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19 novembre 2019 – nota economica giornaliera

 

COMMENTI:

BCE – Il vicepresidente Luis de Guindos ha dichiarato che l’impatto negativo dei bassi tassi di interesse sulla redditività delle banche è stato compensato dagli effetti positivi attraverso il volume del credito e la riduzione del rischio di default.
Secondo de Guindos, la bassa redditività delle banche europee riflette anche problemi strutturali come l’eccessivo numero di operatori e la mancanza di economie di scala.
Perciò, de Guindos ritiene che sia necessario perseguire processi di consolidamento, anche trans-frontalieri, migliorare l’efficienza dal lato dei costi, investire nelle nuove tecnologie e diversificare le fonti di reddito.

GIAPPONELa camera bassa ha ratificato l’accordo commerciale con gli Stati Uniti, che prevede riduzioni dei dazi sui prodotti agricoli americani, sui beni di investimento giapponesi e su altri manufatti. L’accordo è parziale, e non include le auto e la componentistica, di gran lunga la principale categoria di prodotti esportata negli Stati Uniti. A tale riguardo, mentre il Giappone ha parlato di assicurazioni da parte americana che i dazi sulle auto saranno eliminati, la posizione ufficiale statunitense è che il tema “sarà oggetto di ulteriori negoziati, finalizzati all’eliminazione dei dazi”. Il processo di ratifica sarà completato con il voto del senato.
Si prevede l’entrata in vigore a gennaio 2020.

 

MERCATI VALUTARI:

USD – Il dollaro ha aperto la settimana in calo sulla notizia di un incontro fra Trump e il presidente della Fed Powell.
In un tweet Trump ha detto che si è discusso di economia, di politica monetaria, della forza del dollaro e dei suoi effetti sul settore manifatturiero e dei rapporti commerciali con la Cina.
La reazione del biglietto verde si spiega con il fatto che Trump ha spesso criticato la Fed per aver ridotto troppo poco i tassi, causando in questo modo un indesiderato rafforzamento del dollaro.
In un proprio comunicato però la Fed ha reso noto che Powell ha ribadito che il mandato della Fed è favorire l’occupazione e la stabilità dell’inflazione e che le decisioni vengono prese in base a un’attenta analisi, obiettiva e non politica, degli eventi.
A penalizzare il dollaro ha contribuito anche la notizia diffusa da CNBC secondo cui la Cina sarebbe pessimista circa la possibilità di raggiungere un accordo commerciale con gli Stati Uniti a causa della resistenza di Trump a ridurre i dazi sui prodotti cinesi.
In assenza di dati di rilievo il mercato potrebbe aver sovra-reagito alle notizie.
Oggi in uscita i dati sui nuovi cantieri residenziali attesi positivi.
Dalla Fed in programma un discorso di Williams
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A meno di altre notizie negative il calo del biglietto verde potrebbe fermarsi.

EUR – L’euro ha aperto la settimana al rialzo, portandosi da 1,1046 a 1,1090 EUR/USD, non su fattori di forza propria ma sulle notizie che hanno indebolito il dollaro. Il test sulla forza propria della moneta unica si avrà venerdì, con i PMI dell’area attesi positivi. Oggi, a meno di altre notizie negative per il dollaro, l’euro potrebbe almeno in parte ritracciare.

GBP – La sterlina ha aperto la settimana al rialzo sia contro dollaro sia contro euro segnando un massimo rispettivamente a 1,2984 GBP/USD e 0,8520 EUR/GBP, favorita sia dalla permanenza del vantaggio dei Conservatori nei sondaggi, sia dalle dichiarazioni di Johnson che ha detto che tutti i candidati Tories sosterranno l’accordo su Brexit raggiunto dal suo governo con l’UE.
Il sondaggio di ICM riporta un aumento delle preferenze per i Conservatori dal 39% al 42% e per i Laburisti dal 31% al 32%, vedendo così aumentare il vantaggio dei Tories dall’8% al 10%. Se i risultati dei sondaggi confermeranno tale tendenza e non vi saranno notizie politiche avverse, la sterlina dovrebbe consolidare.
Sul fronte dati esce oggi l’indagine CBI sul settore industriale attesa in miglioramento.

JPY – Lo yen ha aperto la settimana all’insegna della volatilità, inizialmente in calo da 108 a 109 USD/JPY per le notizie favorevoli sul fronte USA-Cina e poi in risalita su nuove notizie in senso contrario. Analoga la dinamica contro euro, rimasta contenuta in area 120 EUR/JPY. Oggi, in assenza di altri spunti, la valuta nipponica continuerà a muoversi in base al flusso di notizie sulle prospettive o meno di un accordo commerciale USA-Cina.

 

PREVISIONI:

AREA EURO – Eurostat pubblica oggi i dati di settembre sulla produzione nelle costruzioni. In agosto la variazione tendenziale era in rallentamento a 1,5% a/a, mentre la media degli ultimi 3 mesi era invariata rispetto al periodo precedente.

STATI UNITI – I nuovi cantieri residenziali a ottobre sono previsti in rialzo a 1,290 mln unità ann., da 1,256 mln di settembre, con un recupero solo parziale del calo di -9,4% m/m del mese precedente. Le licenze dovrebbero essere poco variate, a 1,385 mln da 1,391 mln di settembre. I dati di licenze e cantieri rimarrebbero al di sotto dei livelli molto elevati visti ad agosto, ma nel comparto delle unità monofamiliari dovrebbe proseguire il trend verso l’alto in atto da inizio anno, supportato dall’aumento delle vendite.