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14 Febbraio 2024 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro si è rafforzato ampiamente ieri rivedendo livelli abbandonati a novembre grazie ai dati di inflazione che sono risultati più elevati delle attese con la componente headline che è scesa meno del previsto e la core che è rimasta invariata a 3,9% (alta) contro aspettative di calo.
Dai dati dei prossimi giorni si attendono indicazioni di tipo misto, con segnali di leggero miglioramento da indice Empire, Philly Fed, produzione industriale domani e fiducia delle famiglie venerdì, di maggior debolezza invece dalle vendite al dettaglio domani.
Se, come da attese, prevarranno indicazioni favorevoli, il dollaro dovrebbe consolidare o almeno stabilizzarsi: il mercato ha rivisto significativamente al ribasso le attese di taglio dei tassi Fed dopo l’inflazione di ieri, attribuendo ora una probabilità solo del 40% a un taglio a maggio contro il 72% di lunedì. Resta piena la probabilità attesa su giugno.

EURL’euro ha corretto visibilmente di riflesso ai dati di inflazione USA, da 1,07 a 1,06 EUR/USD. La miglior performance dell’economia USA rispetto a quella dell’area (nonostante la sorpresa positiva questa mattina dal dato di produzione industriale) penalizzano la moneta unica.
A meno di delusioni dai dati USA dei prossimi giorni l’euro dovrebbe mantenersi sulla difensiva, con supporti chiave in area 1,06 EUR/USD (tecnicamente il downside dovrebbe restare contenuto entro 1,05 EUR/USD).
Dalla BCE infatti giungono messaggii (De Guindos) che sottolineano la non necessità di procedere con fretta verso un taglio dei tassi, il che può aiutare a contenere il downside.

GBPLa sterlina ha corretto contro dollaro da 1,26 a 1,25 GBP/USD sia ieri sull’inflazione USA sia questa mattina sui dati di inflazione domestica che hanno deluso mostrando una stabilizzazione contro attese di aumento.
Indicazioni non favorevoli sono attese anche dai dati dei prossimi giorni, domani con una contrazione della produzione industriale e un’altra contrazione del PIL del 4° trimestre ancora pari a -0,1%, e venerdì con un recupero solo parziale delle vendite al dettaglio dopo una pesante contrazione il mese precedente.
A meno di sorprese positive dai dati la sterlina potrebbe quindi mantenersi sulla difensiva.
La sterlina oggi è in calo anche contro euro da 0,84 a 0,85 EUR/GBP.

JPYLo yen ha corretto contro dollaro sull’inflazione USA da 149 a 150 USD/JPY, avvicinandosi ai minimi di novembre (151 USD/JPY) e ai livelli dove le autorità erano intervenute sul cambio nel 2022 (152 USD/JPY).
Il ministro delle finanze ha infatti espresso maggior allarme per l’eccessiva rapidità dei movimenti dello yen.
A meno d delusioni dai dati USA, nel brevissimo i rischi sono che lo yen possa indebolirsi ancora, ma successivamente tra svolta Fed e avvio di un processo di normalizzazione da parte della BoJ, la valuta nipponica dovrebbe invertire rotta al rialzo.