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13 Luglio 2021 – nota economica giornaliera

GERMANIA – La seconda lettura pubblicata stamane ha confermato il rallentamento dell’inflazione in giugno, da 2,5% a 2,3% a/a sull’indice nazionale e da 2,4% a 2,1% a/a su quello armonizzato.
Il ribasso è spiegato in parte dalla frenata di energia (9,4% a/a da 10% di maggio) e alimentari (1,2% a/a da 1,5%).
Se escludiamo alimentari ed energia, l’indice nazionale mostra un calo a 1,7% a/a da 1,9% a/a di maggio.
Nel complesso, i prezzi dei beni risultano stabili al 3,1% a/a, mentre i servizi decelerano a 1,6% a/a da 2,2% precedente, spinti al ribasso dai prezzi dei biglietti dei treni (-3,4%) e delle telecomunicazioni (-1,1%).
Nel mese, i prezzi al consumo sono saliti di quattro decimi su entrambi gli indici.
Il confronto statistico dovrebbe portare l’inflazione oltre il 3% nel secondo semestre 2021 (il taglio dell’IVA è entrato in vigore il 1° luglio 2020), con possibili picchi oltre il 3,5%; l’effetto-IVA causerà poi un gradino al ribasso da gennaio 2022.
Inoltre, l’attenuarsi dell’emergenza sanitaria sta riportando i comportamenti di spesa verso una graduale “normalizzazione”, con una parziale chiusura del gap tra misura nazionale e armonizzata Ue: in prospettiva, l’indice armonizzato (costruito con pesi che riflettono i pattern di consumo visti durante la fase pandemica) è atteso mantenere una dinamica più contenuta rispetto all’indice domestico (basato sui vecchi pesi), che potrebbe catturare meglio le pressioni inflattive dovute all’effetto-riaperture nei settori in precedenza soggetti a restrizioni.
In sintesi, l’inflazione è attesa salire al 2,6% in media nel 2021 (2,7% sull’armonizzato), per poi tornare sotto il 2% il prossimo anno.

STATI UNITI – La Survey of Consumer Expectations condotta dalla NY Fed a giugno registra un ulteriore aumento delle aspettative di inflazione di breve termine a 4,8% (da 4%), a fronte di aspettative invariate sul lungo termine a 3,5%.
Le voci con rialzi dei prezzi attesi più solidi sono l’istruzione universitaria, gli affitti, la sanità e la benzina.
Anche le aspettative per la variazione a 1 anno dei prezzi delle case sono sui massimi da quando esiste la serie, ma a luglio si sono stabilizzate poco sopra il 6%.
Le aspettative sulle condizioni del mercato del lavoro continuano a migliorare, con un calo a 30,7% (da 31,9%) della probabilità di disoccupazione più alta fra un anno.
La probabilità di trovare un’occupazione è in rialzo dall’inizio della pandemia, ma a ritmi modesti e, a 54,2% a luglio, rimane ancora al di sotto della media pre-pandemica, vicina al 60%.
La stabilizzazione delle aspettative di inflazione a 3 anni è un segnale importante per la Fed, che dà certamente più peso a questo indicatore rispetto a quello di persistente rialzo delle aspettative di inflazione a 1 anno.

CINA – La dinamica del commercio estero ha sorpreso al rialzo.
Le esportazioni in dollari sono salite del 32,2% a/a in giugno (Consenso Bloomberg 23% a/a), in accelerazione rispetto al 27,9% a/a in maggio.
L’accelerazione è stata generalizzata a tutti i comparti di prodotti e in particolare nel settore dell’elettronica e dell’high-tech, segnalando un verosimile miglioramento delle tensioni dal lato nell’offerta nel settore dei semiconduttori.
Tra i paesi sono accelerate le esportazioni verso il Giappone e l’Area Euro 3 mentre, pur mantenendo un tasso di crescita e elevato e a due cifre, sono rallentate le esportazioni verso gli USA e l’area ASEAN6.
Il ritmo di crescita delle importazioni è stato più elevato di quello delle esportazioni, a 36,7% a/a in giugno (Consenso Bloomberg 29,5% a/a), anche se in rallentamento rispetto a 51,1% a/a registrato in maggio principalmente a causa del confronto sfavorevole con la ripresa dello scorso anno.
I dati in volume finora pubblicati segnalano un aumento delle importazioni di cereali e di circuiti elettronici e una diminuzione delle importazioni di alcuni metalli (rame, ferro acciaio).

