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23 Novembre 2023 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USD – Il dollaro è risalito ieri aiutato dai dati sui sussidi di disoccupazione che sono diminuiti contro attese di aumento dando ulteriore evidenza della buona tenuta del mercato del lavoro.
Oggi però è di nuovo in calo, un po’ perché invece i dati sugli ordini di beni durevoli sono stati più negativi del previsto, un po’ per la chiusura dei mercati per il Thanksgiving.
Nel breve si può osservare un po’ di volatilità in base ai dati, ma nel complesso il dollaro dovrebbe mantenersi al di sotto dei massimi recenti.

EURL’euro è sceso ieri da 1,09 a 1,08 EUR/USD e sta recuperando oggi in entrambi i casi interamente di riflesso al dollaro.
I dati dell’area (fiducia dei consumatori ieri e PMI stamani) hanno mostrato lievi miglioramenti ma restando in area di debolezza.
I rischi verso il basso sulla crescita infatti frenano il cambio, soprattutto in prossimità di una soglia critica come quella di quota 1,10 EUR/USD.

GBPAnche la sterlina è scesa ieri sul recupero del dollaro da 1,25 a 1,24 GBP/USD, ma più dell’euro rispetto al quale si è infatti leggermente indebolita da 0,86 a 0,87 EUR/GBP, perché l’Autumn Statement di J. Hunt ha sancito sì nuove misure di sostegno della crescita (l’anno prossimo si dovrebbero tenere le elezioni) tra cui tagli delle imposte ma l’OBR ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita per il prossimo biennio.
Oggi la sterlina sta più che recuperando anche grazie ai PMI che hanno mostrato un miglioramento superiore alle attese.
L’upside appare comunque frenato dalla generale debolezza del quadro di crescita domestico, che per ora resta confermato

JPYAnche lo yen si muove di riflesso alla dinamica del dollaro per cui ieri si è indebolito da 148 a 149 USD/JPY mentre oggi sta in parte recuperando (i mercati giapponesi sono comunque chiusi).
Nel complesso, lo scarso upside dei rendimenti a lunga USA riduce il downside dello yen.