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29 Luglio 2020 – nota economica giornaliera

SPAGNA – Secondo un’analisi INE, lo shock da COVID-19 e le conseguenti misure di contenimento adottate hanno portato ad una diminuzione del numero di occupati, nel 2° trimestre, di 1.074.000 (-5,46%).
La riduzione dell’occupazione riguarda tutti i settori, in linea con la tendenza del trimestre precedente: i servizi sono stati il settore più colpito, con 816.900 dipendenti in meno, seguiti dall’industria (-127.000), dalle costruzioni(-108.700) e dall’agricoltura (-21.400).
Il numero di senza-lavoro è aumentato di 55.000, passando a 3.368.000 e confermando un tasso di disoccupazione del 15,33%.
I lavoratori inclusi nel programma ERTE, seguendo la metodologia dell’Eurostat e dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), sono stati consideratioccupati”; ciò nonostante, il numero totale di ore effettive lavorate nel secondo trimestre ha registrato un calo senza precedenti del 22,59%.
La riduzione dell’occupazione si è tradotta in un aumento di 1.062.800 di inattivi, sempre nel secondo trimestre.

AREA EURO (BCE) – La scorsa settimana, l’attivo finanziario della banca centrale è salito di 28,8 miliardi di euro, di cui 27,1 miliardi relativi ai programmi di acquisto di titoli. Dal lato del passivo, si nota un massiccio travaso dai depositi (-162,6 mld) ai conti correnti (+175 mld), oltre a un notevole aumento delle passività verso enti pubblici (+26 mld).
Gli acquisti netti per il programma PEPP sono stati pari a 18,8 miliardi. Nell’ambito dell’APP, i flussi sono dominati dal PSPP (9,4 mld), mentre sugli altri programmi le scadenze hanno superato gli acquisti.

STATI UNITI
– La fiducia dei consumatori rilevata dal Conference Board a luglio corregge a 92,6 (da 98,3 di giugno), quindi al di sopra dei minimi di aprile (85,7), ma molto al di sotto del livello di febbraio (132,6).
I dati mostrano un miglioramento della situazione corrente (a 94,2 da 86,7) grazie alla svolta del mercato del lavoro e al supporto pubblico.
Invece le aspettative crollano da 106,1 a 91,5 (minimo da ottobre 2016, ai tempi dello shutdown), sulla scia dei timori per la ripresa dei contagi e dei rischi della fine dell’integrazione federale dei sussidi di disoccupazione a fine luglio.
La valutazione del mercato del lavoro migliora e punta a un calo del tasso di disoccupazione a luglio. Le discussioni sul nuovo pacchetto fiscale saranno determinanti per l’evoluzione della fiducia e dei consumi nella parte finale dell’estate e in autunno.
– Il Weekly Economic Index stimato dalla NY Fed nella settimana conclusa il 25 luglio corregge da -6,99 della settimana precedente a -7,24, sulla scia del peggioramento dei nuovi sussidi di disoccupazione.

 

COMMENTI:

ITALIA – Dopo che ieri il Governo ha ottenuto il via libera dal Senato alla proroga al 15 ottobre dello stato di emergenza nazionale (con 157 sì, 125 no e 3 astenuti) – che sarà definitivo dopo il passaggio alla Camera e un nuovo CdM oggi – , sempre oggi è atteso il voto in aula sulla richiesta dell’esecutivo di un nuovo scostamento di bilancio necessario a varare una manovra da ulteriori 25 miliardi (volta soprattutto a prorogare gli ammortizzatori sociali). Per la prima volta, le opposizioni potrebbero esprimere un voto contrario, ma la maggioranza dovrebbe poter contare su 164 voti teorici a favore.

AREA EURO – I contagi da coronavirus sono in accelerazione in diversi paesi europei, in particolare in quelli che sono destinazione di turismo estivo giovane. La crescita più elevata attualmente è in Grecia (+5,4% di crescita su base settimanale, ma da una base molto piccola) e Spagna (+5,3%), ma i nuovi casi stanno riaccelerando anche in Francia (3,3%), Belgio (2,7%), Olanda (2,4%) e Germania (1,9%).
Il maggior incremento assoluto sta avvenendo in Spagna (+14.233 in una settimana).
Anche in Austria si è verificato un cluster connesso a una località di turismo estivo, che a sua volta ha generato focolai fra i turisti rientrati nei paesi di origine.
In Germania, il Koch Institut ha definito la situazione “preoccupante a causa del maggior numero di distretti che segnalano casi positivi e dell’aumento complessivo dell’incidenza; i casi tedeschi sorgono prevalentemente da contatti locali, anche se nelle ultime 3 settimane vi sono stati centinaia di casi importati da paesi balcanici (in particolare Serbia, Kossovo, Bosnia).

