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14 Giugno 2024 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro ha corretto ieri sui sussidi di disoccupazione che hanno deluso mostrando un incremento e sui prezzi alla produzione che hanno mostrato un calo ancora più ampio delle attese.
Il mercato ha di conseguenza rivisto al rialzo le probabilità di un primo taglio dei tassi Fed a 12-76-100% su luglio-settembre-novembre da 8-64-96% di ieri, aggiungendo con probabilità piena un secondo taglio a dicembre che ieri incorporava solo con probabilità del 76%.
Il dollaro, tuttavia, ha rapidamente recuperato il calo subìto nell’immediato sui dati chiudendo la giornata di ieri al rialzo ed è in salita anche stamani, anche se in questo caso più per effetto dell’esito della riunione BoJ.
La prevalenza della reazione rialzista del biglietto verde si deve ancora al FOMC di mercoledì, dove la Fed ha rivisto al ribasso da tre a uno i tagli dei tassi attesi quest’anno.
Tuttavia, alla fine saranno i dati a prevalere, per cui se questi prossimamente dovessero ancora deludere, suggerendo che potrebbero essere necessari due tagli dei tassi invece di uno solo, il dollaro arretrerebbe.
Oggi, intanto, si avranno nuove informazioni, con i prezzi all’import, attesi in ampio rallentamento e la fiducia delle famiglie, attesa invece in miglioramento.
Su dati contrastanti il dollaro dovrebbe tendenzialmente stabilizzarsi, mentre si rafforzerebbe / indebolirebbe su sorprese verso l’alto/verso il basso.

EURL’euro ha corretto tra ieri e oggi da 1,08 a 1,06 EUR/USD, principalmente di riflesso al recupero generalizzato del dollaro, ma anche perché indebolito dalla scarsità di fattori di vera forza propria (la BCE ha già iniziato a tagliare i tassi, i dati di produzione di ieri hanno deluso, vi è ancora qualche preoccupazione per l’esito delle elezioni dello scorso fine settimana in particolare con riferimento alle elezioni indette a sorpresa in Francia).
A meno di delusioni dai dati USA di oggi l’euro potrebbe quindi mantenersi sulla difensiva (il canale di supporti chiave rimane 1,07-1,05 EUR/USD).

GBPAnche la sterlina ha corretto tra ieri e oggi contro dollaro da 1,28 a 1,27 GBP/USD principalmente di riflesso al recupero del biglietto verde.
Si è invece rafforzata da 0,84 fino ad affacciarsi a 0,83 EUR/GBP contro euro, complice soprattutto la fase di debolezza di quest’ultimo.
A meno di delusioni dai dati USA oggi la valuta britannica potrebbe mantenersi sulla difensiva contro dollaro, in attesa di spunti più chiari la prossima settimana con la riunione BoE di giovedì (dove le attese sono per tassi invariati), e poco prima, mercoledì, con i dati di inflazione, prevista in calo.

JPYLo yen si è indebolito contro dollaro questa mattina presto sull’esito della riunione BoJ da un massimo di 156,95 a un minimo di 158,25 USD/JPY, anche se mentre scriviamo sta già ridimensionando il calo.
La BoJ infatti ha lasciato i tassi invariati a 0-0,10% ma soprattutto ha confermato che gli acquisti di JGB proseguiranno come da programma già stabilito.
Tuttavia, ha indicato che fornirà i dettagli di un piano di riduzione degli acquisti alla prossima riunione di luglio, e questo dovrebbe perlomeno nel breve contribuire a ridurre il downside dello yen anche se i rischi restano verso il basso soprattutto fintantoché resta il dubbio che la Fed possa attuare un solo taglio dei tassi quest’anno invece di due.