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11 Marzo 2024 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USD – Il dollaro ha chiuso la settimana passata al ribasso, indebolendosi ulteriormente venerdì sull’employment report che ha confermato segnali di indebolimento sul fronte dei salari e del tasso di disoccupazione, pur sorprendendo verso l’alto sul numero di nuovi occupati, il che ha contribuito a far risalire il dollaro a livello intraday dopo il calo iniziale.
Un nuovo test importante si avrà domani con l’inflazione attesa stabile per l’headline, in calo per la core. Nei giorni successivi da altri dati si attendono indicazioni contrastanti, in recupero, ma da livelli deboli, per vendite al dettaglio e produzione industriale, e in calo per indice Empire e fiducia delle famiglie.
A meno di sorprese positive dai dati, soprattutto dall’inflazione, il dollaro dovrebbe mantenersi sulla difensiva.
Rispetto a lunedì scorso la probabilità di mercato di un primo taglio dei tassi Fed su maggio è rimasta al 24% mentre è salita da 88% a 92% su giugno.

EUR – L’euro ha chiuso la settimana passata al rialzo da 1,07 a 1,09 EUR/USD, salendo inizialmente venerdì sui dati USA (massimo a 1,0980 EUR/USD) ma poi arretrando e chiudendo la giornata al ribasso.
La settimana entrante propone pochi spunti a parte la produzione industriale dell’area mercoledì attesa negativa, quindi il cambio dovrebbe seguire perlopiù i driver USA.
A meno di sorprese positive da questi ultimi, soprattutto dall’inflazione, l’euro potrebbe riuscire a consolidare o comunque a stabilizzarsi, essendo l’upside compresso dalle attese negative sui dati dell’area.
Rispetto a lunedì scorso la probabilità di mercato di un primo taglio dei tassi BCE su aprile è scesa da 24% a 12% mentre è salita da 92% a 100% su giugno.

GBP – Anche la sterlina ha chiuso la settimana passata al rialzo contro dollaro da 1,26 a 1,28 GBP/USD, principalmente sui driver di dollaro, ma oggi ha aperto in leggero arretramento.
Nei prossimi giorni infatti l’attenzione tornerà anche sui dati domestici dai quali si attendono indicazioni miste con tasso di disoccupazione stabile domani ma retribuzioni in solo marginale decelerazione, PIL mensile mercoledì in rallentamento ma produzione industriale in frenata.
A meno di sorprese verso l’alto soprattutto dai dati sulle retribuzioni, la sterlina potrebbe dunque arretrare, ma solo limitatamente, fatte salve sorprese positive dai dati USA che la penalizzerebbero maggiormente.
Venerdì la sterlina si è apprezzata visibilmente contro euro pur restando in area 0,85 EUR/GBP, ma sta in parte cedendo stamani.
Intanto la probabilità di mercato di un primo taglio dei tassi BoE ad agosto è risalita al 100%.

JPY – Lo yen ha chiuso la settimana passata rafforzandosi contro dollaro da 150 a 146 USD/JPY e ha aperto al rialzo anche oggi sulla revisione al rialzo dei dati di PIL giapponese (è stata evitata una recessione tecnica) e su fonti Reuters secondo cui più esponenti BoJ si starebbero orientando per abbandonare la politica dei tassi negativi già alla riunione della prossima settimana (19 marzo).
Intanto in questi giorni faranno ancora da driver i dati USA e a meno di sorprese positive da questi, soprattutto dall’inflazione domani, lo yen potrebbe consolidare o rafforzarsi ancora, a maggior ragione se i rumours su un imminente cambio di policy BoJ si dovessero intensificare.