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2021: con immunità di gregge e nuovo stimolo fiscale, mind the (output) gap!

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a cura di Giovanna Mossetti


ABSTRACT

Nel 2021, la diffusione dei vaccini e l’arrivo di una dose doppia di stimolo fiscale dovrebbero determinare un boom di consumi e una crescita del PIL oltre il 6%.
Sulla previsione di crescita ci sono rischi verso il basso dal lato della pandemia e verso l’alto dallo stimolo fiscale, a cui sono associati anche rischi verso l’alto sull’inflazione.
Il Congresso ha approvato, da aprile 2020 in poi, misure anti-COVID per circa 4,1 tln di dollari, con un effetto sul deficit stimato in 3,4 tln. Secondo il Committee for a Responsible Federal Budget (CRFB) finora sono stati spesi e/o impegnati 3 tln.
Pandemia e fine dello stimolo fiscale hanno frenato la crescita a fine 2020.
Il 2021 si apre con un’inversione su entrambi i fronti e promesse di forte accelerazione della crescita dal 2° trimestre in poi.
Il focus ora è sul ritmo della diffusione dei vaccini e sulla dimensione del nuovo pacchetto di emergenza, che non dovrebbe eccedere 1 tln di dollari per non scontrarsi con il vincolo della capacità produttiva disponibile.
Se l’amministrazione Biden insisterà per un pacchetto da 1,9 tln, il quadro macroeconomico sarà soggetto a rischi di surriscaldamento dal 2° semestre in poi.
L’eccesso di domanda generato da nuova domanda pubblica e privata nel biennio 2021-22 sarebbe pari a più del doppio dell’output gap e implicherebbe un PIL superiore al potenziale di circa il 10%.

 


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