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28 Giugno 2023 – nota economica giornaliera

ITALIA – Ieri l’indice di fiducia delle imprese manifatturiere è diminuito per il terzo mese consecutivo, a 100,3 da 101,2 di maggio (un minimo da gennaio 2021).
La flessione è dovuta alla discesa delle valutazioni attuali su ordini e produzione e al peggioramento del morale dei produttori di beni intermedi; in calo per il nono mese consecutivo le attese sui prezzi di vendita.
Anche l’indice composito di fiducia delle imprese IESI è diminuito per il secondo mese a giugno, a 108,3 da 108,6 di maggio, con correzioni diffuse a tutti i macro-settori ad eccezione delle costruzioni, dove il morale è tornato a crescere a sorpresa dopo la flessione di maggio, raggiungendo il terzo livello più alto mai registrato.
Il morale delle famiglie è rimbalzato assai più del previsto a giugno, a 108,6 da 105,1 di maggio, toccando un massimo da febbraio dello scorso anno; la ripresa è diffusa a tutte le componenti principali dell’indagine, ma è trainata dal clima economico nazionale e dalle aspettative per il futuro.
Le possibilità future di risparmio risultano assai meno negative rispetto al mese scorso, e calano, ai minimi da quasi 5 anni, le attese sulla disoccupazione.
L’inflazione sia percepita che attesa dalle famiglie è tornata a calare dopo il rimbalzo di maggio.
I livelli correnti delle indagini restano compatibili con la nostra stima di un PIL italiano in crescita di 0,1/0,2% t/t nei restanti trimestri del 2023, dopo il sorprendente rimbalzo di 0,6% t/t visto a inizio anno.

GERMANIA – Poca fa, l’indice GfK di fiducia dei consumatori (dato preliminare di luglio) ha registrato un’inattesa battuta d’arresto dopo 8 mesi di rialzi consecutivi, calando a -25,4 da -24,4 (rivisto da -24,2) precedente.

STATI UNITI
 – Ieri, gli ordini di beni durevoli di maggio hanno sorpreso verso l’alto, con un balzo di 1,7% m/m, dopo 1,2% m/m, spinto da un altro ampio incremento nell’aeronautica civile (+33% m/m), che ha più che compensato la correzione per gli aerei militari.
I trasporti nel complesso hanno segnato un aumento di 3,9% m/m, grazie anche al comparto auto (+2,2% m/m).
Al netto dei trasporti, gli ordini sono in rialzo di 0,6% m/m.
Gli ordini di beni capitali al netto di difesa e aerei sono in crescita di 0,7% m/m, dopo 0,6% m/m di aprile.
I dati suggeriscono un miglioramento della dinamica dei macchinari, dopo il calo registrato fra fine 2022 e inizio 2023.
– Anche le vendite di case nuove a maggio hanno fornito una sorpresa positiva, con un incremento a 763 mila (12,2% m/m, 20% a/a), da 680 mila di aprile.
Gran parte dell’incremento mensile è stato generato dalle vendite di unità non ancora iniziate (+95 mila), mentre per le unità completate si registra una correzione di 21 mila.
Il prezzo mediano è in rialzo di 1,1% m/m, dopo 6 correzioni consecutive, ma in calo di -7,6% a/a: questo in parte può spiegare il rimbalzo delle vendite.
Le scorte di case invendute sono equivalenti a 6,7 mesi di vendite, da 7,6 di aprile, con indicazioni di scarsità di offerta.
Il balzo delle vendite segue una sorpresa anche più ampia vista con i nuovi cantieri di maggio e appare fuori linea rispetto all’andamento circa piatto dei nuovi mutui per l’acquisto di case.
Tuttavia, i dati di attività stanno segnalando che la correzione del mercato immobiliare residenziale potrebbe essere terminata, nonostante il mantenimento di tassi di interesse relativamente elevati.
– I prezzi delle case rilevati ad aprile dall’indice Corelogic S&P Case-Shiller, l’indicatore di prezzo più affidabile per il mercato immobiliare residenziale, mostrano un incremento mensile (non destagionalizzato) di 1,3% m/m e una correzione di -0,2% a/a, la prima contrazione annua da aprile 2012.
Gli aumenti mensili del 2023 sono inferiori a quelli dell’anno precedente, ma più rapidi rispetto a quelli degli 8 anni precedenti, eccetto il 2017.
Il trend in calo dei prezzi delle case potrebbe essere già vicino alla fine.
– La fiducia dei consumatori rilevata dal Conference Board a giugno è aumentata significativamente, salendo a 109,7 da 102,5 di maggio, con incrementi sia per le condizioni correnti (a 155,3 da 148,9) sia per le aspettative (a 79,3 da 71,5).
La fiducia è sui massimi da gennaio 2022, la valutazione del mercato del lavoro è migliorata rispetto a maggio e le aspettative di inflazione sono scese sui minimi da dicembre 2020.
Le previsioni di recessione sono diminuite, ma i piani di acquisto di auto e case e i programmi di vacanze sono in rallentamento.
I dati danno indicazioni miste, con il miglioramento delle aspettative e del mercato del lavoro in contrasto con le previsioni di minori spese voluttuarie.

