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22 Aprile 2021 – nota economica giornaliera

ITALIA – A febbraio, la produzione nelle costruzioni ha messo a segno un’ulteriore crescita, pari a +1,4% m/m, dopo il rimbalzo di +5% visto a gennaio.
Su base annua (corretta per gli effetti di calendario) l’output è tornato in territorio positivo, da -0,7% del mese precedente a +3,5%.
Dopo la flessione di -3% nel 4° trimestre 2020, la produzione è in rotta per un aumento di 3,8% t/t nel 1° trimestre.
Pertanto, dopo aver sottratto due decimi al PIL alla fine dell’anno scorso (in virtù di un calo del valore aggiunto di -2,5% t/t nel 4° trimestre 2020), il settore dovrebbe essere tornato a dare un contributo positivo al PIL a inizio 2021.
Dopo il calo di -6,6% registrato nel 2020, stimiamo un rimbalzo degli investimenti in costruzioni di contabilità nazionale del 12,5% nel 2021.
In entrambi gli anni, la performance del settore edilizio sarebbe superiore a quella della media degli investimenti.
Negli anni a venire, un’ulteriore spinta verrà dai fondi del Recovery Plan, sia in termini di investimenti pubblici diretti che di incentivi e sinergie con il settore privato

 

COMMENTI:

ITALIA – Il Consiglio dei Ministri ha approvato il cosiddetto decreto “riaperture”, in vigore sino al 31 luglio.
Il decreto ricalca quanto annunciato da Draghi venerdì scorso e prevede dal 26 aprile il ripristino delle “zone gialle (secondo l’attuale sistema di classificazione delle regioni), ma con un significativo allentamento delle attuali misure ovvero: riapertura della ristorazione con consumo al tavolo (anche a cena) ma esclusivamente all’aperto; riaperture di teatri, cinema e spettacoli con capienza pari al 50% di quella massima autorizzata e comunque non superiore a 500 spettatori al chiuso e 1000 all’aperto; permesso di svolgere qualsiasi attività sportiva all’aperto e riapertura delle piscine all’aperto dal 15 maggio e delle palestre dal 1° giugno; ripristino dello svolgimento in presenza delle fiere dal 15 giugno, e, dal 1° luglio, di convegni e congressi e delle attività di centri termali e parchi tematici e di divertimento; dal 1° giugno, apertura al pubblico delle manifestazioni ed eventi sportivi di livello agonistico di preminente interesse nazionale, con capienza pari al 25% di quella massima e comunque non superiore a 1000 spettatori per gli impianti all’aperto e 500 per quelli al chiuso.
Il decreto prevede il rientro in classe degli studenti delle superiori con presenza dal 70% al 100% nelle zone gialle e arancioni, e dal 50% al 75% nelle zone rosse.
Infine, sarà di nuovo possibile spostarsi liberamente fra regioni in zone gialle o bianche, mentre gli spostamenti tra regioni di colore diverso richiederanno il sussistere di una certificazione di avvenuta vaccinazione, esecuzione di un test Covid-negativo nelle ultime 48 ore o avvenuta guarigione da Covid. All’interno della maggioranza, si registrano divisioni sull’orario del coprifuoco, che è stato mantenuto alle 22 mentre alcune forze politiche avrebbero chiesto di posticiparlo alle 23: la Lega ha minacciato di non votare il provvedimento.

AREA EURO – Non si prevede alcuna decisione di rilievo dalla riunione di politica monetaria della BCE.
La presidente Lagarde ha indicato con chiarezza che la situazione sarà riesaminata a giugno, quando saranno disponibili le nuove proiezioni dello staff.
Questo mese, tassi, programmi di acquisto, programmi di rifinanziamento e forward guidance resteranno immutati, né vi saranno impegni riguardo a che cosa accadrà al PEPP nel terzo trimestre.
Anche i toni della conferenza stampa riecheggeranno l’impostazione di marzo, senza enfatizzare troppo la riduzione dell’incertezza.
Per ora la priorità resta quella di mantenere condizioni finanziarie accomodanti ed evitare che le curve scontino con troppo anticipo la ripresa.

GERMANIA
 – La corte costituzionale ha respinto la richiesta di sospendere in via precauzionale la ratifica della decisione sulle risorse proprie dell’UE, un pilastro di NGEU.
Il ricorso sarà esaminato in futuro, ma sulla base di un’indagine sommaria la corte dichiara improbabile che la misura violi la costituzione tedesca e su questa base ha ritenuto inopportuno imporre una sospensione della ratifica.
La Commissione Europea si attende ora di poter finalizzare il processo entro la fine di giugno e di avviare la fase operativa di erogazione da luglio.
Il parlamento ha approvato la proposta di legge che consente di imporre automaticamente restrizioni a livello di distretto per il controllo della pandemia.
Nel regime finora adottato, il governo federale concordava con le regioni le norme da applicare, che poi potevano essere implementate con modalità diverse dalle regioni stesse.
Il provvedimento deve ancora superare il vaglio del Bundesrat, ma un voto contrario è ritenuto improbabile.
Il nuovo sistema di controllo dei contagi prevede una sorta di “freno automatico” al superamento di determinate soglie di incidenza.
Oltre i 100 casi per 100mila abitanti su base settimanale, scatta un coprifuoco dalle 22:00h alle 05:00h, i negozi non essenziali chiudono (ma possono accogliere su appuntamento clienti con test covid-19 negativo) e si applicano alcune restrizioni sui contatti personali.
Quando l’incidenza supera 150, i negozi possono operare soltanto con il sistema click & collect, senza accesso dei clienti ai locali; oltre 165, cessa anche la didattica in presenza.
La normativa è in vigore fino al 30 giugno.
Attualmente, il tasso di incidenza medio nazionale è di 160 e soltanto una regione (Schleswig-Holstein) ha un tasso di incidenza inferiore a 100.

