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Weekly Economic Monitor

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20 Novembre 2020


Il punto

Area euro – Per ora, i dati confermano la previsione che il calo del 4° trimestre sarà largamente inferiore a quello del 2° trimestre.
Per quanto riguarda il 2021, ci sono notizie buone (i vaccini rendono molto più probabile una ripresa sostenuta nel 2° semestre) e cattive (NGEU resta ancora bloccato dal veto di Polonia e Ungheria).

 

I market mover della settimana

Nell’area euro, la tornata di indagini di fiducia relativa al mese di novembre (indici PMI e survey Commissione UE per l’Eurozona, Ifo tedesco, INSEE francese e indagini Istat in Italia) dovrebbe mostrare un’ampia correzione specie nei servizi, il settore più colpito dalle misure restrittive adottate nella maggior parte dei Paesi dell’area.
La seconda lettura dei dati di contabilità nazionale relativi al 3° trimestre in Germania e Francia confermerà l’ampio rimbalzo dei mesi estivi, ma le indagini (nonché gli indicatori ad alta frequenza) segnalano una possibile nuova contrazione in tutti i principali Paesi nello scorcio finale dell’anno.
Il focus della settimana negli Stati Uniti sarà sugli indici PMI flash che dovrebbero restare in territorio espansivo, ma correggere da ottobre, soprattutto nel comparto dei servizi.
La fiducia dei consumatori a novembre è prevista in calo, per via del peggioramento del quadro sanitario e della delusione elettorale con riflessi negativi sull’ottimismo dei repubblicani.
La spesa personale, il reddito personale, gli ordini di beni durevoli e le vendite di case nuove sono previste in aumento, con indicazioni moderatamente positive per il PIL del 4° trimestre.
I verbali della riunione di novembre dovrebbero dare informazioni su possibili modifiche al programma di acquisto titoli.

 


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