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26 Ottobre 2021 – nota economica giornaliera

GERMANIA – L’indice IFO di ottobre ha mostrato una nuova correzione a 97,7 da 98,9, frenato più dalle attese per il futuro (a 95,4 da 97,4 precedente) che dai giudizi sulla situazione corrente (a 100,1 da 100,4 di settembre); sull’industria tedesca continuano a pesare, più che negli altri Paesi dell’area euro, le persistenti strozzature nelle filiere produttive su scala internazionale.
La flessione dell’IFO negli ultimi quattro mesi segnala rischi verso il basso sulla nostra previsione di crescita del PIL tedesco per il 2021 (2,7%, già inferiore al consenso).

 

COMMENTI:

STATI UNITI – Proseguono i negoziati all’interno del partito democratico per definire entro pochi giorni le misure del pacchetto fiscale Build Back Better, che dovrebbero essere pari a circa 2 tln di dollari in 10 anni e finanziate per la maggior parte con aumenti di entrate.

 

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro ha aperto la settimana al rialzo, ma si tratta di un movimento che riflette principalmente dinamiche di assestamento in vista degli importanti appuntamenti dei prossimi giorni, nonché il calo dell’euro.
Segnali più significativi arriveranno a partire dai dati USA di oggi, in particolare la fiducia dei consumatori, attesa in arretramento.
A meno di sorprese positive dai dati, il dollaro potrebbe quindi stabilizzarsi piuttosto che salire ancora.

EURL’euro ha aperto invece la settimana in calo da 1,16 a 1,15 EUR/USD, penalizzato sia dal nuovo arretramento dell’IFO tedesco sia dalle indicazioni della Bundesbank che prevede una crescita dell’economia tedesca quest’anno “significativamente” inferiore rispetto a quanto atteso a giugno.
Il recente rallentamento della ripresa nell’area euro contribuisce a limitare l’upside dell’euro anche in fase di generalizzata cedevolezza del dollaro.

GBPLa sterlina ha invece aperto la settimana in leggero rafforzamento sia contro dollaro, seppur contenuto in area 1,37 GBP/USD, sia contro euro, mantenendosi anche in tal caso in area 0,84 EUR/GBP.
Si tratta però di un movimento perlopiù di assestamento, che non riflette novità positive sul fronte dei fondamentali.
Anzi, dalla BoE Tenreyro ha lasciato intendere di aver bisogno di altro tempo per comprendere se i recenti sviluppi (in particolare sul mercato del lavoro dopo la fine del programma “furlough scheme”) a livello domestico rendano o meno opportuno alzare i tassi a breve.
In assenza di dati di rilievo, un ulteriore rafforzamento in questi giorni non appare molto probabile a meno di un nuovo indebolimento generalizzato del dollaro.

JPYAnche lo yen ha aperto la settimana in lieve calo contro dollaro, restando però in area 113 USD/JPY, mentre contro euro si è rafforzato ieri da 132 a 131 EUR/JPY, per via del maggior calo dell’EUR/USD. Affinché il calo contro dollaro prosegua è necessario che i rendimenti USA salgano.

 

PREVISIONI:

AREA EURO – Oggi l’agenda europea non prevede la pubblicazione di indicatori congiunturali di rilievo.

STATI UNITI
– Oggi verrà pubblicato il dato sulle vendite di case nuove a settembre, previste in aumento a 755 mila dalle 740 mila di agosto, grazie al recente aumento delle scorte di unità in vendita.
I prezzi delle case ad agosto, secondo l’indice Case-Shiller, dovrebbero mostrare ulteriori aumenti, confermando il rapido trend verso l’alto in atto dal 2020 e i crescenti rischi di rialzo della componente abitazione dell’inflazione.
Per via della carenza di scorte e dei prezzi elevati, l’eccesso di domanda nel mercato immobiliare residenziale è su livelli record.
– La fiducia dei consumatori rilevata a ottobre dal Conference Board è vista in flessione a 108,5 da 110,3, sulla scia dei timori delle famiglie per il rialzo dell’inflazione e la fine dello stimolo fiscale.