STATI UNITIFord ha annunciato la chiusura temporanea di 5 stabilimenti negli USA per via della persistente mancanza di semiconduttori, fermando la produzione di alcuni modelli almeno fino a metà maggio.
Anche gli altri principali produttori automobilistici stanno attuando blocchi produttivi, con effetti rilevanti sugli utili del settore e sulla capacità di soddisfare la domanda man mano che le scorte si riducono.
L’output del settore è in calo da inizio anno e il rapporto scorte/fatturato, intorno a 1,8, è al di sotto della media storica di 2,5.

 

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro aveva aperto al rialzo ieri sulla scia del recupero avviato martedì in seguito alle accresciute preoccupazioni per l’aumento dei contagi a livello globale.
Alla fine ha chiuso però al ribasso, invertendo rotta nel pomeriggio a causa dell’apprezzamento del dollaro canadese, dopo che al termine della riunione di politica monetaria la Bank of Canada ha annunciato che potrebbe avviare il ciclo di rialzi dei tassi nella seconda metà del 2022 (ovvero molto prima di quanto ci si attenda al momento negli USA) laddove fino al mese scorso collocava il primo rialzo nel 2023 inoltrato, aggiungendo che la prossima settimana inizierà a rallentare il ritmo degli acquisti nell’ambito del QE, grazie al recente miglioramento dello scenario di crescita globale e domestico.
La reazione del dollaro USA conferma il ruolo cruciale giocato dalle dinamiche dei tassi/rendimenti, mostrando che sono privilegiate le valute dei Paesi che potranno avviare prima il processo di normalizzazione della politica monetaria.
Nel breve il recupero del dollaro USA potrebbe venire ostacolato se i rendimenti USA non riprenderanno a salire, ma successivamente le attese restano di rafforzamento, al materializzarsi delle condizioni che dovrebbero portare anche la Fed verso la preparazione della svolta di policy.

EURSimmetricamente l’euro, che aveva aperto in calo ieri scendendo marginalmente sotto quota 1,2000 EUR/USD, ha recuperato sull’annuncio BoC chiudendo stabile in area 1,20.
L’approccio cauto della BCE ne frena infatti l’upside. A tale proposito, oggi si avrà un buon test per l’euro, con la riunione BCE.
Non si attendono variazioni della strategia di policy, ma sarà importante verificare se/come si stia evolvendo la valutazione dello scenario domestico da parte della BCE.
Eventuali commenti che attestino ulteriori miglioramenti recenti del quadro di crescita dell’area potrebbero infatti favorire un rafforzamento dell’euro – comunque contenuto sia nell’entità che nella durata.

GBPLa sterlina è scesa ieri contro dollaro da 1,39 a 1,38 GBP/USD ma ha poi arginato il calo nel pomeriggio dopo il generalizzato calo del dollaro sull’annuncio della BoC.
La valuta britannica è scesa anche contro euro restando però in area 0,86 EUR/GBP.
I dati domestici di domani (vendite al dettaglio e PMI) forniranno maggiori spunti per testare l’effettiva forza della sterlina.

JPYLo yen è rimasto circa stabile, mostrando comunque una marginale tendenza rialzista sia contro dollaro da 108 a 107 USD/JPY sia contro euro da 130 a 129 EUR/JPY, riflesso perlopiù della fase di vulnerabilità del dollaro.
La situazione potrà sbloccarsi e lo yen tornare a scendere contro dollaro quando i rendimenti USA riprenderanno a salire significativamente.

 

PREVISIONI:

AREA EURO – L’indice di fiducia dei consumatori elaborato dalla Commissione Europea dovrebbe avvicinarsi alla media storica di -10,6 punti in aprile (da -10,8 di marzo a -10,5).
Il lieve miglioramento di morale nel mese dovrebbe riflettere l’alleggerimento delle misure di contenimento della “terza ondata” di COVID-19 in alcuni Paesi dell’area.

FRANCIA – L’indice di fiducia presso le imprese manifatturiere elaborato dall’INSEE è atteso stabile a 98,0 punti in aprile.
Nei prossimi mesi, la diffusione del vaccino e il consolidamento della ripresa potrebbero riportare l’indice verso i livelli pre-pandemici.

STATI UNITI – Le vendite di case esistenti a marzo sono previste in marginale rialzo a 6,24 mln, dopo il calo a 6,22 mln di febbraio (da 6,66 mln di gennaio).
I dati di febbraio sono stati probabilmente in larga misura influenzati dal maltempo, ma la previsione di mantenimento di un livello significativamente inferiore rispetto ai massimi storici dell’autunno scorso (6,73 mln a ottobre) è basata su due informazioni.
Il trend in calo delle vendite in corso (pending home sales) precede di alcuni mesi il crollo di febbraio, e la continua flessione delle scorte di case disponibili (a 2 mesi a febbraio, sui minimi della serie) danno indicazioni di un persistente e crescente eccesso di domanda in questo segmento del mercato immobiliare residenziale.