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Weekly Economic Monitor

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26 Marzo 2021


Il punto

Un’iniezione di fiducia, ma ancora per pochi. La morsa della pandemia sull’economia mondiale inizia ad allentarsi, anche per merito delle campagne vaccinali. Il recupero del 2021 sarà trainato da Asia e Stati Uniti.
Il rimbalzo dell’inflazione è amplificato da fattori transitori: i picchi del 2021 non saranno replicati nel 2022.
Le politiche monetarie resteranno molto accomodanti, ma nel 2022 si dovrebbe verificare un primo rallentamento degli acquisti di titoli.
Resta il problema che la diffusione dei vaccini è limitata a pochi paesi avanzati: oltre a precludere una piena normalizzazione, tale situazione ci espone al rischio che nuove varianti riducano gli effetti dei vaccini, frenandola.

 

I market mover della settimana

Nell’area euro, la settimana vedrà il completamento della tornata di indagini di fiducia di marzo: saranno diffusi l’indice composito della Commissione Europea, la seconda lettura del PMI manifatturiero e la fiducia dei consumatori in Francia.
Sarà confermato il netto rimbalzo dei principali indicatori a marzo, sulla scia delle buone notizie sull’offerta di vaccini e della ripresa del commercio internazionale; il trend di recupero dovrebbe continuare nei prossimi mesi.
La stima flash sui prezzi al consumo di marzo dovrebbe vedere una risalita su base mensile, trainata dall’energia, con una variazione annua in crescita rispetto al mese scorso sia nell’eurozona che in molti dei principali Paesi.
Nello stesso mese, la disoccupazione è attesa stabile in Germania.
Infine, i consumi di febbraio dovrebbero aver registrato un miglioramento sia in Francia che in Germania.
L’agenda dei dati negli Stati Uniti sarà fitta la prossima settimana, con le principali informazioni macroeconomiche di marzo.
L’employment report dovrebbe registrare un ulteriore rafforzamento, con una crescita di occupati vicina a 600 mila, un calo del tasso di disoccupazione al 6,1% e un aumento della partecipazione.
L’ISM manifatturiero dovrebbe essere in miglioramento da livelli già storicamente elevati, e la fiducia dei consumatori dovrebbe confermare l’apertura di una fase di trend in rialzo.
La spesa in costruzioni di febbraio è prevista in calo, in parte sulla scia del maltempo del mese scorso.

 


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