STATI UNITI
 – Contagi 4.351.997, nuovi contagi 56.400, decessi 149.256, guarigioni 1.355.363 (fonte: JHU).
Le misure di contenimento adottate a luglio in molti stati meridionali e occidentali per contrastare la ripresa dei nuovi contagi stanno dando i loro frutti. In particolare, i nuovi contagi sono circa stabilizzati in California, Texas, Florida, Georgia, North Carolina, cioè negli stati che avevano guidato il balzo di inizio luglio, sia in termini di livelli sia in termini di ritmi di crescita.
– I leader democratici e repubblicani di Camera e Senato e il segretario del Tesoro hanno iniziato i negoziati sul nuovo pacchetto di stimolo.
Mnuchin ha detto che le discussioni sono state produttive e che proseguiranno oggi. Diversi senatori repubblicani hanno dichiarato di essere contrari alle misure proposte dalla leadership del loro partito, per via dell’aumento atteso del deficit, e hanno segnalato che potrebbero votare contro la proposta avanzata a McConnell per interventi vicini a 1 tln di dollari.
Anche questo round di misure dovrà essere sostenuto in Senato da una maggioranza bipartisan, come avvenuto con i pacchetti precedenti.
Un insieme di misure condiviso dalla leadership di entrambi i partiti eccederà probabilmente 1 tln e sarà, a nostro avviso, più vicino a 2 tln.
L’amministrazione ha indicato di essere disponibile ad approvare un intervento compreso fra 1 e 2 tln di dollari.
La proposta democratica prevede un costo totale di circa 3,5 tln. Difficilmente si potrà arrivare a una soluzione condivisa e approvata nei due rami del Congresso prima della fine della prossima settimana.
– La Fed ha annunciato l’estensione di tre mesi, fino a fine dicembre, per 7 programmi di credito di emergenza, in modo da “facilitare la pianificazione dei potenziali partecipanti e offrire la certezza che le facility continueranno a essere disponibili per aiutare l’economia a riprendersi”.
I programmi estesi da settembre a dicembre sono quelli per: i primary dealer, i fondi di mercato monetario, i mercati primario e secondario dei corporate bond, le spese ricorrenti delle piccole imprese, il credito alle piccole e medie imprese, il credito a tre anni diretto a famiglie e imprese garantito da titoli. Gli altri programmi di credito di emergenza scadono il 31 dicembre o in date successive.
– La riunione del FOMC dovrebbe consolidare il messaggio espansivo di impegno a sostenere la ripresa come necessario. Il dibattito nel FOMC riguarda lo scenario macro e l’introduzione di nuovi strumenti di policy. Il Comitato dovrebbe sottolineare la dipendenza della ripresa dalla curva della pandemia e dall’introduzione di un nuovo pacchetto fiscale. In termini di policy, il rafforzamento della forward guidance, condizionata al raggiungimento (o superamento) del 2% di inflazione, potrebbe essere già introdotto a luglio. Per il controllo della curva, invece, permane incertezza.

 

MERCATI VALUTARI:

USDPausa temporanea nella discesa del dollaro che ieri è risalito – per quanto poco – dai minimi di lunedì nell’attesa per il FOMC di questa sera. Oggi è di nuovo sulla difensiva.
La Fed lascerà i tassi invariati ma confermerà di essere pronta a fornire nuovo stimolo se necessario. Condizionerà le prossime decisioni di policy all’evoluzione della pandemia – convalidando così uno scenario di incertezza – e al dettaglio del nuovo pacchetto di stimolo fiscale.
Potrebbe inoltre rafforzare già in questa sede la forward guidance, collegandola al raggiungimento / superamento dell’obiettivo di inflazione.
Più incerto invece il ricorso a qualche forma di controllo della curva, che avrebbe, almeno inizialmente, l’effetto di indebolire il dollaro.
La prospettiva di tassi/rendimenti che potrebbero scendere ancora, sullo sfondo di una persistente incertezza, non è un elemento favorevole al biglietto verde, almeno nell’immediato, ma l’effetto positivo sulla crescita di una politica monetaria massimamente espansiva può favorire un recupero della valuta statunitense in un secondo tempo.

EURL’euro ha ritrattato ieri dai massimi di lunedì, scendendo da 1,1773 a 1,1697 EUR/USD. Il ritracciamento è per ora perlopiù tecnico, data la forza della recente ascesa, ma il calo potrebbe ampliarsi se la crescita dell’area non si rivelerà più forte di quella USA fra il 3° e il 4° trimestre.
Il FOMC di questa sera sarà un primo test per la moneta unica. L’area da monitorare resta il corridoio di resistenze a 1,1720-1,1820 EUR/USD, il cui sfondamento aprirebbe il fronte rialzista.

GBPLa sterlina ha consolidato il rafforzamento in corso sia contro dollaro da 1,28 a 1,29 GBP/USD sia contro euro da 0,91 a 0,90 EUR/GBP, ma il quadro dell’economia domestica rimane debole e senza progressi nei negoziati con l’UE questi livelli di sterlina sono piuttosto elevati e il rischio è quello di una correzione. La riunione BoE della prossima settimana potrà fornire spunti più solidi.

JPYLo yen si è rafforzato sia contro dollaro da quota 105 inoltrata a 104,9 USD/JPY sia contro euro da 123 a 122 EUR/JPY, segnalando il possibile ritorno ad un mood di mercato più cauto.
L’esito del FOMC sarà significativo per il cambio: un eventuale potenziamento della guidance potrebbe rafforzare ancora lo yen contro dollaro, ma l’ampiezza del movimento sarebbe molto più accentuata in caso di adozione di un controllo della curva.

 

PREVISIONI:

FRANCIA – L’indice di fiducia dei consumatori è atteso ancora in crescita a luglio, stimiamo da 97 a 99, anche se le famiglie potrebbero essere preoccupate delle ripercussioni occupazionali della crisi. Il morale dei consumatori dovrebbe rimanere al di sotto della media storica ma l’indagine di luglio confermerebbe il recupero iniziato il mese precedente.