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Stati Uniti: la massima occupazione è qui, ora

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a cura di Giovanna Mossetti


ABSTRACT

La “massima occupazione, condizione mancante per avviare la svolta dei tassi, a nostro avviso è ormai raggiunta.
Il mercato del lavoro è sotto pressione, con un tasso di disoccupazione inferiore al livello di più lungo termine stimato dalla Fed, più posizioni aperte che disoccupati e un aumento, potenzialmente strutturale, di pensionamenti e di dimissioni volontarie.
Lo stimolo monetario, in queste condizioni di eccesso di domanda, è controproducente.
I dati, a nostro avviso, aprono la strada a una svolta dei tassi a marzo e a una riduzione del bilancio della Fed entro settembre.
Nel comunicato stampa di dicembre, il FOMC ha affermato che, essendo già soddisfatta la condizione sui prezzi, la svolta dei tassi dipende ora dal raggiungimento dell’obiettivo per il mercato del lavoro.
I dati del mercato del lavoro e dell’inflazione di gennaio e febbraio dovrebbero confermare il raggiungimento delle condizioni per la svolta dei tassi.
Inoltre, l’offerta di beni e lavoro subirà un ampio impatto negativo dalla diffusione di Omicron, rallentando ulteriormente la normalizzazione e aumentando le pressioni sui prezzi.
Il FOMC dovrebbe anche preparare il terreno per l’avvio della riduzione del bilancio della Fed dopo un paio di rialzi.
Alla luce delle informazioni correnti, i rischi verso l’alto per il sentiero dei tassi si stanno materializzando, e la probabilità di 4 rialzi nel 2022 è ormai molto elevata.

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