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20 Luglio 2021 – nota economica giornaliera

GERMANIA
 – A giugno la crescita dei prezzi alla produzione nell’industria ha rallentato a +1,3% m/m da +1,5% m/m (decimo mese consecutivo di rincaro).
La variazione sull’anno è salita all’8,5% da 7,2% precedente, portandosi ai massimi dal gennaio del 1982 (8,9% a/a), sostenuta anche dal confronto favorevole con giugno 2020.
In entrambi i casi l’aumento è trainato dal rincaro dell’energia (+2,2% m/m e 16,9% a/a) e dei beni intermedi (1,8% m/m e 12,7% a/a); tra quest’ultimi un aumento significativo è stato registrato da materie prime secondarie metalliche (+88,1% a/a) e legname (+84,6% a/a).
Sul mese crescono marginalmente i beni durevoli e i beni di investimento (entrambi di +0,2%), mentre i beni non durevoli sono saliti di +0,7% m/m.
– Il WAI della Bundesbank rimane stabile rispetto alla settimana precedente, a 1,2 punti; l’indice è coerente con una crescita del PIL del 2,6% nelle 13 settimane prima del 18 luglio rispetto alle 13 settimane ancora precedenti.

AREA EURO – A maggio la produzione nelle costruzioni è salita di +0,9% m/m mentre la flessione di aprile è stata ridimensionata a -0,4% m/m da -2,2% m/m precedente.
La costruzione di edifici risulta in crescita per il terzo mese consecutivo (+1,2% m/m dopo che il dato del mese precedente è stato rivisto verso l’alto a +0,3% m/m da -1,0% m/m).
I lavori ingegneristici hanno invece registrato la seconda flessione consecutiva (-0,3% m/m da -3,1% m/m).
La crescita tendenziale rallenta invece a +13,6% da 45,2% precedente per via di un confronto con lo scorso anno meno favorevole rispetto ad aprile.
L’attività nelle costruzioni ha ormai recuperato i livelli pre-crisi e il dato di maggio lascia l’output in rotta per una crescita di oltre il 2% t/t nel 2° trimestre.
Nei prossimi mesi un ulteriore elemento di sostegno per la ripresa nel settore potrebbe provenire dalle misure contenute nei Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza.

GIAPPONE – Il CPI a giugno aumenta di 0,2% a/a, sia per l’indice headline sia per quello al netto di alimentari freschi (core).
Il rialzo della dinamica tendenziale del CPI è in parte dovuto all’effetto statistico di confronto con il 2020.
L’indice al netto di alimentari freschi ed energia invece registra una contrazione di -0,2% a/a.
Su base mensile, le variazioni sono di 0,3% e 0,1% per gli indici headline e core, rispettivamente.
Leuniche voci con ampi rialzi sono alimentari (0,7% m/m) ed energia (0,7% m/m); istruzione, trasporti e comunicazioni registrano modesti incrementi (0,1% m/m ciascuno), mentre risultano in calo l’abbigliamento (-0,4% m/m), la sanità (-0,1% m/m), cultura e ricreazione (-0,3% m/m), anche sulla scia della nuova ripresa sa contagi e della reintroduzione di misure di contenimento della pandemia in alcune aree.
A luglio, la base dell’indice verrà cambiata e definita sui dati 2020, con un probabile effetto negativo sull’inflazione core di maggio e giugno di circa -0,3 pp.
Il trend dell’inflazione dovrebbe rimanere solo modestamente positivo.

 

MERCATI VALUTARI:

USD – Il dollaro ha aperto la settimana al rialzo ed è in rafforzamento anche oggi favorito da un aumento della risk aversion a livello globale a causa dell’aumento dei contagi dovuto soprattutto alla variante Delta.
Questo tema potrebbe restare centrale anche nei prossimi giorni, fornendo generalizzato supporto al biglietto verde.

EUR – L’euro ha aperto la settimana in calo da 1,18 a 1,17 EUR/USD ed è in discesa anche oggi principalmente di riflesso al generalizzato rafforzamento del dollaro.
Per la moneta unica spunti ulteriori giungeranno giovedì con la riunione BCE: se la nuova forward guidance indicherà un approccio di policy più accomodante l’euro dovrebbe indebolirsi ulteriormente con possibilità che siano messi sotto pressione i supporti a 1,1700 EUR/USD.

GBP – La sterlina ha aperto la settimana in visibile calo sia contro dollaro da 1,37 a 1,36 GBP/USD – rispetto al quale è andato a rivedere minimi abbandonati a febbraio – sia contro euro da 0,85 a 0,86 EUR/GBP, penalizzata dalla preoccupazione per l’aumento dei contagi, tanto maggiore alla luce della riapertura, ieri, dell’economia britannica.
Tale debolezza potrebbe permanere in questi giorni.
A meno di un drastico peggioramento del quadro i supporti dovrebbero comunque collocarsi nella fascia 1,36-1,35 GBP/USD, mentre nel cambio contro euro le resistenze dovrebbero trovarsi a 0,8680-0,8720 EUR/GBP.
Dalla BoE, intanto, ieri Haskel ha fornito dichiarazioni di tono opposto rispetto alle precedenti di Ramsden e Saunders, indicando che sarebbe a suo avviso non appropriato rimuovere a fini preventivi lo stimolo monetario, spiegando che la ripresa non è ancora sufficientemente avviata.

JPYLo yen ha aperto la settimana al rialzo ieri sia contro dollaro da 110 a 109 USD/JPY sia contro euro da 129 a 128 EUR/JPY favorito dall’aumento della risk aversion.
Oggi sta parzialmente ritracciando ma finché il sentiment di mercato non migliora la valuta nipponica rimane supportata.
La tendenza ribassista resta comunque la previsione centrale al di là del breve, se lo scenario di ripresa globale non viene compromesso.

 

PREVISIONI:

STATI UNITI – I nuovi cantieri residenziali a giugno sono previsti in modesto rialzo a 1,59 mln da 1,572 mln di maggio, alla luce delle informazioni dell’employment report, che ha registrato il mese scorso un incremento di 2500 occupati nell’edilizia residenziale.
I cantieri dovrebbero rimanere ancora al di sotto dei livelli di marzo e segnalare una stabilizzazione dell’attività di costruzione in linea con fine 2020.
Le licenze dovrebbero aumentare marginalmente a 1,7 mln da 1,681 mln del mese precedente, con una conferma della difficoltà a espandere l’offerta nel settore dell’edilizia residenziale.