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15 Settembre 2020 – nota economica giornaliera

AREA EURO – La produzione industriale a luglio ha registrato un aumento del +4,1% m/m, dopo il +9,5% di giugno (rivisto al rialzo da +9,1%). A livello settoriale, il balzo più ampiosi è avuto per i beni di investimento (+5,3% m/m), seguiti dai beni non durevoli (+4,7% m/m), dai beni intermedi (+4,2% m/m) e non durevoli (+3,9% m/m), e dall’energia (+1,1% m/m).
Lo spaccato per paesi vede Spagna (+9,4% m/m) e Italia (+7,4% m/m) registrare un aumento della produzione ben al di sopra della media dell’Eurozona, mentre la produzione industriale in Germania ed in Francia è cresciuta rispettivamente del +2,4% m/m e +3,8% m/m. La variazione annua è passata a -7,7% a/a da -12% precedente.
Un ulteriore salto, anche se in misura ridotta, dovrebbe vedersi ad agosto come indicato dalle indagini congiunturali per l’area euro. Stimiamo una contrazione di -9,3% nel 2020.

CINA
 – La produzione industriale è salita del 5,6% a/a in agosto, in accelerazione dal 4,8% a/a in luglio, grazie ad un’accelerazione della produzione sia nelle imprese statali sia in quelle private, tornando positiva a +0,4% cumulato a/a.
Il miglioramento della produzione del settore dei servizi è proseguito ma è stato di entità minore: la produzione è salita del 4% a/a in agosto dal 3,5% in luglio ma, a differenza della produzione industriale, rimane ancora in calo del 3,6% cum. a/a nei primi otto mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2019.
Gli investimenti fissi nominali sono calati dello 0,3% cum. a/a in agosto, in miglioramento dal calo dell’1,6% cum. a/a in luglio, trainati dal miglioramento della dinamica degli investimenti nel settore manifatturiero (-8,1% cum. a/a in agosto da -10,2% cum. a/a in luglio) e del settore immobiliare (+4,6% cum. a/a in agosto).
– Le vendite al dettaglio nominali, dopo mesi di cali tendenziali, sono tornate a registrare una crescita marginalmente positiva in agosto (+0,5% a/a), sostenute dal rimbalzo delle vendite di auto, dispositivi elettronici e cosmetici e supportate da un moderato miglioramento del mercato del lavoro.
Nel complesso i dati segnalano un avanzamento dell’attività economica anche nel 3° trimestre, grazie a un progressivo recupero dei consumi che si sta affiancando a quello degli investimenti.
Quest’ultimo, però, potrebbe smorzarsi nei prossimi mesi per l’effetto restrittivo della recente regolamentazione che limita il finanziamento delle imprese immobiliari sul mercato obbligazionario, allo scopo di contenerne il livello di indebitamento.

 

COMMENTI:

GIAPPONE – Come atteso, il partito di maggioranza LDP ha nominato Y. Suga, attuale Chief Cabinet Secretary, come nuovo segretario del partito e successore del dimissionario Abe.
Mercoledì 16, in una sessione straordinaria della Dieta, Suga probabilmente verrà eletto primo ministro, con l’incarico di formare un nuovo governo, all’insegna della continuità con quello di Abe.

 

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro ha chiuso al rialzo anche la scorsa settimana, ma ha aperto in calo quella corrente, a causa del calo della risk aversion sul recupero dell’azionario, anche grazie alle notizie positive sul fronte delle sperimentazioni di un vaccino anti-Covid.
Pesa comunque anche l’attesa per il FOMC di domani, che ci si aspetta prospetti tassi fermi per il prossimo biennio. Rilevanti saranno tuttavia anche le nuove previsioni di crescita – dopo la ripresa estiva dei contagi – e di inflazione.
A meno di una revisione al ribasso significative della crescita, la prospettiva di tassi fermi a lungo potrebbe indebolire il dollaro come reazione immediata, ma poi la dinamica dovrebbe mantenersi perlopiù laterale, perché tale prospettiva è già perlopiù scontata dal mercato.
Sul fronte dati le attese sono generalmente favorevoli, a partire dall’indice Empire di oggi, ma non sufficienti – da sole – a favorire un recupero del dollaro a meno di sorprese molto positive.

EURL’euro ha chiuso la settimana passata in lieve rialzo, mantenendosi comunque in area 1,18 EUR/USD, e al rialzo ha aperto quella corrente (massimo odierno 1,1899 EUR/USD).
L’esito della riunione BCE ha fornito solo modesto supporto alla moneta unica. Domani importante sarà l’esito del FOMC, che potrebbe fornire ulteriore sostegno all’euro, ma anche in questo caso contenuto, a meno di una significativa revisione al ribasso della crescita.
Lo ZEW tedesco oggi è atteso in lieve calo: un’eventuale delusione potrebbe portare a un parziale ritracciamento del cambio.

