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Monitor dei Distretti – Agro-Alimentare

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a cura di Lavinia Stoppani


Executive Summary

Le esportazioni dei distretti agro-alimentari

Il secondo trimestre del 2018 vede le esportazioni dei distretti agro-alimentari crescere ancora del 2,2% tendenziale, per un maggiore export di 96,2 milioni di euro rispetto al 2017. Le vendite all’estero dell’agro-alimentare distrettuale nella prima metà del 2018 hanno superato così la cifra record di 9 miliardi di euro (il 46% dell’export italiano agro-alimentare).
Sono le filiere della trasformazione a portare in positivo il risultato complessivo.
In particolare, nel secondo trimestre del 2018, la filiera dei vini ha confermato il suo ruolo di traino per i distretti agro-alimentari generando 99 milioni di euro di export aggiuntivo rispetto al secondo trimestre del 2017, che si traducono in una crescita dell’8,3% tendenziale (+6,9% nella prima metà del 2018). Degna di nota l’accelerazione delle esportazioni del distretto dei Vini di Langhe, Roero e Monferrato (+20,2% tendenziale, per un totale di 67 milioni di euro esportati in più rispetto al 2017).
Va bene nel complesso anche l’export della filiera delle paste e dei dolci (+3,1% nel secondo trimestre del 2018), un risultato frutto dell’andamento particolarmente positivo di alcuni distretti, a fronte dei cali registrati negli altri. Si segnala il recupero, dopo i cali subiti nel 2017, del distretto dei Dolci e pasta veronesi, che cresce del 22,2%, per un totale di 18,2 milioni di euro aggiuntivi nel secondo trimestre dell’anno, con un giro d’affari all’estero che torna a livelli superiori a quelli toccati nel 2016 e una crescita diffusa a tutte le principali destinazioni.
Prosegue nel secondo trimestre del 2018 la ripresa della filiera delle conserve, le cui vendite all’estero crescono ancora del 4,2% (18,2 milioni di euro in più rispetto al secondo trimestre del 2017), arrivando ai 916 milioni di euro di export nella prima metà dell’anno (cifra superiore anche al picco di 912 milioni del 2015). Particolarmente positivo il risultato della componente conserviera del distretto dell’Alimentare di Avellino (+53% tendenziale dopo due trimestri già in crescita).
Dinamiche anche le esportazioni del distretto delle Marmellate e succhi di frutta del Trentino-Alto Adige (9,7%) e del distretto delle Conserve di Nocera (+4,2%).
Anche per quanto riguarda la filiera delle carni e dei salumi l’export risulta in crescita tra aprile e giugno del 2018 (+3,6% tendenziale), raggiungendo i 945 milioni di euro esportati nella prima metà dell’anno.
A questo risultato ha contribuito l’ottima evoluzione delle esportazioni del distretto dei Salumi del Modenese (+15,7%, 22,8 milioni di euro in più tra aprile e giugno 2018).
Nel secondo trimestre del 2018 si è invece attenuata la dinamica positiva che osserviamo ormai da più di un anno per la filiera del riso: con un maggiore export pari a 1,7 milioni di euro rispetto al periodo tra aprile e giugno del 2017, la variazione tendenziale è stata dell’1,7%: la filiera del riso rimane ancora lontana dai valori di export che si osservavano nel 2008.
In calo le esportazioni della filiera dell’ittico (Ittico del Polesine e del Veneziano) e della filiera dell’olio di oliva, che si riducono rispettivamente dell’1,1% e del 5,7%, nel secondo trimestre del 2018. Pesa sul risultato dell’olio d’oliva l’importante riduzione dell’export del distretto dell’Olio toscano (-12,4%, 21,4 milioni di euro in meno rispetto al secondo trimestre del 2017), determinata in larga parte dal calo negli Stati Uniti, primo mercato di sbocco distrettuale.
Prosegue inoltre il trend negativo per le esportazioni dei distretti della filiera lattiero-casearia. Le vendite all’estero sono calate del 4,5%, per un totale di 20,5 milioni di euro in meno rispetto al trimestre primaverile del 2017. L’unico distretto che mostra una dinamica positiva è quello della Mozzarella di bufala campana (+11,4%, 9,5 milioni di euro esportati in più rispetto al secondo trimestre del 2017).
Pesa invece sul risultato del distretto del lattiero-caseario sardo il forte calo delle vendite negli Stati Uniti, destinazione di circa tre quarti delle esportazioni distrettuali.
Tornano infine a crescere a doppia cifra le vendite all’estero dei distretti del Florovivaismo del ponente ligure e di Pistoia.
L’analisi dell’orientamento geografico delle esportazioni dei distretti agro-alimentari italiani monitorati da Intesa Sanpaolo mostra andamenti contrastanti nelle principali destinazioni.
Se infatti le vendite in Europa, destinazione di oltre il 70% dell’export, continuano a crescere, si registra una battuta d’arresto delle esportazioni in Asia Orientale, nel Medio Oriente e nel Nord Africa, mentre l’export nel Nord America e in America Latina rimane sostanzialmente stabile.
Continua a crescere a buon ritmo l’export verso la Germania (+8,9%), mentre si osserva una frenata per l’export negli Stati Uniti -1,6%, compensata però dal buon andamento delle esportazioni in Canada (+9,4%).
Buoni spunti per l’espansione all’estero continuano a venire dai Paesi dell’Europa dell’est, con l’esclusione della Russia, dove nel secondo trimestre del 2018 si è registrato un calo dell’8,8%.
Continua invece a calare l’export nei paesi del Nord Africa e del Medio Oriente.
Si riducono infine, in inversione di tendenza, anche le vendite all’estero in Asia Orientale, con cali in Giappone, in Cina e in Corea del sud, mercati che si erano dimostrati dinamici nella prima metà del 2017.

 


Indice dei contenuti

1 L’evoluzione per filiera (p. 4 )
2 L’evoluzione per paese di destinazione (p. 13 )

 


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