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12 Febbraio 2024 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USD – Il dollaro ha chiuso la settimana passata in calo, perlopiù un ritracciamento di aggiustamento dopo l’ampio rimbalzo post-employment report del 2 febbraio.
Il prossimo test chiave sarà domani con il dato di inflazione attesa in calo, ma ancora su livelli abbastanza elevati per cui il dollaro dovrebbe tendenzialmente stabilizzarsi.
Qualora dovesse invece sorprendere verso l’alto/il basso il dollaro si rafforzerebbe/indebolirebbe.
Attualmente il mercato attribuisce una probabilità del 72% di un taglio dei tassi Fed a maggio, che sale al 100% in giugno.

EUR – L’euro ha chiuso la settimana passata pressoché stabile sui livelli di apertura in area 1,07 EUR/USD, traendo solo marginale beneficio dal ritracciamento del dollaro.
In questi giorni vi saranno vari discorsi BCE, ma pochi dati, a parte lo ZEW tedesco domani, atteso in miglioramento nella componente di “sentiment” ma in peggioramento nella componente sulla situazione attuale, e mercoledì la seconda stima del Pil dell’area del 4° trimestre, attesa confermare la stagnazione in atto.
A meno di sorprese positive dai dati dell’area o novità negative dagli USA l’euro dovrebbe mantenersi in range.
La maggior debolezza dell’economia dell’area rispetto agli USA penalizza infatti la moneta unica. Attualmente il mercato attribuisce una probabilità del 56% ad un taglio dei tassi BCE ad aprile, che sale al 100% su giugno.

GBP – La sterlina ha chiuso la settimana passata pressoché stabile sui livelli di aperura contro dollaro in area 1,26 GBP/USD pur in lieve salita dai minimi di lunedì a 1,25 GBP/USD, muovendosi perlopiù di riflesso al dollaro, ma frenata dalla spaccatura interna alla BoE.
Nei prossimi giorni il focus tornerà sui dati domestici dai quali si attendono indicazioni miste: domani i dati sul mercato del lavoro con tasso di disoccupazione e retribuzioni previsti in calo, mercoledì l’inflazione attesa in aumento, giovedì il PIL atteso ancora in contrazione a -0,1% t/t e venerdì le vendite al dettaglio previste in parziale recupero dopo l’ampia contrazione precedente.
Con dati di questo genere la dinamica della sterlina potrebbe dimostrarsi piuttosto volatile, ma cruciale sarà il confronto tra retribuzioni e inflazione: dovessero sorprendere verso l’alto/il basso la sterlina si rafforzerebbe/indebolirebbe.
Da seguire anche un discorso di Bailey (BoE) in programma oggi.

JPY – Lo yen ha chiuso la settimana passata in calo contro dollaro da massimi di 147 a minimi di 149 USD/JPY perlopiù seguendo la dinamica dei rendimenti a lunga USA, che faranno da driver ancora in questi giorni, anche in base ai dai di inflazione USA di domani.
Salvo delusioni verso il basso da questi ultimi, nel breve lo yen potrebbe mantenersi sulla difensiva, ma in prospettiva di un calo dei rendimenti USA quando la Fed inizierà a tagliare i tassi, la fase di debolezza dello yen dovrebbe essere limitata, nel tempo e nell’entità.