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Weekly Economic Monitor

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09 Aprile 2021


Il punto

COVID-19 nell’area dell’euro: le misure di contenimento, sempre meno tollerate dalla popolazione, stanno facendo calare i nuovi casi. I vaccini cominciano a incidere sulla mortalità.
L’intensità della campagna vaccinale è aumentata, ma gli ulteriori progressi attesi questo mese potrebbero essere rallentati dai vincoli all’utilizzo del vaccino AstraZeneca.
Il grado complessivo di restrizione è calato in marzo, dovrebbe restare stabile in aprile e quindi calare significativamente in maggio e giugno.
Verbali FOMC: in base alla guidance, le svolte su tassi e acquisti dipenderanno dall’“effettivo progresso” verso gli obiettivi su prezzi e occupazione, e non dalle previsioni.
La credibilità della Fed sarà messa a dura prova nei prossimi mesi, con l’arrivo di una probabile lunga serie di indicazioni di marcato progresso per entrambi i mandati su prezzi e occupazione.

 

I market mover della settimana

Nell’area euro, i dati sulla produzione industriale di febbraio dovrebbero evidenziare un lieve aumento dell’attività su base congiunturale per l’Italia e una contrazione nell’intera Eurozona; l’output è atteso in crescita a marzo, come indicato dalle indagini congiunturali del mese.
Sempre a febbraio, le vendite al dettaglio nell’Eurozona dovrebbero mostrare un parziale recupero dopo il calo di gennaio.
In calendario c’è anche l’indice ZEW tedesco, primo indicatore di fiducia relativo al mese di aprile, che dovrebbe segnare un nuovo miglioramento delle aspettative dopo quelli registrati negli ultimi quattro mesi.
Di rilievo sarà anche l’approvazione del Documento di Economia e Finanza per l’Italia.
Infine, la seconda stima sui prezzi al consumo di marzo confermerà il trend al rialzo dell’inflazione nell’Eurozona, in Germania e Francia, e viceversa, un rallentamento dell’indice armonizzato in Italia.
La settimana ha molti dati di rilievo in uscita negli Stati Uniti.
Le prime indagini di aprile dovrebbero essere positive, sia per l’attività nel manifatturiero (Empire, Philadelphia Fed) sia per la fiducia dei consumatori (Univ. of Michigan).
Fra i dati di marzo, l’inflazione dovrebbe accelerare, con il CPI in aumento di 2,5% a/a, con un primo assaggio dell’effetto confronto con il 2020.
Le vendite al dettaglio, la produzione industriale e i cantieri residenziali dovrebbero aumentare a ritmi solidi, più che recuperando il terreno perso a febbraio.

 


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