22 Novembre
In Focus & Approfondimenti, Focus Economia (a cura di Intesa SanPaolo)
Weekly Economic Monitor
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22 novembre 2019
Il punto
La Financial Stability Review pubblicata dalla BCE il 20 novembre ha sottolineato i rischi della fase di bassi tassi di interesse, anche se le fragilità appaiono al momento ancora limitate ad ambiti piuttosto ristretti.
Federal Reserve: i verbali dell’ultima riunione FOMC mostrano un ampio consenso a favore di una sospensione della fase di taglio dei tassi ufficiali.
I market mover della settimana
Calendario fitto di dati in uscita nell’Eurozona.
La stima flash di novembre dovrebbe indicare che l’inflazione ha accelerato di tre decimi all’1,0% dallo 0,7% nell’Eurozona, mentre in Francia di un decimo all’1,0% da 0,9%; in Italia, invece, è attesa scendere ancora (a 0,1% da 0,2%) per effetto della stagionalità.
Le indagini di fiducia di novembre potrebbero mostrare un miglioramento dell’indice ESI a 102,5 da 100,8 (supportato sia dall’industria sia dai servizi); anche in Italia il morale delle imprese è atteso in ripresa, stimiamo a 99,4 da 99,0.
In Francia, invece, il morale dei consumatori potrebbe calare marginalmente (a 103) ma la spesa per consumi (ottobre) dovrebbe rimbalzare dopo il crollo di settembre.
Sul fronte del mercato del lavoro, la disoccupazione Eurozona a ottobre è vista stabile al 7,5% per il terzo mese consecutivo, mentre in Italia potrebbe lievemente calare (a 9,8% da 9,9%).
Infine, la stima finale per il terzo trimestre dovrebbe confermare che in Francia il PIL è avanzato di 0,3% t/t e in Italia di solo lo 0,1% t/t.
La settimana ha diversi dati di rilievo negli Stati Uniti.
In uscita entro mercoledì per via della festività di Thanksgiving, la fiducia dei consumatori a novembre dovrebbe segnare un modesto ritracciamento.
Fra i dati di ottobre, gli ordini di beni durevoli dovrebbero essere in calo, il deficit della bilancia commerciale dei beni è atteso in marginale ampliamento, reddito e spesa personale dovrebbero segnare moderati rialzi, con il deflatore core dei consumi in aumento dello 0,2% m/m.
La seconda stima del PIL del 3° trimestre è attesa in linea con il dato preliminare (+1,9% t/t ann.).
Il Beige Book preparato per la riunione del FOMC di dicembre dovrebbe segnalare attività in espansione a ritmi più contenuti, con stagnazione del manifatturiero e crescita moderata dei consumi.