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3 Giugno 2022 – nota economica giornaliera

ITALIA – A maggio il PMI manifatturiero è calato più del previsto a 51,9 da 54,5: produzione e ordinativi si sono contratti per la prima volta in due anni.
L’indagine è coerente con un indebolimento dell’attività industriale nei prossimi mesi.

GERMANIA – Questa mattina i dati destagionalizzati e corretti per gli effetti del calendario sul commercio internazionale di aprile hanno evidenziato una crescita sia delle esportazioni (-4,4% m/m), che delle importazioni (+3,1% m/m).
Il saldo commerciale è risultato pari a 3,5 mld (in termini destagionalizzati) in aprile, da 1,9 mld (dato rivisto da 3,2 mld) di marzo.

AREA EURO
 – Ieri il PPI è cresciuto meno del previsto ad aprile, di 1,2% m/m da 5,3% di marzo; l’inflazione dei prezzi alla produzione ha comunque toccato un nuovo massimo storico accelerando al 37,2% a/a da un precedente 36,9% confermando pressioni a monte delle filiere produttive ormai diffuse a tutti i comparti che si stanno progressivamente trasferendo sui prezzi al consumo, e che nei prossimi mesi dovrebbero manifestarsi in un aumento dell’inflazione sottostante.
– Mercoledì in area euro e in Italia il tasso di disoccupazione è rimasto stabile ad aprile, rispettivamente al 6,8% e all’8,4%.
Nei prossimi mesi la crescita delle assunzioni potrebbe decelerare ma non vediamo un’inversione di tendenza per il mercato del lavoro.

STATI UNITI
– Mercoledì, l’ISM manifatturiero di maggio ha mostrato un modesto aumento a 56,1 da 55,4, con ordini in accelerazione e output stabile.
L’indice dell’occupazione è sceso marginalmente sotto 50 (a 49,6), ma nei commenti delle imprese si riportano lievi miglioramenti nella disponibilità di manodopera.
L’indice dei prezzi resta in area persistentemente elevata e i tempi di consegna sono ancora vicini ai livelli record dei mesi scorsi.
– La stima ADP degli occupati non agricoli privati ha registrato una variazione di 128 mila, la più bassa dall’aprile 2020.
Le posizioni vacanti rilevate dalla Jobs and Labor Turnover Survey ad aprile hanno dato un segnale di stabilizzazione, con un modesto calo a 11,4 mln da 11,5 mln di marzo, pur restando su livelli record da quando esiste la serie.
– Il Beige Book riporta crescita diffusa fra modesta e moderata, con quattro distretti che segnalano rallentamento, in particolare nel settore immobiliare residenziale.
Le imprese continuano a considerare il reperimento di manodopera il problema principale ma in alcune aree sono citati timori di recessione futura.
Il mercato del lavoro rimane sotto pressione dappertutto, pur con qualche indicazione di freni alle assunzioni.
In generale molte imprese operano al di sotto della loro capacità per mancanza di lavoratori e i salari sono in forte crescita in alcune aree e in aumento moderato in altre, con l’aspettativa di ulteriori rialzi.
Anche i prezzi sono in aumento “forte o robusto”.
In conclusione, inizia a emergere qualche timido segno di moderazione della domanda, che comunque non modifica la previsione di ulteriori rialzi dei tassi da parte della Fed.

MONDO – L’indice di produzione del PMI manifatturiero globale è risalito da 48,6 a 49,7.
In lieve ripresa anche l’indice dei nuovi ordini (50,9), malgrado la debolezza degli ordini esteri.
L’indagine mostra un lieve allentamento delle tensioni sui prezzi e dei problemi sui tempi di consegna.

 

COMMENTI:

AREA EURO – La Commissione Europea ha annunciato che la Croazia è pronta per adottare l’euro a partire da gennaio 2023.
La valutazione della Commissione verrà approvata a giugno dal Consiglio Europeo e a luglio l’Ecofin definirà il tasso di conversione tra euro e kuna.

OPEC – L’OPEC+ ha annunciato che le quote di produzione saranno aumentate di 648mila barili al giorno in luglio e di altrettanto in agosto, invece che di 432mila al mese nel trimestre luglio-settembre.
Gli unici paesi con capacità estrattiva inutilizzata sono Arabia Saudita ed Emirati Arabi, e l’aumento effettivo della produzione sarà probabilmente molto contenuto.
Di contro, la produzione russa è calata di circa un milione di barili al giorno dall’inizio del conflitto.

 

PREVISIONI:

ITALIA – Il PMI dei servizi è atteso in calo a 54,4 da 55,7 di aprile mentre l’indice composito dovrebbe correggere a 52,6 da un precedente 54,5.

FRANCIA – Oggi la produzione industriale potrebbe calare per il terzo mese ad aprile, prevediamo di -0,1% m/m.

AREA EURO
– Le vendite al dettaglio potrebbero essere calate di -1% m/m ad aprile, alla seconda contrazione mensile dopo il -0,4% di marzo, penalizzata dal crollo degli acquisti in Germania.
– In calendario anche le stime finali dei PMI compositi e dei servizi di maggio.

STATI UNITI
– Oggi il focus sarà sul mercato del lavoro di maggio.
Gli occupati non agricoli sono previsti in aumento di 330 mila, dopo 428 mila di aprile, con variazioni positive in tutti i settori, dal manifatturiero, alle costruzioni, all’estrattivo e ai servizi.
Per questi ultimi l’aumento potrebbe essere frenato dalla scarsità di offerta: le aziende che operano nei servizi ricreativi, nel turismo e nei trasporti segnalano crescenti difficoltà ad assumere personale di entità tale da frenare l’attività (per esempio, migliaia di voli cancellati durante il week end di Memorial Day).
Il tasso di disoccupazione è previsto in calo di un decimo a 3,5%, con l’atteso recupero degli occupati rilevati con l’indagine presso le famiglie.
I salari orari dovrebbero essere in rialzo di 0,4% m/m, restando su un sentiero incompatibile con l’obiettivo di inflazione della Fed.
– L’ISM dei servizi di maggio è atteso in calo a 55, da 57,1, con indicazioni di continua crescita della domanda e di persistenti freni dal lato dell’offerta.