 

COMMENTI:                                  

ITALIA – Ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato la proroga anche per il terzo trimestre di alcune delle misure in vigore contro il caro-bollette ovvero: bonus sociale rafforzato per gli sconti sulle bollette di luce e gas per le famiglie a basso reddito, taglio dell’aliquota IVA al 5% sul gas metano e azzeramento degli oneri di sistema sempre sul gas naturale.
Per queste misure sono stati stanziati complessivamente circa 800 milioni, derivanti dai risparmi sui fondi in precedenza destinati alle misure contro il caro-energia nel primo semestre dell’anno.

BCE
 – Al forum BCE di Sintra sulla politica monetaria, la presidente Lagarde ha ribadito che un rialzo dei tassi è probabile a luglio; in seguito, il punto di arrivo, incerto, sarà determinato da due fattori: un rallentamento della domanda abbastanza profondo da scoraggiare le imprese a trasferire i rincari sui prezzi finali e il mantenimento di aspettative di inflazione ben ancorate durante la fase di rincorsa salariale dei prossimi anni.
Se le imprese recuperassero il 25% dei margini che la BCE ipotizza perderanno nel biennio 2024-25, l’inflazione nel 2025 sarebbe quasi al 3%.
Il programma odierno del forum vede come evento principale una tavola rotonda tra Bailey, Lagarde, Powell e Ueda alle h. 14:30, preceduta stamane dalla discussione di lavori sulla gestione del bilancio delle banche centrali, il mix di politiche fiscali e monetarie in regime di alta inflazione e la previsione macroeconomica.
– Sul fronte della liquidità, l’operazione di rifinanziamento principale condotta ieri dall’eurosistema ha visto allocare fondi per ben €18,56 mld, confermando che una parte delle scadenze TLTRO III di oggi saranno sostituite da un maggior tiraggio delle operazioni ordinarie.
Peraltro, oggi si tiene anche l’asta LTRO per fondi trimestrali, con valuta 29/6 e scadenza 28/9.

STATI UNITI – Oggi non ci sono dati di rilievo in calendario, ma nella tavola rotonda di Sintra Powell dovrebbe ribadire la necessità di mantenere la politica monetaria in territorio restrittivo per riportare l’inflazione sotto controllo, in particolare nel contesto attuale di mercato del lavoro al pieno impiego.
Probabilmente non ci sarà spazio per entrare nei dettagli delle previsioni per i tassi della Fed, ma Powell dovrebbe confermare la linea hawkish affermata alla riunione di giugno.

 

PREVISIONI:

ITALIA
 – Oggi l’inflazione è attesa in calo a giugno, a 6,9% a/a da 7,6% sull’indice nazionale e a 7,2% da 8% sull’armonizzato, sulla scia del ribasso della componente energia.
Anche la dinamica “di fondo” (al netto di energetici e alimentari freschi) è attesa rallentare, sia pur marginalmente, a 5,9% da 6% di maggio sul NIC.
Nel mese i prezzi al consumo avrebbero registrato un aumento di mezzo punto su entrambi gli indici.
Nelle nostre stime, l’inflazione italiana resterà sopra la media Eurozona sino a fine anno, e tornerà al 2% solo a fine 2024.
– Sempre in Italia verranno pubblicate le rilevazioni sul PPI di maggio e sul fatturato industriale di aprile.

AREA EURO – Nell’Eurozona è in agenda il dato sulla crescita dell’aggregato monetario M3, attesa in ulteriore rallentamento a maggio.