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La Bussola dell’Economia Italiana

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a cura di Elisa Coletti e Paolo Mameli


ABSTRACT

L’evoluzione dello scenario congiunturale

Il nuovo DEF prospetta un deficit 2021 più alto del previsto, e una ulteriore significativa salita del debito. Proprio il sentiero di riduzione del debito sarà, a nostro avviso, più lento di quanto oggi atteso dal Governo.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato lo scorso 15 aprile la richiesta al Parlamento di un nuovo scostamento di bilancio da 40 miliardi (in linea con le attese), nonché il Documento di Economia e Finanza (DEF).
La principale novità è venuta dal nuovo quadro programmatico di finanza pubblica, che vede un rapporto deficit/PIL molto più alto del previsto quest’anno (11,8%, contro attese tra il 10% e l’11%) e un debito in prossimità del 160% (159,8%, dal 155,8% del 2020).
Disavanzo e debito sono attesi ridursi nei prossimi anni, ma il rapporto deficit/PIL è visto rimanere sopra il 3% almeno fino al 2025.
Il DEF contiene un aggiornamento del programma governativo sull’utilizzo dei fondi del “Next Generation EU”.
L’ammontare delle risorse derivanti dalla Recovery and Resilience Facility ammonta a 191,5 miliardi, di cui 68,9 miliardi di sovvenzioni e 122,6 di prestiti. Di questi ultimi, una quota minoritaria è costituita da prestiti “additivi”, mentre per la maggior parte si tratta di prestiti “sostitutivi”.
A tali risorse si aggiungeranno circa 15 miliardi provenienti dalle altre componenti del NGEU (di cui 13,5 mld dal REACT-EU), per un totale di oltre 206 miliardi.
Nella conferenza stampa del 16 aprile, il Presidente del Consiglio Draghi ha spiegato chei progetti finanziati dal NGEU viaggeranno parallelamente a quelli del fondo di accompagnamento al PNRR, con cui saranno finanziate le opere che hanno un orizzonte temporale più ampio dei 6 anni di durata del Recovery Fund, e che secondo Draghi marceranno con la stessa velocità. Tale fondo dovrebbe valere oltre 30 miliardi.
Nel frattempo, il Governo ha approvatolo scorso 21 aprile il cosiddetto decreto “riaperture, in vigore sino al 31 luglio.
Il decreto prevede dal 26 aprile il ripristino delle “zone gialle” (a rischio epidemiologico “contenuto”, che erano state soppresse dal 15 marzo), ma con un significativo allentamento delle precedenti misure.

 

Tendenze del settore bancario italiano

Non si osservano particolari novità dal lato dei tassi sui depositi bancari, salvo una risalita di quelli sui nuovi depositi con durata prestabilita.
Dal lato dei tassi sui flussi di prestiti, quelli sui finanziamenti alle società non-finanziarie hanno confermato lo schema di gennaio, con un calo per il 2° mese consecutivo, trainato dal tasso sui prestiti di maggiore entità, ma decisamente più contenuto del precedente.
Al contempo, per i tassi sui nuovi mutui alle famiglie per l’acquisto della casa, rispetto alla stabilità evidenziata da giugno 2020 a gennaio 2021, di recente il tasso medio sembra delineare un rialzo, trainato dal tasso fisso, confermato a marzo secondo le anticipazioni ABI che danno un aumento del tasso medio da 1,30% a 1,37%.
La dinamica dei prestiti alle società non-finanziarie mostra una sostanziale stabilizzazione del ritmo di crescita, che rimane sostenuto (+7,6% a/a a febbraio) ma leggermente più moderato rispetto al massimo di fine 2020. Inoltre, la crescita si è allineataa quella media dell’area euro.
Il trenddei prestiti alle imprese è ancora molto vivace per il settore manifatturiero, mentre i prestiti al commercio hanno accelerato e quelli alle costruzioni hanno confermato il ritorno in positivo.
I prestiti alle famiglie hanno continuato a registrare un calo del credito al consumo mentre il ritmo di crescita dello stock di mutui è tornato al +2,5% registrato pre-COVID-19.
Secondo le anticipazioni ABI, a marzo la crescita del totale dei prestiti a famiglie e imprese ha mostrato un moderato rallentamento a +4,5% a/a, rispetto al +5,2% di febbraio (+5,5% a fine 2020).
La dinamica dei depositi mostra un naturale e moderato rallentamento a febbraio, come anche a marzo secondo le stime ABI, dopo il picco di crescita registrato a gennaio.
Il ritmo dei depositi bancari resta comunque sostenuto (+11,3% a/a a febbraio), trainato dai conti correnti (+14,6% a/a).
L’eccezionale dinamica dei depositi continua a sostenerela crescita della raccolta complessiva da clientela, che a febbraio ha segnato una variazione dell’8,5% a/a, in linea con fine 2020, dopo una fase di accelerazioneai massimi, culminata col +9,3% di gennaio.
Secondo le anticipazioni ABI, tra fine febbraio e fine marzo il ritmo ha rallentato di 1 punto percentuale.

 


Indice dei contenuti

• La politica fiscale nel 2021 sarà più espansiva che nel 2020 (p. 2 )
• Sintesi della previsione macroeconomica (p. 7 )
Prosegue la fase espansiva per l’industria (p. 8 )
In aumento fiducia delle aziende manifatturiere e fatturato industriale (p. 9 )
• Anche le costruzioni restano in una fase di ripresa (p. 10 )
• Servizi: si amplia la divergenza rispetto all’industria (p. 11 )
• Restano rischi al ribasso, ma di minore entità, sui consumi (p. 12 )
• Occupazione: quasi un milione di posti di lavoro persi a causa del Covid (p. 13 )
• Continua il recupero per il commercio estero (p. 14 )
• Inflazione in salita negli ultimi mesi (p. 15 )
• Terzo aumento consecutivo per il tasso medio sulle erogazioni di mutui alle famiglie (p. 16 )
• La crescita dei mutui torna al 2,5% pre-pandemia (p. 20 )
• Dinamica dei depositi ancora sostenuta, ma in moderato rallentamento (p. 24 )

 


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Aprile 2021