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13 Ottobre 2020 – nota economica giornaliera

AREA EURO – Il tasso di crescita dei titoli di debito emessi da residenti è accelerato in agosto dal 7,3 al 7,7% a/a. La spinta viene dalle emissioni di debito pubblico (10,9% a/a) e corporate (12,1% a/a). La crescita delle emissioni di debito a breve termine rallenta da 22,9% a 20,4% a/a.

GERMANIA – La stima finale dai Länder conferma che a settembre i prezzi al consumo sono calati di due decimi sull’indice nazionale e di quattro sull’armonizzato.
L’inflazione annua è anch’essa confermata in territorio negativo a -0,2% sull’indice nazionale e a -0,4% su quello armonizzato. L’inflazione è attesa in ulteriore rallentamento nei prossimi mesi.

CINA – Le importazioni sono balzate a +13,2% a/a in settembre (molto più delle attese di consenso Bloomberg, posizionate per un aumento di +0,4%), dopo il calo di -2,1% a/a in agosto.
La dinamica delle importazioni è stata sostenuta dall’aumento dell’import in volume delle principali materie prime e dei circuiti elettronici, e in parte da un effetto base favorevole.
Le esportazioni sono salite del 9,9% a/a in settembre, in moderato aumento rispetto al 9,5% a/a registrato in agosto (anche se inferiore alle attese di consenso, pari a 10%), in particolare grazie all’accelerazione delle vendite verso gli USA e l’area ASEAN.
Il tasso di crescita delle esportazioni è stato sostenuto dall’aumento degli ordini esteri registrato dall’indice PMI; le importazioni sono ancora favorite dallo stimolo degli investimenti in infrastrutture.

 

COMMENTI:

ITALIA – Il Presidente del Consiglio Conte ha firmato l’atteso DPCM che introduce nuove misure di distanziamento sociale. L’articolo 1 stabilisce l’obbligatorietà dell’uso di dispositivi di protezione delle vie respiratorie nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto a eccezione dei casi in cui sia garantito l’isolamento (dall’obbligo è escluso chi fa attività sportiva).
Non sono consentite gite scolastiche e feste private nei locali aperti al pubblico, con una forte raccomandazione a limitare anche quelle nelle case private con più di sei persone.
Restano chiuse le sale da ballo e discoteche, mentre sono permesse fiere e congressi.
È prevista la chiusura alle 24 per locali, ristoranti, pasticcerie e bar, e dalle 21 si potrà consumare solo ai tavoli (consentita la ristorazione con asporto, ma con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze dopo le 21); una circolare del Ministero degli Interni ha ribadito l’invito a sanzionare quei bar, pub e ristoranti che offrono le proprie sale per attività danzanti.
Per quanto riguardale cerimonie (matrimoni, comunioni, cresime e funerali), viene introdotto un limite massimo di 30 persone per gli eventuali ricevimenti successivi.
Non sono consentiti gli sport amatoriali di contatto (fatto salvo lo sport a livello professionistico ma anche dilettantistico). Il decreto dovrebbe avere ripercussioni tutto sommato limitate sulle attività economiche.

BCEIsabel Schnabel ha dichiarato che è fuorviante parlare di “collaborazione” tra politica fiscale e monetaria, perché implicherebbe “un livello di coordinamento che sarebbe incoerente con l’indipendenza della banca centrale”. Tuttavia, non ha negato che vi sono “forti complementarietà che possono aiutare a far uscire l’area dell’euro dalla trappola di bassa crescita e bassa inflazione.
Quali complementarietà?
Primo: “la politica fiscale sarà più efficace quando ci si può aspettare che i tassi di interesse rimangano bassi per un periodo di tempo considerevole”.
Secondo: “un’azione di bilancio decisa accresce l’efficacia della politica monetaria, soprattutto in presenza di sviluppi divergenti nella zona euro”.
In particolare, “la storica decisione dei governi europei di affrontare questa crisi con una risposta fiscale comune non è stata solo un forte gesto di solidarietà europea, ma è stata anche strumentale per stabilizzare i mercati finanziari e mitigare i rischi di frammentazione, sostenendo così la trasmissione della nostra politica monetaria unica a tutte le parti dell’area dell’euro”.
Schnabel ha poi argomentato che gli effetti collaterali negativi dei tassi più bassi si sono rivelati meno intensi rispetto a quanto temuto: “non c’è evidenza che gli acquisti di debito pubblico abbiano minato la funzione disciplinante dei mercati, né che abbiano creato azzardo morale”. Tuttavia, il rischio crescequanto più intensamente, e quanto più a lungo, vengono utilizzati”.

