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27 Marzo 2024 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USD – Il dollaro, inizialmente in calo ieri, è poi risalito anche grazie ai dati sugli ordini di beni durevoli, risultati migliori del previsto, e nonostante la fiducia dei consumatori, risultata invece peggiore delle attese.
Dai dati dei prossimi giorni si attendono indicazioni miste, con i sussidi di disoccupazione e il PMI di Chicago in aumento domani e, venerdì, il deflatore dei consumi in lieve aumento da 2,4% a 2,5% mentre il core stabile a 2,8%.
I dati più importanti saranno i deflatori: eventuali sorprese verso l’alto/il basso farebbero rafforzare/indebolire il dollaro, che altrimenti dovrebbe tendenzialmente stabilizzarsi.
Oggi le probabilità di mercato di un primo taglio dei tassi Fed a maggio-giugno sono 12-76%, rispetto a lunedì stabile su maggio e in calo su giugno da 80%.

EURL’euro si è indebolito ieri, seppur restando in area 1,08 EUR/USD, principalmente di riflesso alla dinamica del dollaro in assenza di spunti propri, mostrandosi sulla difensiva anche questa mattina per via di dati che non forniscono indicazioni omogenee.
Oggi l’inflazione spagnola è salita leggermente meno del previsto mentre la fiducia economica dell’area è aumentata come da aspettative.
Nei prossimi giorni segnali di miglioramento dovrebbero aversi dalla fiducia delle imprese italiane (domani) e dalla spesa per consumi francese (venerdì) ma venerdì l’inflazione italiana è prevista in aumento mentre quella francese in calo.
A meno di sorprese/delusioni dai dati dell’area e soprattutto dai deflatori USA, l’euro dovrebbe tendenzialmente stabilizzarsi in range.
Oggi le probabilità di mercato di un primo taglio dei tassi BCE ad aprile-giugno sono 16- 92%, rispetto a lunedì stabile su aprile e in aumento su giugno da 84%.

GBPLa sterlina si è indebolita ieri contro dollaro, restando comunque in area 1,26 GBP/USD, principalmente di riflesso alla dinamica del biglietto verde ma anche in seguito alle dichiarazioni di Mann (BoE) che non escludono a priori un eventuale avvio anticipato dei tagli dei tassi BoE, pur collocandoli dopo quelli attesi di BCE e Fed.
In assenza di spunti propri in questi giorni dovrebbe seguire ancora i driver di dollaro, tendenzialmente stabilizzandosi, a meno di sorprese dai dati USA. Oggi le probabilità di mercato di un primo taglio dei tassi BoE a maggio-giugnoagosto sono rispettivamente 16-60-100%, in calo rispetto a 20-68-100% di lunedì.
Contro euro la sterlina resta stabile in area 0,85 EUR/GBP.

JPYLo yen, indebolitosi questa notte contro dollaro fino a 151,97 USD/JPY, appena oltre i minimi di novembre, è in recupero questa mattina dopo che il ministro delle finanze Suzuki ha dichiarato che in caso di eccessivo indebolimento potranno essere intrapresi “passi decisivi”.
Mentre scriviamo è in corso una riunione d’emergenza ai vertici che lascerebbe intendere un accresciuto rischio di intervento valutario, eventualmente anche nell’immediato.
Intanto dalla BoJ anche Tamara ha ribadito, come già indicato da Ueda, che il processo di normalizzazione della politica monetaria sarà lento ma regolare.
Se nel breve i rischi sullo yen possono essere ancora verso il basso, soprattutto in caso di sorprese verso l’alto dai dati USA, questa dovrebbe essere una situazione transitoria.
Al di là del breve lo yen dovrebbe recuperare e rafforzarsi, al divergere dei sentieri di policy di Fed e BCE rispetto alla BoJ.