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Monitor dei Distretti – Agro-Alimentare

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a cura di Lavinia Stoppani


Executive Summary

Le esportazioni dei distretti agro-alimentari

Nei primi nove mesi del 2018 l’export dei distretti agro-alimentari si è attestato su un valore complessivo di quasi 13,7 miliardi di euro, circa la metà dell’export italiano nell’agro-alimentare, in modesta crescita (+0,4% tendenziale a prezzi correnti) rispetto ai primi 9 mesi del 2017, ma con una battuta d’arresto tra luglio e settembre (-0,2% tendenziale, per un totale di 11,1 milioni di euro esportati in meno rispetto al terzo trimestre del 2017).

Distretti della filiera dei vini

Con 219 milioni di euro di export aggiuntivo, per un totale di 3,7 miliardi di euro esportati tra gennaio e settembre 2018, è ancora una volta la filiera dei vini a essere motore della crescita delle esportazioni dei distretti agro-alimentari (+6,3% la variazione tendenziale a prezzi correnti).
È continuata, nel trimestre estivo, la buona fase dell’export dei distretti dei Vini di Langhe, Roero e Monferrato.
Continuano poi a crescere, dopo i grandi successi del 2017, anche le esportazioni del distretto dei Vini e distillati del bresciano (+6,1% nei primi nove mesi del 2018).

Distretti della filiera delle conserve

Seconda per contributo alla crescita delle esportazioni, ma con variazioni molto più contenute rispetto a quelle osservate per i vini (21,8 milioni di euro esportati in più nei primi nove mesi del 2018), è la filiera delle conserve, con esportazioni che aumentano dell’1,7% (in accelerazione nel terzo trimestre, con una crescita del 2,5%), arrivando a 1,3 miliardi di euro esportati nei primi nove mesi dell’anno, grazie ai buoni risultati dei distretti delle Marmellate e succhi di frutta del Trentino Alto-Adige e dell’Alimentare di Avellino.

Distretti della filiera del riso

Ultima filiera a mostrare vendite all’estero in crescita (+4,4%) in questi primi nove mesi dell’anno e nonostante la flessione subita tra luglio e settembre (-3,4%) è la filiera del riso, con andamenti simili per i due distretti del Riso di Pavia e del Riso di Vercelli.

Distretti della filiera delle carni e dei salumi

Sostanzialmente stabile invece la dinamica delle esportazioni della filiera delle carni e dei salumi (-0,1%, 1,9 milioni di euro in meno rispetto ai primi nove mesi del 2017, in peggioramento tra luglio e settembre, con un calo del 2,3%). A fronte dell’andamento positivo delle esportazioni dei distretti specializzati nella produzione dei salumi, e in particolare del Prosciutto di San Daniele, si è assistito infatti a un ripiegamento delle esportazioni dei distretti più specializzati nella carne, soprattutto quello delle Carni e salumi di Cremona e Mantova.

Distretti della filiera della pasta e dei dolci

Anche la filiera della pasta e dei dolci si mostra sostanzialmente stabile sui mercati esteri (-0,1% tra gennaio e settembre), con una flessione più accentuata nel terzo trimestre del 2018 (-1,3%).
Si tratta di 3,7 milioni di euro di export in meno rispetto ai primi nove mesi del 2017, un risultato su cui ha pesato in modo preponderante il calo delle esportazioni dell’Alimentare di Parma (-12,2% tra gennaio e settembre e -21,5% tra luglio e settembre), penalizzato dal sostanziale dimezzamento delle vendite verso la principale meta distrettuale, la Francia. In generale, hanno registrato cali le vendite all’estero dei distretti specializzati principalmente in pasta e prodotti da forno, mentre vi sono stati risultati ancora positivi per le esportazioni dei distretti specializzati nel dolciario.

Altri distretti e filiere

In calo nei primi nove mesi dell’anno, con una riduzione più forte nel trimestre estivo, le esportazioni della filiera dei prodotti ittici (-3,1% tra gennaio e settembre, -6,4% tra luglio e settembre), dell’olio d’oliva (-3,6% e -9,1%, rispettivamente), trainata dai risultati negativi del distretto dell’Olio toscano, nonostante la buona performance, soprattutto nel trimestre estivo, dell’Olio umbro e dell’Olio del barese, e del lattiero-caseario (-3,7% tra gennaio e settembre e 4,6% tra luglio e settembre).
Tra i distretti della filiera lattiero-casearia, continua a mantenere una dinamica positiva delle vendite all’estero, seppure in rallentamento, solo quello della Mozzarella di bufala campana (+9,1% nei primi nove mesi del 2018, +2,9% tra luglio e settembre).
Chiudiamo infine questa rassegna confermando l’andamento ancora negativo, seppure in attenuazione, delle esportazioni della filiera agricola (-4,8% tra gennaio e settembre, -3,5% tra luglio e settembre). Agli imprevisti climatici che hanno messo in difficoltà i raccolti e quindi le quantità esportabili, soprattutto nella prima metà dell’anno, si sono affiancati forti cali della domanda proveniente dal Nord Africa (Libia e Tunisia), una contrazione rilevante delle esportazioni di mele in Germania (per gli strascichi dello scarso raccolto 2017) e la crisi in Turchia. In questo contesto, si segnala, in controtendenza, la ripresa delle esportazioni del distretto della Nocciola e frutta piemontesi, tornate a crescere, in particolare tra luglio e settembre, dopo un 2017 particolarmente negativo per i raccolti.

Orientamento geografico delle esportazioni dei distretti agro-alimentari

L’analisi dell’orientamento geografico delle esportazioni dei distretti agro-alimentari italiani monitorati da Intesa Sanpaolo evidenzia un cambio di passo nella seconda metà dell’anno, con un ripiegamento diffuso a molte aree chiave tra luglio e settembre.
Si è fermata infatti la crescita delle esportazioni verso i principali paesi europei, con diminuzioni in Germania e in Svizzera, e verso il Nord America, a causa del calo negli Stati Uniti.
In controtendenza, nel trimestre estivo si è registrata una lieve ripresa per le esportazioni in Asia Orientale, sintesi di dinamiche opposte, da un lato l’aumento delle esportazioni in Cina, in Corea, a Singapore e a Taiwan e dall’altro il calo a Hong Kong e in Giappone. Continua inoltre il ripiegamento in Nord Africa, soprattutto verso la Tunisia (si segnala invece la ripresa dei flussi verso Libia e Egitto nei mesi estivi), e nel Medio Oriente.
Unica area che si conferma trainante è quella dell’Europa orientale, con l’apporto fondamentale della Polonia e con l’importante eccezione della Russia.
Dopo due trimestri segnati da una dinamica moderatamente positiva, la crescita dell’export dei distretti agro-alimentari italiani mostra nel terzo trimestre dell’anno una battuta d’arresto. Nel complesso, le esportazioni dei 50 distretti agro-alimentari sono calate dello 0,2% tendenziale tra luglio e settembre del 2018, per un totale di 11,1 milioni di euro esportati in meno rispetto al terzo trimestre del 2017.
Il risultato dei primi nove mesi dell’anno rimane comunque moderatamente positivo, con una crescita del +0,4% che porta le esportazioni distrettuali a raggiungere i 13,7 miliardi di euro di export, 60,1 milioni di euro in più rispetto allo stesso periodo 2017.

 


Indice dei contenuti

1 L’evoluzione per filiera (p. 4 )
2 L’evoluzione per paese di destinazione (p. 14 )

 


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