STATI UNITI – Il vantaggio di Biden su Trump nei sondaggi nella media Realclearpolitics è salito ieri a 10,2 (Biden 51,8, Trump 41,6).
Anche nei principali stati chiave Biden appare in testa ora, ma il suo margine è ancora contenuto ed è in media 4,8 (Florida 3,5, Pennsylvania 7,3, Michigan 7,0, Wisconsin 6,3, North Carolina 1,9, Arizona 2,7). Quindi, mentre è chiaro che la probabilità di una vittoria democratica anche nel Collegio Elettorale è aumentata, i dati potrebbero essere ancora modificati al momento del voto da spostamenti di partecipazione o di opinione al margine. Più rilevante per lo scenario post-elettorale è il miglioramento delle proiezioni per i seggi al Senato, che Realclearpolitics vede a 47 per i democratici, 46 per i repubblicani, con 7 seggi incerti, di cui 6 detenuti da repubblicani e uno dai democratici.

 

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro ha aperto la settimana stabile nella parte bassa del range di venerdì, ancora penalizzato dal prevalere di un mood relativamente positivo dopo nuove aperture a favore di ulteriore stimolo fiscale. Il flusso di notizie sull’atteso pacchetto di stimolo e sulle elezioni rimane il driver principale di mercato.
Oggi il dollaro apre in lieve rialzo perché sembra che le autorità cinesi stiano cercando di porre un freno all’ulteriore apprezzamento dello yuan.

EURL’euro ha aperto la settimana stabile nella parte alta del range di venerdì tra 1,1785 e 1,1826 EUR/USD, perlopiù di riflesso alla dinamica del dollaro.
L’upside comunque rimane limitato in ragione dell’evoluzione dei contagi in Europa e delle nuove misure di contenimento al vaglio per arginare la diffusione del virus.
Oggi apre in leggero calo sulla risalita del dollaro. In uscita oggi lo ZEW tedesco atteso in calo.

JPYLo yen ha aperto la settimana in leggero rafforzamento mantenendosi comunque in area 105 USD/JPY contro dollaro e 124 EUR/JPY contro euro. La valuta nipponica trae beneficio dalla generalizzata debolezza del dollaro e dal clima di incertezza che prevale su più fronti a livello globale.

GBPLa sterlina ha aperto la settimana in leggero rialzo, mantenendosi comunque in area 1,30 GBP/USD contro dollaro e 0,90 EUR/GBP contro euro, ancora sorretta dal permanere di un mood favorevole circa la possibilità che venga raggiunto un accordo con l’UE. Boris Johnson considera il 15 ottobre il termine entro il quale raggiungere un accordo, in concomitanza con il vertice UE del 15-16 ottobre, ma è possibile che il termine venga di fatto prorogato.
Intanto, data l’evoluzione dei contagi, sono state introdotte altre misure di contenimento, il che dovrebbe contribuire a limitare l’upside della sterlina.
La BoE ha chiesto alle banche se siano pronte in caso di discesa dei tassi a zero o in territorio negativo, come parte del processo di valutazione dell’opportunità o meno di portare i tassi a zero o sotto, se necessario.

 

PREVISIONI:

GERMANIA – A ottobre l’indice ZEW potrebbe correggere dopo l’ampio miglioramento di settembre. L’indice sulle attese è visto a 74,4 da 77,4 precedente, mentre la situazione corrente è attesa a -76,1 da -66,2. L’indice sulle aspettative, piuttosto volatile, risulta attualmente superiore di oltre una deviazione standard rispetto alla media storica.

STATI UNITI – Il CPI a settembre è previsto in aumento di 0,2% m/m (1,4% a/a), dopo 0,4% m/m. Il CPI core dovrebbe registrare un incremento di 0,2% m/m dopo 0,4% m/m di agosto.
Ad agosto il rialzo dei prezzi era stato trainato dal comparto dei beni core(+1% m/m), con un contributo del 40% da parte delle auto usate, ma con incrementi diffusi anche all’abitazione, ai servizi ricreativi, all’abbigliamento e all’arredamento.
A settembre, la dinamica dei beni core dovrebbe registrare maggiore moderazione, soprattutto per le auto usate, ma restare al di sopra della media pre-COVID, anche per via dello spostamento di domanda di consumi dai servizi ai beni e per i colli di bottiglia all’offerta in alcuni comparti (per esempio, auto usate). Fino alla primavera 2021, l’inflazione core dovrebbe restare sotto il 2%, per poi registrare un periodo di over-shooting transitorio nei mesi centrali dell’anno.