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13 Febbraio 2024 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USD – Il dollaro ha aperto la settimana in marginale recupero, ancora sull’onda lunga dei buoni dati recenti che descrivono un quadro di crescita resiliente.
Oggi, tuttavia, si avrà un primo test importante, con l’inflazione, attesa in calo, ma ancora su livelli elevati, almeno per quanto riguarda la componente “core”.
In tal caso il dollaro dovrebbe tendenzialmente stabilizzarsi.
In presenza invece di sorprese verso l’alto/il basso si rafforzerebbe/indebolirebbe.

EUR – L’euro invece, dopo un timido tentativo ieri di riagganciare quota 1,08 EUR/USD (massimo a 1,0805), ha aperto la settimana in lieve calo, contenuto comunque ancora in area 1,07 EUR/USD, quindi ancora in range.
Il movimento riflette perlopiù le dinamiche di dollaro ma rivela qualche preoccupazione per il quadro di crescita dell’area, che contribuisce a mantenere un rischio che la BCE possa tagliare i tassi un po’ prima della Fed.
Questa mattina lo ZEW tedesco è salito più delle attese nella componente di sentiment, favorendo l’euro, seppure (per ora) di poco), ma è sceso più del previsto nella componente sulla situazione corrente.
Più tardi comunque l’euro reagirà di riflesso ai dati di inflazione USA.

GBP – La sterlina ha aperto la settimana in lieve rafforzamento contro dollaro, contenuto comunque in area 1,26 GBP/USD, ma evidente soprattutto oggi sui dati del mercato del lavoro che hanno sorpreso positivamente mostrando un calo del tasso di disoccupazione superiore alle attese.
La dinamica retributiva ha mostrato un rallentamento significativo, in linea con le attese, ma resta su livelli elevati e se si guarda alla componente ex bonus il calo è più modesto (da 6,7% a 6,2%) a indicare che la BoE resterà in guardia sui rischi di inflazione soprattutto con riferimento alle condizioni ancora tirate del mercato del lavoro.
I tassi impliciti segnalano infatti un primo taglio dei tassi BoE solo ad agosto con probabilità piena, che si colloca al 60% sul mese di giugno.
Domani sarà la volta dei dati di inflazione, attesa in aumento: se non deluderanno la sterlina dovrebbe rafforzarsi e consolidare o almeno stabilizzarsi.
Oggi la sterlina si è rafforzata anche contro euro, seppure ancora in area 0,85 EUR/GBP, andando a rivedere qui massimi abbandonati ad agosto.

JPY – Lo yen ha aperto la settimana in lieve calo contro dollaro da 148 a 149 USD/JPY, perlopiù di riflesso alla dinamica del dollaro in assenza di spunti nuovi e in attesa dell’inflazione USA di oggi.
Se questa dovesse sorprendere verso l’alto lo yen potrebbe indebolirsi testando il livello critico di 150,00 USD/JPY.
Il ministro delle finanze ha già avvertito che le autorità stanno monitorando da vicino la dinamica del cambio.
La fase di debolezza dello yen dovrebbe essere comunque limitata, grazie alla prospettiva sia dell’inversione di policy della Fed sia dell’abbandono quest’anno della politica dei tassi zero da parte della BoJ.