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28 Novembre 2023 – nota economica giornaliera

 

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro ha chiuso la settimana passata in lieve calo e così ha aperto ieri sulla discesa dei rendimenti dopo il dato sulle vendite di case, peggiore del previsto, e i PMI di venerdì, che hanno fornito indicazioni miste.
Oggi si attende un calo dalla fiducia dei consumatori: a meno di sorprese positive pertanto il dollaro dovrebbe mantenersi sulla difensiva.
Il focus sarà comunque giovedì sui deflatori dei consumi, previsti in rallentamento.
Salvo sorprese, il biglietto verde dovrebbe indebolirsi.

EURPerlopiù di riflesso al dollaro, l’euro ha chiuso la settimana passata in marginale salita, contenuta comunque in area 1,09 EUR/USD e così ha aperto ieri consolidando qui anche oggi.
Il cambio fa fatica ad accelerare verso l’alto in assenza di spunti forti.
I dati sulla fiducia dei consumatori francesi e tedeschi stamani sono stati migliori delle attese, ma il quadro dell’area resta improntato a stagnazione e debolezza, come ha confermato ieri Lagarde, spiegando anche che le pressioni inflazionistiche si stanno riducendo ma è presto per dichiarare vittoria, senza considerare che le pressioni salariali rimangono forti e sul medio termine l’incertezza è elevata.
Dai dati dell’area, salvo sorprese positive, non dovrebbero giungere in questi giorni spunti rialzisti per un test di quota 1,1000 EUR/USD, con la fiducia dell’area domani attesa in leggero aumento, ma l’inflazione giovedì in calo.
Eventuali sorprese verso il basso però dai dati USA, in particolare dai deflatori, potrebbero invece fornire maggiore slancio verso l’alto all’euro.

GBPLa sterlina ha chiuso la settimana passata al rialzo contro dollaro da 1,24 a 1,26 GBP/USD e così, ancora in quest’area, ha aperto anche quella corrente, sorretto in parte dai commenti di Ramsden (BoE) che, pur avendo votato per tassi fermi alle ultime due riunioni, ha dichiarato di vedere rischi verso l’alto sull’inflazione e ha spiegato che i tassi dovranno restare su livelli restrittivi per un periodo esteso.
In programma oggi un discorso di Haskel, che appartiene alla minoranza che alle ultime due riunioni aveva invece votato a favore di un rialzo dei tassi.
La sterlina si è rafforzata anche contro euro la settimana scorsa da 0,87 a 0,86 EUR/GBP e così ha aperto anche quella corrente.
In assenza di dati chiave sul fronte domestico in questi giorni rileveranno maggiormente i discorsi BoE (in programma un altro intervento di Bailey domani) e i driver USA.
A meno di sorprese verso l’alto da parte di questi ultimi la sterlina potrebbe cercare di consolidare o almeno di stabilizzarsi.

JPYLo yen ha chiuso la settimana passata contro dollaro stabile sui livelli di apertura in area 149 USD/JPY salvo un breve recupero fino a 147 USD/JPY, aprendo la settimana di nuovo in rafforzamento fino in area 147 USD/JPY sull’arretramento dei rendimenti a lunga USA.
Chiave saranno i deflatori statunitensi che, se in calo come da attese, dovrebbero contribuire a fornire sostegno allo yen, se invece dovessero sorprendere verso l’alto potrebbero tornare a indebolirlo.