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21 Ottobre 2020 – nota economica giornaliera

ITALIA – La produzione nelle costruzioni ha messo a segno un ulteriore recupero nel mese di agosto: +12,9% m/m, dopo il +4,5% di luglio. L’output non solo ha recuperato i livelli pre-COVID, ma si colloca ai massimi da quasi 8 anni.
Tuttavia, la stagionalità “anomala di quest’anno (con più cantieri del solito aperti nel mese) potrebbe aver distorto al rialzo il dato destagionalizzato.
Su base annua (corretta per gli effetti di calendario), si registra una accelerazione a +12,8% (da +0,3% precedente).
La ripresa in corso nelle costruzioni è anche più pronunciata che nell’industria (l’output nel settore è in rotta per un incremento superiore al 50% nel 3° trimestre, contro il 30% dell’industria in senso stretto), ma come detto il dato di agosto non va eccessivamente enfatizzato (in tal senso, ci aspettiamo una correzione su base congiunturale a settembre).

AREA EURO – I dati di agosto sulla bilancia dei pagamenti pubblicati ieri dalla BCE confermano la ripresa dell’avanzo di partite correnti dopo lo shock pandemico. Durante la prima ondata, si verificò un rovesciamento del saldo della bilancia dei servizi, seguito da una riduzione dell’avanzo commerciale (questo in gran parte compensato da un miglioramento della bilancia dei redditi primari).
In agosto, l’avanzo di parte corrente si colloca a 20 miliardi. Il conto finanziario evidenzia che gli investimenti diretti in ingresso e in uscita, crollati fra 2018 e 2019, continuano a languire: negli ultimi 12 mesi si registrano disinvestimenti di residenti per 18 miliardi di euro, che seguono la riduzione di 236 miliardi dei 12 mesi precedenti. Gli esteri hanno investito 115 miliardi negli ultimi 12 mesi, ma ciò segue disinvestimenti per 182 miliardi nei 12 mesi precedenti.
Il fenomeno potrebbe riflettere la prospettiva di uscita del Regno Unito dall’UE, oltre che la guerra commerciale fra Cina e Stati Uniti.
Per quanto riguarda i movimenti di portafoglio, gli afflussi di capitale avvengono più nella forma di acquisto di titoli azionari che di obbligazioni, mentre gli investimenti esteri di residenti si dirigono prevalentemente su titoli di debito (395 miliardi contro 154 negli ultimi 12 mesi).

STATI UNITI – I cantieri residenziali a settembre aumentano a 1,415 mln (+1,9% m/m, +11,1% a/a) da 1,388 mln di agosto.
Nel segmento unifamiliare, l’incremento è di 8,5% m/m rispetto ad agosto. Le nuove licenze sono pari a 1,553 mln (5,2% m/m, 8,1% a/a).
Le unità completate, a 1,413 mln, sono in aumento di 15,3% m/m e di 25,8% a/a, con indicazioni positive per la spesa in costruzioni del 3° trimestre. Anche l‘indice di fiducia dei costruttori di case ha segnato un nuovo rialzo, toccando il massimo della serie e confermando che al momento il principale vincolo all’attività nel settore è la scarsità di scorte.

 

COMMENTI:

STATI UNITI
 – La presidente della Camera Pelosi ha detto che i negoziati con il segretario del Tesoro sul nuovo pacchetto di stimolo proseguono, dopo aver raggiunto alcuni risultati positivi nella giornata di martedì.
Pelosi ha affermato che la scadenza imposta per trovare un accordo entro martedì ha dimostrato che entrambe le parti intendono trovare un compromesso e possono definire modifiche alle proposte che portino a una soluzione.
Il chief of staff di Trump ha detto che i risultati delle ultime ore sono stati abbastanza produttivi da indurre a proseguire i negoziati oggi.
Se Pelosi e Mnuchin riuscissero a trovare un accordo, resterebbe comunque difficile convincere i 13 voti repubblicani in Senato necessari ad approvare un eventuale pacchetto vicino a 1,9 tln di dollari.
Evans (Chicago Fed) ha detto che è necessario ulteriore stimolo fiscale per mantenere solida la ripresa e ha affermato che nel suo scenario è incorporata una significativa dose di nuovi interventi, pari ad almeno 1 tln di dollari. A suo avviso non è cruciale che lo stimolo sia adottato immediatamente, purchè arrivi in tempi non troppo lunghi.

 

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro si è indebolito ulteriormente ieri, ma ancora nel suo ruolo di safe haven, in seguito a nuove indicazioni positive circa la probabilità di raggiungere un accordo per l’approvazione del nuovo atteso pacchetto di stimolo fiscale. I negoziati proseguono e il flusso di notizie in merito rimane il driver principale del biglietto verde.

EURL’euro è salito ulteriormente da 1,17 a 1,18 EUR/USD sull’arretramento del dollaro. L’evoluzione dei contagi in Europa rimane però sfavorevole e questo dovrebbe comprimere l’upside della moneta unica.

GBPLa sterlina si è pressoché stabilizzata ieri contro dollaro in area 1,29 GBP/USD scendendo invece contro euro da 0,90 a 0,91 EUR/GBP.
Le dichiarazioni del capo-negoziatore britannico Frost, secondo cui non ha senso proseguire le trattative finché l’atteggiamento dell’UE non cambia, non hanno comunque compromesso l’ottimismo di fondo che permane sul mercato circa la prospettiva che un accordo verrà raggiunto, anche se magari solo all’ultimo minuto, Il flusso di notizie sui negoziati con l’UE rimane il tema chiave per la sterlina.

JPYLo yen è sceso ieri, similmente al dollaro anch’esso nel suo ruolo di safe haven, di fronte al mood moderatamente positivo circa le prospettive di nuovo stimolo fiscale USA.
Contro dollaro comunque il movimento è rimasto contenuto ancora una volta in area 105 e contro euro in area 124 EUR/JPY.