 

COMMENTI:

UNIONE EUROPEA – Il Consiglio dei ministri economici e finanziari dell’Ue (Ecofin) è atteso approvare oggi i 12 Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza (PNRR) presentati entro il termine di fine aprile, e già valutati positivamente dalla Commissione europea (tra i quali quello dell’Italia).
Il via libera definitivo del Consiglio dovrebbe permettere l’esborso dell’anticipo pari al 13% dell’ammontare complessivo di ciascun piano, che per l’Italia vale quasi25 miliardi, tra fine luglio e inizio agosto.

FRANCIA – Introdotto l’obbligo di pass sanitario per l’accesso a ristoranti, bar, treni, aerei, ospedali e case di riposo, nonché un obbligo di vaccinazione per il personale sanitario. I prefetti potranno introdurre ulteriori restrizioni a livello locale in caso di tassi di incidenza superiori a 200 per 100mila abitanti su base settimanale.

STATI UNITIWilliams (NY Fed) ha affermato che non è ancora il momento di ridurre il programma di acquisti, ribadendo che la Fed ha definito un chiaro spartiacque(anche se non specificato in modo quantitativo) per il tapering: occorre “sostanziale ulteriore progresso” sul mercato del lavoro, a suo avviso non ancora raggiunto.
Williams ha anche aggiunto che in una fase di incertezza molto elevata, non è ancora possibile prevedere ora quando il Comitato prenderà una decisione sul ritmo di acquistidi titoli, che avrà effetti, “al margine” sulle condizioni finanziarie.
L’intervento di Williams era dedicato alla discussione dell’obiettivo sulla media dell’inflazione, anziché sul livello.
Il presidente della NY Fed ha affermato che nell’evidenza empirica non c’è una regolarità di overshooting di inflazione e rapidi rialzi dei tassi e che le aspettative restano ancorate in modo più forte rispetto a un regime di inflation targeting normale.
Barkin (Richmond Fed) ha detto che il mercato del lavoro non si è ancora ripreso abbastanza per poter dare il via libera al tapering.
Secondo Barkin, i tempi del riequilibrio del mercato del lavoro determineranno quelli della riduzione degli acquisti, sottolineando che una variabile cruciale per lui è il tasso di occupazione, ancora a 58% a giugno, e al di sotto di un livello desiderato intorno a 59%.
Barkin ha anche discusso le possibili modalità del tapering, indicando una preferenza per la semplicità (cioè ritmi simili per Treasury e MBS).
Barkin ha detto di essere stato sorpreso dal rialzo dell’inflazione, ma ha aggiunto che la dinamica dei prezzi potrebbe poi ridursi molto velocemente, una volta superati gli attuali colli di bottiglia della catena dell’offerta.

 

PREVISIONI:

FRANCIA – La stima finale dell’inflazione di giugno è attesa confermare l’accelerazione sia sull’indice nazionale, all’1,5% dall’1,4% di maggio, che sull’indice armonizzato, all’1,9% dall’1,8% precedente.
Sul mese, i prezzi al consumo dovrebbero essere saliti di due decimi su entrambe le misure.
In prospettiva, il picco in corso d’anno dovrebbe essere raggiunto ad ottobre.
In media d’anno nel 2021, l’inflazione è vista a 1,4% sull’indice nazionale e 1,6% sull’armonizzato.

STATI UNITI – Il CPI a giugno è previsto in rialzo di 0,5% m/m (4,9% a/a), dopo 0,6% m/m di maggio.
Il CPI core dovrebbe essere in aumento di 0,4% m/m (4% a/a), con un progressivo rallentamento della dinamica mensile, dopo 0,7% m/m a maggio e 0,8% m/m ad aprile, ma con persistenti segnali di eccesso di domanda e riallineamento del livello dei prezzi in diversi comparti, in particolare ancora le auto (sempre per via di carenza di offerta) e i servizi della ristorazione dell’ospitalità e della ricreazione.
I prezzi delle auto usate sulla base di indagini di settore risultano sempre in aumento, ma a ritmi inferiori a quelli dei mesi precedenti.
Il focus sarà sulla possibile diffusione di rialzi dei prezzi più rapidi anche in settori finora esenti dalla recente riaccelerazione collegata alla riapertura post-pandemia, in particolare l’abitazione, la sanità, ma anche gli alimentari.
Per questi ultimi, molti produttori stanno già annunciando aumenti di prezzo causati da rialzo dei costi delle materie prime, dei materiali per il confezionamento e della logistica.
Sorprese verso l’alto sono possibili, con l’implicazione di un eventuale rafforzamento della coorte dei “falchi” preoccupati per l’inflazione all’interno del FOMC, anche se i discorsi più recenti sono stati relativamente moderati su questo fronte.