Seguci su twitter

Categorie

Weekly Economic Monitor

LEGGI il documento completo

12 Febbraio 2021


Il punto

COVID-19 – A livello globale, l’ondata invernale della pandemia è in regresso dai picchi di gennaio, ma resta molto attiva.
La grande maggioranza dei nuovi casi continua ad emergere in Europa e Americhe.
La campagna vaccinale è ancora insignificante nel contesto mondiale e incontra molte difficoltà in Europa; tuttavia, nei paesi avanzati l’obiettivo di immunità di gregge appare ancora conseguibile entro l’anno.
Anche per la minaccia delle mutazioni del virus, diversi paesi hanno deciso di prolungare le fasi di confinamento – ma altri continuano a mostrare maggiore tolleranza.
I rischi negativi per il 1° trimestre si sono concretizzati in Europa.
Fed: in attesa di “ulteriori progressi sostanziali” verso la massima occupazione inclusiva, è improbabile “anche solo pensare di rimuovere supporto” nel futuro prevedibile.
Il supporto di policy è ancora essenziale, con un ruolo dominante per la politica fiscale. Una ripresa “improvvisa” dell’inflazione per ora non è un rischio nel radar della Fed.
Molto dipenderà dalla dimensione del pacchetto anti-COVID dell’amministrazione Biden.

 

I market mover della settimana

Nell’Eurozona, le prime indagini di fiducia relativa al mese di febbraio (PMI e ZEW) dovrebbero mostrare debolezza dell’attività economica nella maggior parte dei Paesi dell’area, guidata ancora una volta dai servizi.
La seconda lettura del PIL Eurozona per il 4° trimestre è attesa confermare la contrazione di -0,7% t/t (-5,1% a/a) della stima flash; la prima lettura del dato dei Paesi Bassi dovrebbe vedere una flessione inferiore rispetto alle attese.
Sempre nel 4° trimestre, il tasso di disoccupazione francese dovrebbe risultare in moderato aumento.
Il dato relativo a dicembre sulla produzione industriale nell’area euro è atteso ritornare in territorio negativo.
Infine, la stima finale dei dati sui prezzi al consumo di gennaio dovrebbe confermare la prima lettura, con un’inflazione annua in crescita sia nell’Eurozona (0,9%), sia in Francia (0,8%), sia in Italia (0,5%).
La settimana ha molti dati di rilievo in uscita negli Stati Uniti.
Il focus sarà sull’avanzamento del lavoro di predisposizione del nuovo pacchetto anti-COVID da parte della leadership democratica.
Le prime indagini di febbraio dovrebbero mostrare ulteriore espansione dell’attività, con qualche freno derivante da colli di bottiglia dal lato dell’offerta.
Fra i dati di gennaio, le vendite al dettaglio dovrebbero segnare un ampio rimbalzo guidato dall’aumento del reddito disponibile delle famiglie e dal miglioramento del quadro sanitario.
La produzione industriale dovrebbe essere in ulteriore rialzo, pur risentendo della battuta d’arresto nel settore auto.
I dati relativi al settore immobiliare residenziale dovrebbero essere ancora positivi, anche se in fisiologico rallentamento.

 


LEGGI il documento completo