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12 Agosto 2021 – nota economica giornaliera

ITALIA – L’inflazione viene ancora quasi esclusivamente dal rincaro dell’energia, che si riflette sui capitoli abitazione e trasporti.
L’unico altro contributo positivo importante viene da ristorazione e accoglienza, che in luglio ha aggiunto 0,2% all’inflazione tendenziale.
I dati finali diffusi ieri da Istat sono stati superiori alla stima flash: -1,0% m/m e +1,0% a/a per l’indice armonizzato IAPC.

STATI UNITI – L’inflazione sottostante potrebbe aver superato il picco.
In luglio, la variazione mensile è rallentata a 0,3% m/m dopo 3 mesi fra 0,7 e 0,9%.
La frenata riflette incrementi più bassi per i servizi ma soprattutto per i beni non energetici.
La crescita tendenziale dei prezzi si colloca in luglio al 5,4% (4,3% per l’inflazione sottostante).
Tuttavia, sullo scenario di medio termine pesa il rischio che il forte aumento nel prezzo degli immobili crea sulla componente alloggio del CPI, che potrebbe accelerare almeno per un altro anno, sulla base della relazione storica con il prezzo degli immobili.

 

COMMENTI:

STATI UNITI – Sul fronte Fed, Esther George (Kansas City Fed) ha dichiarato che “è arrivato il momento di fare marcia indietro” sulla politica monetaria, e che potrebbero già essere maturate le condizioni per una riduzione degli acquisti.
Anche Mary Daly (S. Francisco Fed), intervistata dal Financial Times, ha detto che “è opportuno iniziare a discutere di ridurre il livello di sostegno che stiamo offrendo all’economia su base regolare”.
Secondo Daly, la riduzione potrebbe iniziare “quest’anno o all’inizio del prossimo”.
La creazione di posti di lavoro osservata indica che “stiamo facendo progressi verso il nostro obiettivo di piena occupazione”.
Le dichiarazioni dell’ultima settimana mostrano che c’è già una maggioranza a favore di iniziare la riduzione degli acquisti di titoli nel giro di qualche mese, con alcuni già pronti a sostenere una decisione in tal senso a settembre.

 

PREVISIONI:

ITALIA – Saranno diffusi i dati della bilancia commerciale con l’estero di giugno.

AREA EURO – L’agenda dell’Eurozona prevede la diffusione dei dati di giugno sulla produzione industriale: alla luce dei dati nazionali già usciti, si prevede un nuovo calo di -0,3% m/m.

STATI UNITI – Oggi da seguire soprattutto i dati settimanali sui sussidi di disoccupazione, previsti in modesto calo, e secondariamente il rapporto sui prezzi alla produzione in luglio.