29 Novembre 2023 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USD – Il dollaro è sceso ancora ieri aggiornando i minimi seguendo il calo dei rendimenti, in particolare sulle dichiarazioni di Waller (Fed) che ha indicato che se l’inflazione continuerà a scendere nei prossimi mesi la Fed potrebbe iniziare a tagliare i tassi l’anno prossimo, secondo le attese di mercato tra primo e secondo trimestre.
A meno di soprese verso l’alto dai deflatori di ottobre domani, il dollaro dovrebbe mantenersi sulla difensiva.
Oggi intanto usciranno la seconda stima del PIL del 3° trimestre e relativi deflatori e da seguire saranno anche un discorso di Mester (Fed) e il Beige Book.

EUR – Sul calo del dollaro l’euro è salito ampiamente da 1,09 fino a portarsi a quota 1,10 EUR/USD.
In quest’area vi sono resistenze chiave sfondate le quali tecnicamente si aprirebbe il fronte per 1,12 EUR/USD.
In questa fase tuttavia sono importanti anche i dati di inflazione dell’area attesi in calo (domani) e, a meno di sorprese verso l’alto, questo potrebbe frenare l’upside dell’euro.
Oggi un primo test si avrà con l’inflazione tedesca.

GBP – Anche la sterlina è salita sul calo del dollaro da 1,26 a 1,27 GBP/USD, un po’ più dell’euro rispetto al quale si è infatti rafforzata pur mantenendosi in area 0,86 EUR/GBP.
Dalla BoE infatti ieri Haskel, che appartiene alla minoranza che alle ultime due riunioni ha votato per alzare i tassi, ha dichiarato che i tassi devono essere tenuti più elevati più a lungo di quanto in molti si aspettino soprattutto per le condizioni ancora molto tese sul mercato del lavoro.
A meno di sorprese verso l’alto dai deflatori USA la sterlina potrebbe riuscire a consolidare.
Oggi intanto è in programma un discorso di Bailey, da seguire per capire come si stia evolvendo la valutazione del bilancio dei rischi all’interno della BoE.

JPY – Anche lo yen si è rafforzato sul calo del dollaro tra ieri e oggi da 148 a 146 USD/JPY complice il calo dei rendimenti a lunga USA.
A meno di sorprese verso l’alto dai deflatori USA la tendenza al recupero dello yen dovrebbe proseguire.