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21 Maggio 2020 – nota economica giornaliera

AREA EURO
 – Il dato finale di aprile ha registrato un rallentamento dell’inflazione allo 0,3% a/a dallo 0,7% di marzo, undecimo sotto la stima preliminare. La diminuzione è guidata dal crollo dei prezzi dell’energia (in discesa di -4,8% m/m e -9,7% a/a), mentre sono aumentati i listini alimentari.
L’indice core BCE (al netto di alimentari ed energia) ha segnato un rallentamento all’1,1% a/a dall’1,2% precedente.
Sul mese, i prezzi hanno visto un aumento di +0,3% m/m, per via della stagionalità, dopo il +0,5% m/m di marzo. L’inflazione è attesa rallentare ulteriormente nei prossimi mesi, a causa dell’impatto negativo sulla domanda della pandemia di Covid-19.
– La stima flash dell’indice di fiducia dei consumatori elaborato dalla Commissione Europea ha registrato una crescita a maggio, a -18,8 punti (da -22,7 di aprile).
L’indice si mantiene su valori bassi, paragonabili solo a quelli visti con la grande crisi del 2009. L’indagine congiunturale di maggio riflette l’allentamento delle misure di contenimento, in alcuni paesi iniziato già dalla seconda metà di aprile. Ci aspettiamo una risalita, graduale, nei prossimi mesi.

GIAPPONE – Il PMI Markit manifatturiero a maggio cala a 38,4 da 41,9 di aprile, con ulteriori correzioni degli indici della produzione (a 31,7), dei nuovi ordini (a 25,9 da 33,3) e degli ordini all’export (a 30). Tuttavia, l’indice di occupazione aumenta a 50 da 46,14, in seguito alla limitazione dello stato di emergenza a solo due prefetture a partire da metà maggio. La debolezza dell’output è dovuta anche al crollo delle esportazioni.

 

COMMENTI:

STATI UNITI – Covid-19 update
 – Contagi 1.551.853, nuovi contagi 23.300, decessi 93.439, guarigioni 294.312 (Fonte: JHU).
I verbali della riunione del FOMC di aprile confermano la preoccupazione del Comitato per il quadro economico attuale e per possibili ulteriori effetti della pandemia, potenzialmente causati da ulteriori ondate di contagi, da cambiamenti strutturali dei comportamenti individuali e dalle conseguenze di lungo termine sul mercato del lavoro e sulla sopravvivenza delle imprese.
I verbali sottolineano che potrebbe essere necessario ulteriore stimolo fiscale. Per quanto riguarda la politica monetaria, emerge l’impegno, già noto da tutti i discorsi delle settimane passate, a usare tutti gli strumenti disponibili. Sui tassi, si ripete che i membri si aspettano il mantenimento sui livelli attuali fino a quando non saranno fiduciosi che l’economia sia uscita dalla crisi e sia in procinto di raggiungere gli obiettivi su occupazione e prezzi.
I verbali riportano un dibattito su eventuali modifiche della forward guidance, sia sui tassi sia sugli acquisti di titoli, probabilmente nel corso dell’estate.
Emerge anche un riferimento al controllo della curva, con “pochi” partecipanti che hanno suggerito di condurre acquisti di Treasury in modo da mettere un tetto ai rendimenti sui tratti breve e medio della curva dei rendimenti. “Diversi” partecipanti hanno anche affermato che sarebbe opportuno dare indicazioni sugli acquisti di titoli.
È stata anche discussa l’opzione di attuare una modifica “tecnica al tasso di interesse sulle riserve, con l’obiettivo di migliorare il controllo del tasso dei fed funds, come atteso dal mercato. Tuttavia, i verbali segnalano che i partecipanti ritengono che un intervento in tal senso non sia necessario, dato che il segmento prevalente di prestatori sul mercato (Federal Home Loan Banks) sono comunque vincolati dal limite dello zero.

