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Weekly Economic Monitor

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19 Febbraio 2021


Il punto

Italia: il Governo Draghi si presenta con un programma ambizioso, che include riforme in grado di migliorare il potenziale di crescita.
L’atteggiamento dei partiti nelle prossime settimane, quando cominceranno ad emergere temi teoricamente “divisivi”, chiarirà meglio quali potranno essere le concrete prospettive di realizzazione delle riforme.
Stati Uniti. Rivediamo le previsioni di crescita del PIL 2021, da 5% a 6,2%, con rischi verso l’alto , ipotizzando che in fase di approvazione l’American Rescue Plan venga ridimensionato e includa misure per circa 1,2 tln di dollari.
Lo scenario vede un boom di risparmio e consumi nella parte centrale dell’anno, e una spinta verso l’alto per l’inflazione di circa 3 decimi nel 2021.

 

I market mover della settimana

Nell’area euro, il completamento della tornata di indici congiunturali di febbraio (survey Commissione UE per l’Eurozona, Ifo tedesco, INSEE francese e indagini Istat in Italia) dovrebbe segnalare una possibile nuova contrazione dell’attività economica in tutti i principali Paesi nella parte iniziale del nuovo anno; i livelli delle indagini pertanto restano inferiori ai valori pre-pandemia.
Sempre a febbraio, l’inflazione è vista in rallentamento in Francia.
Sarà, inoltre, diffusa la seconda lettura dei dati sul PIL del 4° trimestre in Germania e in Francia.
Infine, la stima finale dei dati sui prezzi al consumo di gennaio nell’Eurozona dovrebbe confermare la risalita vista nella prima lettura, mentre le vendite al dettaglio francesi dovrebbero aver fatto registrare una flessione nello stesso mese.
I dati macroeconomici in uscita negli Stati Uniti dovrebbero dare segnali di netto rimbalzo della crescita già all’inizio del 1° trimestre, sulla scia del miglioramento del quadro sanitario e dell’arrivo del nuovo stimolo fiscale.
A febbraio, la fiducia dei consumatori dovrebbe essere in rialzo.
Per gennaio, i consumi, il reddito personale e il risparmio dovrebbero registrare un boom, spinto dallo stimolo fiscale; gli ordini di beni durevoli sono previsti in ulteriore accelerazione, mentre le vendite di case nuove dovrebbero essere in moderato aumento, frenate dalla scarsità di scorte.

 


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