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La bussola dell’economia italiana

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a cura di Elisa Coletti e Paolo Mameli


ABSTRACT

L’evoluzione dello scenario congiunturale

Il calo sinora limitato degli occupati, e la diminuzione “statistica” dei disoccupati, nascondono un marcato peggioramento delle condizioni occupazionali.
L’ampio ricorso alla CIG e il blocco temporaneo ai licenziamenti potrebbero spostare in avanti nel tempo il momento di svolta del mercato del lavoro, destinato a nostro avviso a deteriorarsi anche nel 2021.
L’altra condizione necessaria per la ripartenza dell’economia è il rientro della propensione al risparmio delle famiglie, schizzata verso l’alto durante il lockdown; imprescindibile in tal senso appare il ridursi dell’incertezza sulle prospettive economiche e sull’evoluzione epidemiologica.

 

Tendenze del settore bancario italiano

Dopo la discesa dei tassi sui conti correnti a 0,03% e la lieve riduzione di quello medio sullo stock di depositi con durata prestabilita, anche il tasso complessivo sui depositi da clientela è diminuito a maggio, a 0,35%, livello confermato per giugno secondo le stime ABI, dallo 0,36% di febbraio-aprile.
Per i tassi sui nuovi prestiti alle società non-finanziarie, si sono osservati andamenti misti.
Di particolare rilievo è l’ulteriore calo del tasso sui finanziamenti di minore entità, mentre quello sui prestiti oltre 1 milione è salito, guidando l’aumento del tasso medio.
Circa i tassi sui nuovi mutui alle famiglie, si segnalala ripresa del trend distensivo, proseguito a giugnosecondo le stime ABI.
Da notare che dopo lo storico sorpasso di aprile, il tasso fisso è rimasto più basso del variabile.
Prosegue la crescita dei prestiti alle società non-finanziarie, in graduale accelerazione a +1,9% a/a a maggio, quando si sono osservati due andamenti significativi: un notevole aumento dei prestiti a medio-lungo termine e di quelli alle famiglie produttrici, a conferma che il credito alle imprese beneficia, in misura crescente, delle misure di policy a sostegno della liquidità, tra cui i prestiti con garanzia pubblica.
All’opposto, la dinamica dei prestiti alle famiglie è rimasta più debole di quanto osservato fino a febbraio, ma il rallentamento appare essersi interrotto.
La frenata resta molto evidente per il credito al consumo, ma meno incisiva per i prestiti per l’acquisto di abitazioni.
Secondo le anticipazioni ABI, a giugno la dinamica si è rafforzata notevolmente, a+2,8% a/a per il complesso dei prestiti a famiglie e imprese, dal +1,6% di maggio, con un aumento mensile di ben 13 miliardi, in linea con quello di marzo quando si è avuta l’inversione di tendenza dei prestiti alle società non-finanziarie.
Ancora un forte afflusso mensile verso i conti correnti, di altri 17 miliardi, che portano a 53,7 miliardi l’aumento da inizio anno. Il tasso di crescita è balzato a +9,3% a/a.
Diversamente dai due mesi precedenti, l’incremento è stato trainato dall’afflusso record verso i conti correnti delle società non-finanziarie, per quasi 22,9 miliardi, ma anche i conti delle famiglie hanno confermato una dinamica notevole.
Ciò sostiene i depositi da clientela, che hanno accelerato a +7,5% a/a, per tornare a giugno verso ritmi più sostenibili, del 6,1% secondo le stime ABI.
Per le obbligazioni, si conferma il calo.
Grazie ai depositi, la raccolta complessiva da clientela continua a crescere a un ritmo robusto, del 5,8% a/a a maggio, visto tornare a un più moderato 4,7% a giugno secondo le anticipazioni ABI.

 


Indice dei contenuti

• Cruciali per la ripartenza saranno l’evoluzione del mercato del lavoro e quella della propensione al risparmio (p. 2 )
• Sintesi della previsione macroeconomica (p. 10 )
La produzione industriale rimbalza più del previsto a maggio (p. 11 )
In recupero (parziale) anche fatturato, ordini e fiducia nell’industria (p. 12 )
• Ancora più accentuato il rimbalzo in corso nelle costruzioni (p. 13 )
• Il recupero di attività nei servizi è più lento che negli altri settori (p. 14 )
• Risalgono anche vendite al dettaglio e fiducia dei consumatori (p. 15 )
• Il mercato del lavoro ha solo iniziato a deteriorarsi (p. 16 )
Il commercio estero resta in deciso calo rispetto ai ritmi pre-COVID (p. 17 )
• L’inflazione resterà in territorio negativo per diversi mesi (p. 18 )
• Ulteriore discesa dei tassi sui nuovi mutui, col fisso più basso del variabile (p. 19 )
• Accelerano i prestiti alle imprese, in aumento anche per le famiglie produttrici (p. 23 )
• Afflusso record sui depositi delle imprese (p. 26 )

 


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Luglio 2020