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La bussola dell’economia italiana (Luglio 2018)

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a cura di Elisa Coletti e Paolo Mameli


ABSTRACT

L’evoluzione dello scenario congiunturale

Il saldo Target2 dell’Italia ha raggiunto un nuovo record storico a giugno. Fino ad aprile, l’evidenza disponibile non avvalorava l’idea che fosse il sintomo di una “fuga di capitali” dall’Italia, in quanto un ruolo decisivo era stato giocato dal programma di acquisto di titoli da parte della BCE, e da un processo di ricomposizione degli investimenti di portafoglio domestici verso attività estere. Inoltre, l’aumento del debito Target2 era avvenuto in concomitanza con un deciso miglioramento della posizione patrimoniale sull’estero dell’Italia, che potrebbe diventare nel giro di pochi anni un Paese creditore netto. Infine, il fenomeno stava inducendo una ricomposizione “virtuosa” del debito estero, che lo rende meno esposto a shock finanziari.
Tuttavia, gli sviluppi recenti introducono una discontinuità: da maggio, il deterioramento del saldo Target2 è spiegato in buona parte da vendite nette di titoli di Stato a lungo termine da parte di non residenti, in una misura che non si registrava dai primi mesi del 2012, ed è associato a una contrazione della componente italiana della base monetaria.

 

Tendenze del settore bancario italiano

A maggio i tassi sullo stock di depositi sono rimasti invariati, mentre vi sono segni di recupero di quelli sui nuovi depositi a tempo. Anche il tasso sullo stock di obbligazioni si è stabilizzato e, di conseguenza, il costo complessivo della raccolta da clientela è risultato invariato. Ulteriori riduzioni si registrano invece sul versante dei tassi sui prestiti. Il tasso medio sui nuovi finanziamenti alle società non-finanziarie è sceso leggermente, per effetto del calo di quello sui prestiti oltre 1 milione, ed è visto ancora in flessione a giugno, secondo i dati preliminari di ABI.
Un nuovo minimo storico è stato raggiunto dal tasso medio sui nuovi prestiti alle famiglie per acquisto di abitazioni, anch’esso ulteriormente in calo a giugno secondo le anticipazioni ABI.
I prestiti alle società non finanziarie si confermano in crescita per il settimo mese consecutivo, al passo più moderato dell’1,2% a/a a maggio, come a febbraio-marzo, 1 punto in meno rispetto al balzo di aprile. L’evoluzione resta differenziata per settore di attività, dimensione del prenditore e localizzazione geografica. Mentre svetta la crescita dei prestiti alle imprese medio-grandi del Centro-Nord, continua la debolezza del credito alle piccole imprese della stessa area, benché in miglioramento. All’opposto, al Mezzogiorno, i prestiti alle piccole imprese crescono più di quelli alle medio-grandi.
Tra i settori di attività, prosegue l’aumento dei prestiti vivi all’industria manifatturiera e di quelli al commercio, mentre il credito alle costruzioni resta in calo, benché attenuato.
Continua la dinamica robusta dei prestiti alle famiglie, alla velocità del 2,8%. Nel complesso, a maggio i prestiti al settore privato sono tornati al ritmo più moderato del 2,5% a/a, confermato anche per giugno secondo le stime ABI, dopo il 3% di aprile.
A maggio la crescita dei conti correnti è tornata al ritmo del 9,3%, in linea col 1° trimestre, dopo il rallentamento ad aprile. Nel mese si è avuto un afflusso netto sui conti di 9,6 miliardi. Di conseguenza, si è registrato un rafforzamento della crescita dei depositi bancari, che dovrebbe proseguire anche a giugno, secondo le anticipazioni ABI. Al contempo, le obbligazioni hanno confermato il forte calo. Ciononostante, grazie ai conti correnti la raccolta da clientela è tornata in crescita a +1,2%, una variazione stimata in ulteriore miglioramento a giugno, secondo le stime ABI. Incluso il rifinanziamento BCE, a maggio la raccolta bancaria totale è risultata pressoché invariata. Tale andamento continua a risentire di un effetto base.

 


Indice dei contenuti

 Nuovo record nel saldo Target2 dell’Italia: ritorno al passato? (p. 2 )
• Sintesi della previsione macroeconomica (p. 9 )
• In recupero la produzione industriale a maggio (p. 10 )
• Manifatturiero ancora in espansione, sia pure in frenata dai massimi (p. 11 )
I servizi restano in questa fase il principale motore di crescita (p. 12 )
 Resta contrastata la ripresa nelle costruzioni (p. 13 )
• Indicazioni miste dal lato dei consumi (p. 14 )
• Sta riprendendo vigore l’occupazione (non solo temporanea) (p. 15 )
• Segnali di ripresa del commercio estero? (p. 16 )
• Inflazione in risalita, ma la spinta viene tutta dall’energia (p. 17 )
Ancora riduzioni per i tassi sui prestiti, mentre resistono quelli sullo stock di depositi (p. 18 )
• Crescita dei prestiti al settore privato alla velocità di crociera del 2,5% a/a (p. 22 )
• Nel bimestre maggio-giugno, rafforzata la dinamica dei depositi bancari (p. 26 )

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Luglio 2018