CINA
 – Con un ritardo di circa due mesi a causa della pandemia, iniziano il 21-22 maggio le consuete riunioni annuali primaverili della Conferenza Politica Consultiva del Popolo (istituzione di natura politica consultiva che raccoglie rappresentanti anche degli altri partiti minori, organizzazioni e singoli individui, al fine di esprime gli interessi dei vari strati della popolazione) e del Congresso Nazionale del Popolo (CNP, ossia il Parlamento), conosciute come le “due sessioni” (“liang hui”).
Durante le “due sessioni” vengono presentati il Bilancio pubblico e il Rapporto sul Lavoro del Governo per l’anno corrente e il consuntivo per l’anno precedente.
Si forniscono inoltre indicazioni sugli obiettivi economici per l’anno in corso e vengono sottoposti alla valutazione e/o all’approvazione una serie di provvedimenti e leggi tra cui, quest’anno, il Codice Civile e il piano legislativo speciale, presentato a fine aprile in risposta alla pandemia, volto a migliorare la legislazione in materia di salute pubblica.
Il Rapporto sul Lavoro del Governo e il Bilancio pubblico, che verranno presentati venerdì all’apertura della riunione del CNP, forniranno maggiori dettagli sugli obiettivi di deficit e sullo stimolo economico per il 2020.
Gli impegni espressi recentemente dal Politburo e dal Consiglio di Stato si dovrebbero tradurre in un aumento del target di deficit pubblico, che potrebbe per la prima volta superare il 3% del PIL. Ricordiamo comunque che questo target è indicativo e comprensivo dei fondi di aggiustamento. Il deficit del 2019, che aveva un target del 2,8% del PIL, è stimato al 4,9% senza gli aggiustamenti, e il bilancio aggregato, che include i bilanci dei quattro fondi governativi, al 5,4%. Ci si attende inoltre l’annuncio di un ulteriore aumento della quota di emissioni di titoli speciali dei governi locali e di una quota di emissioni di titoli speciali del Tesoro a livello nazionale.
Rilevanti saranno inoltre eventuali indicazioni sull’aggregato della finanza sociale o di M2, in passato con target fissati in linea con la crescita del PIL nominale, per valutare il grado di tolleranza delle Autorità rispetto ad un aumento dell’indebitamento totale dell’economia.
– Alcuni indicatori di ripresa dell’attività economica restano ancora intorno al 90%, e nuovi focolai di contagi di Covid-19 sono emersi in alcune città delle provincie nord-orientali: a metà aprile a Suifenhe nell’Heilongjiang e, all’inizio di maggio, a Shulan  nella provincia del Jilin e a Shenyang nella provincia del Liaoning. Tutte le città sono state di nuovo sottoposte a fermo mentre Wuhan ha dato il via a un’ambiziosa campagna sanitaria per testare tutti i suoi residenti.
Nell’attuale situazione di incertezza è probabile che le Autorità non annuncino un target di crescita del PIL per l’anno in corso, ma che si limitino ad indicare un intervallo per l’anno 2020 o per il biennio 2020-2021, ovvero, molto più verosimilmente, ad indicare degli obiettivi su singole variabili o aree ritenute prioritarie, in linea con le riunioni di aprile e maggio del Consiglio di Stato e del Politburo del PCC.
In queste riunioni le Autorità hanno espresso l’intenzione di intensificare il sostegno della politica fiscale e di implementare ulteriori misure fiscali a supporto di aziende e famiglie, di accelerare i principali progetti di costruzioni e infrastrutture e di favorire ulteriormente l’accesso al mercato per gli investitori stranieri. Si sono poi dichiarate favorevoli a una politica monetaria più flessibile seppur limitata all’utilizzo di soli strumenti convenzionali.
Le Autorità hanno inoltre ribadito la necessità di un coordinamento di tutte le politiche economiche, che saranno volte alla salvaguardia di sei obiettivi prioritari, ossia: assicurare l’occupazione, i bisogni di base delle persone, lo sviluppo delle istituzioni di mercato, la sicurezza alimentare ed energetica, la stabilità della produzione e delle catene produttive, l’operatività del governo e delle pubbliche istituzioni a livello locale. Esse saranno inoltre volte ad assicurare la stabilità in sei aree prioritarie, ossia la stabilità dell’occupazione, della finanza, del commercio estero, degli investimenti esteri, degli investimenti domestici e delle aspettative di mercato.

 

MERCATI VALUTARI:

USD – In assenza di novità rilevanti e con la risk aversion in leggero rientro, il dollaro è sceso ancora fino a erodere interamente i progressi della settimana scorsa. Oggi però apre al rialzo favorito da rinnovate tensioni USA-Cina.
I verbali del FOMC hanno confermato l’elevata incertezza dello scenario ma anche la disponibilità a intervenire ancora prontamente se necessario.
I dati USA di oggi relativi al mese di maggio dovrebbero mostrare dei miglioramenti. In programma anche alcuni discorsi Fed. A meno di un miglioramento del sentiment a livello globale, il dollaro potrebbe riuscire oggi a chiudere la giornata al rialzo.

EUR – L’euro ha consolidato ulteriormente mantenendosi però in area 1,09 (massimo a 1,0999 EUR/USD), ancora sulla scia della proposta franco-tedesca per il “recovery fund.
Oggi tuttavia apre in calo sul recupero del dollaro.
Per ora si sono mostrati non favorevoli alla proposta franco-tedesca quattro Paesi: Austria, Olanda, Svezia e Danimarca. Anche il dato sulla fiducia dei consumatori dell’area, risultato migliore delle attese, ha favorito l’euro ieri. In assenza però di novità rilevanti, l’upside dovrebbe essere contenuto: 1,1000 EUR/USD rimane una resistenza molto forte, resistenza successiva a 1,1070 EUR/USD.

JPY – Lo yen si è pressoché stabilizzato contro dollaro in area 107 USD/JPY, mantenendosi sulla difensiva contro euro nella parte alta del range del giorno precedente 117-118 EUR/JPY guidato dalla dinamica dell’EUR/USD. L’impostazione rimane di tipo laterale contro dollaro, leggermente più dinamica contro euro.

