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Weekly Economic Monitor

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19 Marzo 2021


Il punto

FOMC: vedere per credere. La Fed prevede un netto miglioramento dello scenario di crescita, prezzi e occupazione, ma rinvia qualunque cambiamento di policy al raggiungimento di “progresso effettivo, non progresso previsto”.
Ora si vedrà se anche il mercato adotterà un analogo atteggiamento “scettico” riguardo alle previsioni della Fed o se/quanto crederà alla conversione della Banca centrale verso una politica monetaria non più preventiva ma esclusivamente reattiva.

 

I market mover della settimana

Nell’Eurozona la settimana offrirà le prime indicazioni dalle indagini di fiducia di marzo. Il PMI composito, che misura la variazione dell’attività rispetto al mese precedente, potrebbe mostrare una nuova contrazione del PIL dell’area.
Anche la stima preliminare dell’indice di fiducia dei consumatori elaborato dalla Commissione Europea è vista evidenziare un peggioramento del morale.
Viceversa, le indagini nazionali dovrebbero dare segnali misti (l’IFO tedesco è atteso in miglioramento, l’indice INSEE in Francia stabile, la fiducia di famiglie e imprese in Italia in calo).
Le seconde letture dei PIL spagnolo e olandese per il 4° trimestre dovrebbero confermare le stime preliminari.
La settimana ha diversi dati in uscita negli Stati Uniti, ma nessuno di rilevanza significativa per la determinazione dei trend dei prossimi trimestri.
Gli indici PMI Markit flash per marzo dovrebbero essere in ulteriore rialzo sia per il manifatturiero sia per i servizi, in territorio ampiamente espansivo.
Anche la fiducia dei consumatori a marzo dovrebbe migliorare ulteriormente con l’arrivo del nuovo stimolo fiscale.
Fra i dati di febbraio, la spesa personale dovrebbe essere complessivamente poco variata, con un ampio contributo positivo delle utility ai servizi e una contrazione della spesa per beni, mentre il reddito personale e il tasso di risparmio dovrebbero correggere dopo i balzi di gennaio. Le variazioni di entrambi i deflatori dei consumi (totale e core) dovrebbero essere più moderate rispetto ai mesi precedenti.
Le vendite di case nuove ed esistenti a febbraio dovrebbero essere in calo per via del maltempo e del rialzo dei tassi sui mutui.

 


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