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Monitor dei Distretti – Agro-Alimentare

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a cura di Rosa Maria Vitulano


Executive Summary

Le esportazioni dei distretti agro-alimentari

Dopo aver archiviato un 2018 in sostanziale parità (+0,2% tendenziale rispetto al 2017), nel primo trimestre 2019 l’export dei distretti agro-alimentari riprende a crescere, ad un tasso doppio rispetto agli altri distretti (+5,1% la variazione tendenziale): con quasi 4,7 miliardi di euro i 50 distretti agro-alimentari realizzano il miglior trimestre invernale di sempre, 226 milioni di euro in più rispetto al periodo gennaio-marzo 2018.
Quasi tutte le filiere (ad eccezione di carni e salumi e olio) mostrano esportazioni in crescita nel primo trimestre 2019.

Distretti della filiera dei vini

Il maggior contributo viene dalla filiera dei vini (+11,3% tendenziale), che totalizza oltre un quarto dell’export dei distretti agro-alimentari. Con 125 milioni di export aggiuntivo la filiera dei vini guida la crescita nel primo trimestre 2019, totalizzando oltre 1,2 miliardi di euro di esportazioni.
In crescita tutti i distretti del vitivinicolo: in particolare continua la corsa del distretto dei Vini di Langhe, Roero e Monferrato (+23,7% tendenziale nel primo trimestre 2019, dopo un +16% del 2018), e dei Vini del Veronese, che dopo aver chiuso il 2018 in leggera flessione (-0,4% tendenziale), realizza 24 milioni di euro di esportazioni in più rispetto al primo trimestre del 2018 (+11%).

Distretti della filiera delle conserve

Risultati positivi vengono anche da parte della filiera delle conserve (+4,1%), con le conserve di Nocera che realizzano un progresso del 9% rispetto al primo trimestre del 2018 (+22 milioni).
Continua il trend positivo delle conserve dell’alimentare di Avellino, che chiude il primo trimestre 2019 con un +19,8% dopo un ottimo +27,6% del 2018.
In ripiegamento, in questo primo trimestre, sia le marmellate e succhi del Trentino (-14,8% nel primo trimestre) sia le conserve dell’alimentare napoletano (-2,7%).

Distretti della filiera lattiero casearia

Terza per aumento in valore dell’export la filiera lattiero casearia (+9%): il risultato più importante è quello conseguito dal lattiero-caseario della Lombardia sud-orientale (+17,3% tra gennaio e marzo 2019) con un incremento vendite di poco superiore ai 29 milioni di euro.
Bene anche il lattiero-caseario di Reggio Emilia (+15,2%, in controtendenza rispetto al 2018, chiuso con un -11,3%): 9,5 milioni di crescita nel primo trimestre.
Unico distretto della filiera a realizzare un risultato negativo è quello della Mozzarella di bufala campana che nei primi tre mesi del 2019 realizza circa 5,8 milioni in meno di esportazioni (-8,7%) a causa di riduzioni dei flussi verso tutti i principali mercati di destinazione.

Distretti della filiera delle carni e dei salumi

Chiude in calo la filiera carni e salumi (-3,2%): -3,2% nel primo trimestre 2019, 14,7 milioni in meno rispetto ai primi tre mesi del 2018. Pesa soprattutto il risultato del distretto dei salumi del modenese, in calo del 7,2% nel primo trimestre 2019 (11,5 milioni in meno).
Negativi anche il distretto delle carni e salumi di Cremona e Mantova (4,1 milioni in meno, -7,8%), il distretto dei salumi dell’Alto Adige (-4,1 milioni;
-19,8%) e il Prosciutto di San Daniele, che registra una battuta d’arresto (-2,1%).
Positivi infine i risultati delle carni di Verona, i cui incrementi sui mercati esteri (+4,8 milioni di euro, +4,2%) e (in maniera più contenuta) quelli dei salumi di Reggio Emilia.

Distretti della filiera della pasta e dei dolci

Seconda per contributo alla crescita delle esportazioni, ma con variazioni molto più contenute rispetto a quelle osservate per i vini (62 milioni di euro esportati in più nei primi tre mesi del 2019), è la filiera della pasta e dei dolci, che realizza nel primo trimestre 2019 una crescita tendenziale del 7,8%, dopo aver chiuso il 2018 in sostanziale parità (-0,3%).
Il contributo più importante viene dai Dolci di Alba e Cuneo, in incremento di oltre 37 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2018 (+14,8%) grazie alla crescita verso tutte le principali destinazioni.

Altri distretti e filiere

In crescita la filiera del riso (+8,3%) e i distretti agricoli (+0,9%). Tra questi ultimi, molto positiva la dinamica della nocciola e frutta piemontese, che prosegue il trend di crescita a doppia cifra del 2018 con un ulteriore +32,2% nel primo trimestre 2019; ma buoni risultati vengono registrati anche da parte dell’ortofrutta romagnola, che cresce del 9,2% rispetto ai primi tre mesi del 2018 (13,5 milioni in più).
Invariati i flussi della filiera ittica rispetto al primo trimestre del 2018.
Negativa anche la filiera dell’olio (-7,8%) soprattutto per il decremento delle esportazioni di olio toscano (-7,3%, 12,2 milioni in meno), che vale tre quarti dell’export distrettuale della filiera.

Orientamento geografico delle esportazioni dei distretti agro-alimentari

L’analisi dell’orientamento geografico delle esportazioni dei distretti agro-alimentari italiani evidenzia tra gennaio e marzo una ripresa dei flussi verso quasi tutte le principali aree chiave.
Le esportazioni verso i primi quattro paesi di destinazione, che assorbono oltre il 50% dell’export agro-alimentare italiano, sono tutte in crescita: Germania (+1,6%), Stati Uniti (+10%), Regno Unito (+14,4%), e anche Francia (+2%), che aveva registrato un ripiegamento nel 2018.
Buona la ripresa anche dei flussi verso Giappone (+4,6%), Russia (+6,6%), Cina (+10%) e Hong Kong (+5,9%), mentre si registra una battuta d’arresto verso il Canada (-4,1%), nonostante la recente approvazione del CETA.
Se da un lato il forte incremento dei flussi verso la Gran Bretagna potrebbe essere spiegato come un effetto di anticipazione pre-Brexit (che al momento sembra indirizzarsi verso un’uscita “no deal”), d’altra parte le prospettive future potrebbero risentire di un’ulteriore deriva protezionistica USA: gli Stati Uniti hanno pubblicato ad aprile (e successivamente integrato a luglio) una lista di prodotti su cui potrebbero essere introdotti dazi all’import, e tra questi molti tipici dell’offerta Made in Italy, come quelli del settore Alimentare e Bevande (olio d’oliva, formaggi, salumi, vino).

Indice dei contenuti – Le esportazioni dei distretti agroalimentari

1 L’evoluzione per filiera (p. 4 )
2 L’evoluzione per paese di destinazione (p. 9 )

 


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