GBP – La sterlina ieri si è stabilizzata contro dollaro in area 1,22 GBP/USD ma è scesa a livello intra-day sui dati di inflazione, che hanno mostrato un calo leggermente superiore alle attese, e sulle dichiarazioni del governatore della BoE Bailey che ha mostrato maggiore apertura verso la possibilità perlomeno di prendere in considerazione l’opzione di tassi negativi.
Oggi apre in calo a 1,21 GBP/USD, anche per via del recupero del dollaro. Contro euro la sterlina è scesa, rimanendo però in area 0,89 EUR/GBP.
Bailey, nello specifico, ha detto di aver leggermente cambiato idea in proposito (in precedenza si era mostrato contrario), spiegando che guardando alle realtà dove sono stati impiegati si traggono conclusioni contrastanti e aggiungendo che la situazione corrente potrebbe richiedere interventi particolarmente tempestivi per cui è opportuno esaminare tutte le opzioni disponibili. Dai PMI di maggio oggi si attende un miglioramento, che potrebbe agevolare una stabilizzazione del cambio.

 

PREVISIONI:

AREA EURO – Ci attendiamo che la stima flash del PMI manifatturiero mostri in maggio un aumento a 35,0 da 33,4 di aprile.
Il PMI dei servizi è atteso in risalita dalla forte flessione di marzo, a 18,2 dal minimo storico di 12,0. L’indice dovrebbe, comunque, mantenersi su valori molto bassi, dopo più di sei anni di espansione.
Lo spaccato per Paesi dovrebbe indicare una ripresa più forte in Germania rispetto agli altri paesi dell’area euro.
Il PMI composito dovrebbe aumentare da 13,6 precedente a 21,5, in lenta risalita ma lontano dalla soglia di non cambiamento di 50,0.
L’indagine congiunturale di maggio dovrebbe riflettere l’allentamento delle misure di contenimento, iniziato, in alcuni paesi come la Germania, già dal 20 aprile.

GERMANIA – La stima flash del PMI composito di maggio è attesa in ripresa a 22,2, dopo il precedente minimo storico di 17,4.
Dal 20 aprile, la Germania ha iniziato l’allentamento delle misure di contenimento, riaprendo gradualmente determinate attività ma lasciando in vigore, almeno fino al 5 giugno, le misure di distanziamento sociale. Dall’inizio di maggio, invece, è permessa la riapertura a tutti i negozi, mentre ulteriori decisioni, riguardanti soprattutto i servizi, sono state delegate ai governi locali.
Per questo ci aspettiamo una risalita dell’indice dei servizi a 19,0 da 16,2 precedente.
Il PMI manifatturiero è atteso stabile intorno al minimo di aprile, a 35,0.

STATI UNITI
 – L’indice della Philadelphia Fed a maggio è previsto in rialzo, a -42 da -56,6 di aprile.
L’indagine aveva registrato un indice dell’attività attesa a sei mesi sempre in territorio positivo.
I dati dovrebbero indicare una parziale ripresa dell’attività a seguito del programma di riapertura annunciato dal governatore della Pennsylvania, che ha eliminato le restrizioni nel settore delle costruzioni a inizio maggio e definito un sentiero di ripresa graduale dall’8 maggio.
I dati saranno rilevanti per valutare in che misura il settore manifatturiero riprende l’attività, anche in base alle indicazioni di ordini e occupazione.
– Le nuove richieste di sussidio di disoccupazione nella settimana conclusa il 16 maggio dovrebbero proseguire sul sentiero in calo dell’ultimo mese, pur restando su livelli storicamente elevati.
I dati sono relativi alla settimana di rilevazione dell’employment report  di maggio e dovrebbero puntare a un calo di occupati più contenuto rispetto al crollo di -20,5 mln visto ad aprile. I sussidi esistenti dovrebbero continuare a salire, toccando i 24mln nella settimana conclusa il 9 maggio.
– La stima flash del PMI Markit manifatturiero di maggio dovrebbe risalire a 45 da 36,1 di aprile, segnalando che il minimo di questa fase di lockdown dovrebbe essere stato toccato ad aprile.
Anche nuovi ordini e occupazione dovrebbero essere in ripresa dai minimi di aprile e segnalare un ritorno relativamente rapido a una fase di espansione. L’indice dei servizi dovrebbe segnare un aumento a 32, da 26,7 di aprile, sulla scia della riapertura limitata dell’attività nel comparto.
– Le vendite di case esistenti ad aprile sono attese in contrazione a 4,3 mln da 5,27 mln di marzo, quando avevano segnato un calo di -8,5% m/m rispetto a febbraio. I contratti di compravendita a marzo sono crollati sui minimi dal 2011 e le indicazioni delle associazioni di agenti immobiliari riportano ampie riduzioni di unità sul mercato. Le nuove richieste di mutuo segnalano comunque che il basso livello dei tassi fornisce un pavimento al crollo dell’attività nel comparto immobiliare residenziale.