto la partecipazione complessiva di circa 700 magistrati e 100 tra forze dell’ordine ed avvocati. Pertanto l’auspicio della Fondazione il cui Comitato scientifico ho l’onore di presiedere è di poter consolidare sempre più questa preziosa collaborazione e realizzare altre future iniziative.