GBPLa sterlina ha chiuso la settimana passata in ampio calo sia contro dollaro da 1,32 a 1,27 GBP/USD sia contro euro da 0,89 a 0,92 EUR/GBP, aprendo quella corrente in moderato recupero, principalmente sulla scia del generalizzato ritracciamento del dollaro.
I rischi rimangono verso il basso innanzitutto a causa delle ripercussioni negative dell’Internal Markets Bill sui negoziati post-Brexit con l’UE, ma anche in vista dell’esito della riunione BoE di giovedì.
La BoE potrebbe infatti segnalare accresciuti rischi verso il basso sulla crescita aprendo a nuovo stimolo monetario alla prossima riunione di novembre.

JPYLo yen ha chiuso la settimana passata stabile contro dollaro in area 106 USD/JPY, aprendo quella corrente al rialzo in area 105 USD/JPY – comunque ancora in range – favorito dal generalizzato arretramento del biglietto verde sul recupero delle borse USA.
Anche contro euro ha chiuso stabile in area 125 EUR/JPY, passando però per maggiori escursioni tra 124 e 126 EUR/JP, e riaprendo al rialzo ma sempre in area 125 EUR/JPY.
Domani ci sarà la nomina del nuovo premier, Suga, che ha confermato di voler mantenere la linea delle politiche espansive di Abe, mentre giovedì si terrà la riunione BoJ, che ribadirà disponibilità ad aumentare lo stimolo se necessario.
Sul cambio tuttavia avrà probabilmente maggior impatto l’esito del FOMC, tramite la reazione prevalente del dollaro.

 

PREVISIONI:

ITALIA – La seconda stima sui prezzi al consumo di agosto è attesa confermare la lettura preliminare ovvero un’inflazione in calo a -0,5% sia sull’indice domestico che su quello armonizzato Ue (i prezzi dovrebbero essere saliti di tre decimi sul NIC e calati di -1,3% m/m sull’IPCA).
Anche l’’“inflazione di fondo” dovrebbe essere confermata, a 0,3% (da 0,4% di luglio).
Nel mese si sono avuti rincari stagionali nei servizi relativi ai trasporti e nei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona, solo in parte compensati dai ribassi sugli alimentari.
In prospettiva, vediamo un’inflazione poco variata da qui a fine anno.
Il CPI potrebbe chiudere il 2020 con una variazione marginalmente negativa, e registrare una media annua solo lievemente positiva nel 2021.

FRANCIA – La stima finale dovrebbe confermare che l’inflazione ad agosto ha rallentato allo 0,3% su entrambe le misure da 0,8% di luglio sull’indice nazionale e da 0,9% dell’indice armonizzato.
La seconda lettura dovrebbe confermare anche il calo di un decimo dei prezzi al consumo su entrambe le misure.

GERMANIA – A settembre lo ZEW è visto correggere parzialmente dopo la fase di recupero estivo: l’indice sulle attese potrebbe calare da 71,5 a 68,5.
La fiducia degli analisti dovrebbe ritracciare sulla scia delle correzioni in corso sui mercati azionari. L’indice sulla situazione corrente è visto invece in miglioramento da -81,3 a -78,3.
Sebbene il ritmo della ripresa rimanga ancora incerto, il miglioramento dello scenario economico sembra proseguire.

STATI UNITI
– L’indice Empire della NY Fed a settembre dovrebbe risalire a 8, (da 3,7 di agosto). Tutte le indagini del manifatturiero ad agosto sono state in territorio espansivo e in rialzo, con l’eccezione dell’Empire.
Nel Beige Book, le imprese del manifatturiero nel distretto di NY hanno segnalato quasi-stagnazione ad agosto (in linea con il dato dell’Empire del mese scorso), ma prospettive di crescita moderata dell’attività, pur in presenza di prospettive deboli per la spesa in conto capitale.
I dati a più alta frequenza (traffico merci su rotaia, produzione di acciaio) sono su trend positivi da giugno e sono coerenti con attività in rialzo moderato nel settore manifatturiero nei prossimi mesi.
– La produzione industriale ad agosto dovrebbe essere in aumento di 1,2% m/m, con un incremento nel manifatturiero di 1,5% m/m, viste le informazioni positive delle ore lavorate e degli occupati rilevati con l’employment report e i segnali espansivi delle indagini.
Il contributo dell’auto dovrebbe restare positivo e confermare la continua ripresa del settore, la cui attività ha superato i livelli pre-pandemia. L’estrattivo dovrebbe segnare un marginale calo, alla luce della correzione delle trivelle in attività ad agosto rispetto a luglio.