Seguci su twitter

Categorie

14 Marzo 2024 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USD – Il dollaro è leggermente arretrato ieri dopo la risalita post-dati di inflazione del giorno precedente, ma il movimento di ieri ha perlopiù carattere tecnico, in attesa di spunti chiarificatori dai dati di oggi, per i quali però si prevedono indicazioni miste (vendite al dettaglio in recupero ma dopo una contrazione nel mese precedente, PPI con dinamiche opposte per headline e core, sussidi di disoccupazione circa stabili), che, come tali, lascerebbero il dollaro sostanzialmente in range.
In caso invece di sorprese positive/delusioni dai dati il dollaro si rafforzerebbe/indebolirebbe.
L’evento chiave sarà poi il FOMC di mercoledì prossimo.

EURL’euro ha recuperato ieri, mantenendosi comunque in area 1,09 EUR/USD, perlopiù di riflesso all’arretramento del dollaro.
Anche oggi, in assenza di spunti propri, si muoverà di riflesso al dollaro sui dati USA, stabilizzandosi in range (mantenendosi in area 1,09 EUR/USD) se questi risulteranno come da attese.

GBP – La sterlina si è mantenuta in un range stretto ieri contro dollaro tra 1,27 e 1,28 GBP/USD, beneficiando dell’arretramento del biglietto verde, ma indebolendosi sui dati domestici di produzione industriale, deludenti.
Oggi, in assenza di spunti propri, dovrebbe muoversi di riflesso al dollaro sui dati USA, stabilizzandosi in range se questi risulteranno in linea con le attese.
Contro euro ieri la sterlina si è indebolita, ma di poco e mantenendosi ancora in area 0,85 EUR/GBP.
Spunti più importanti per la valuta britannica arriveranno con la riunione BoE di giovedì prossimo.

JPY – Lo yen è rimasto sostanzialmente in range contro dollaro ieri, seppure nella parte debole tra 147 e 148 USD/JPY, penalizzato dalla parziale salita dei rendimenti a lunga USA.
Per lo yen un primo test importante si avrà domani con i dati parziali sulle negoziazioni salariali in corso che sembra stiano andando nella direzione di un’accelerazione della dinamica salariale – fattore chiave per indurre la BoJ ad abbandonare la politica dei tassi negativi, opzione che secondo fonti citate da Reuters potrebbe essere presa in considerazione già alla riunione di martedì prossimo – se i risultati sulle negoziazioni che verranno pubblicati domani saranno soddisfacenti: questo avrebbe un effetto rialzista sullo yen.