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27 Giugno 2023 – nota economica giornaliera

GERMANIA – Ieri l’indice IFO è calato ben più del previsto a giugno, a 88,5 da 91,5 (rivisto da 91,7) di maggio, tornando sui valori di dicembre 2022.
La flessione è stata guidata dal deterioramento delle attese, in flessione a 83,6 da 88,3 (rivisto da 88,6) di maggio, mentre l’indice sulla situazione corrente ha registrato un calo meno ampio, a 93,7 da 94,8 precedente.
Il peggioramento del morale è diffuso a tutti i macro-settori ma è più marcato nella manifattura e nei servizi.
Questi ultimi restano in territorio espansivo ma mostrano una vistosa decelerazione dell’attività.
L’IFO segnala il rischio che il PIL possa tornare a calare nel terzo trimestre dell’anno. Più in generale, la tornata di indagini congiunturali di giugno nell’Eurozona mostra un netto aumento dei rischi al ribasso sul ciclo nel secondo semestre 2023

 

COMMENTI:                                  

ITALIA – Oggi il Consiglio dei Ministri potrebbe approvare la proroga al terzo trimestre del bonus sociale sulle bollette, nonché dell’IVA al 5% e dell’azzeramento degli oneri generali di sistema sul gas.
Il decreto sarebbe finanziato con i risparmi sui fondi stanziati per gli aiuti contro il caro bollette nella prima metà dell’anno.

BCE – Secondo Kaz?ks (Lettonia), la BCE dovrà continuare ad alzare i tassi anche dopo luglio.
Inoltre, i mercati sbagliano ad attendersi tagli dei tassi così presto, perché tale eventualità si può profilare soltanto se le previsioni di inflazione calano significativamente sotto il 2% dalla metà del periodo previsionale.
Oggi a Sintra è in programma un discorso della presidente Lagarde, oltre a una tavola rotonda sulle implicazioni per l’inflazione dei cambiamenti strutturali nel mercato energetico e la presentazione di papers sul ruolo delle aspettative di inflazione e sui costi dell’inflazione.

 

PREVISIONI:

ITALIA – Oggi la fiducia delle imprese è vista in calo a giugno, come già il mese scorso: stimiamo un indice composito IESI a 108 da 108,7 di maggio.
La correzione potrebbe essere diffusa a tutti i settori e riguardare in particolare le costruzioni; nel manifatturiero, l’indice è visto a 101 da 101,4 precedente.
Il morale dei consumatori viceversa potrebbe mostrare un recupero a 105,5 da 105,1 di maggio, per effetto dei primi segnali di rallentamento dei prezzi dei beni a più alta frequenza di acquisto, in presenza di un mercato del lavoro ancora robusto.

STATI UNITI
 – Oggi le vendite di nuove case a maggio sono attese in calo a 670 mila da 686 mila di aprile.
Diversi indicatori puntano a un rallentamento delle vendite, dopo il rialzo quasi ininterrotto iniziato a luglio 2022.
Infatti, nonostante il continuo miglioramento della fiducia dei costruttori, i tassi sui mutui si sono stabilizzati, le domande di nuovi mutui e i nuovi cantieri sono su un trend negativo dal 2022, indicando un’offerta sempre scarsa.
– Gli ordini di beni durevoli a maggio sono attesi in modesto calo, -0,2% m/m, dopo 1,1% m/m di aprile, con un contributo ancora positivo dall’aeronautica civile.
Al netto dei trasporti, gli ordini dovrebbero correggere di -0,3% m/m.
Gli ordini di beni capitali al netto di difesa e aerei dovrebbero proseguire sul trend di rallentamento recente, anche se le consegne per il 2° trimestre dovrebbero restare in territorio positivo.
– La fiducia dei consumatori rilevata dal Conference Board a giugno è prevista a 103,8, da 102,3 di maggio, con una modesta ripresa collegata alla fine della crisi del limite del debito.
Le altre indagini di fiducia non danno indicazione di ripresa duratura della fiducia.
Inoltre, l’indice del Conference Board è maggiormente dipendente dalla valutazione del mercato del lavoro, che appare essere in una fase di indebolimento.