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10 Giugno 2021 – nota economica giornaliera

GERMANIA – In aprile, i dati destagionalizzati e corretti per gli effetti del calendario sul commercio internazionale pubblicati da Destatis hanno evidenziato un rallentamento della crescita delle esportazioni (+0,3% m/m da +1,3% precedente) ed una flessione delle importazioni (-1,7% m/m da +7,1% di marzo).
Di conseguenza, l’avanzo commerciale in termini destagionalizzati è salito a 15,9 miliardi, dai 14 del mese precedente e dai 3,6 di un anno prima.
Ad aprile, il valore dell’export risulta inferiore di -0,5% e quello dell’import superiore di +5,5% rispetto ai livelli di febbraio 2020.
In termini tendenziali le esportazioni balzano a 47,7% da 16,3% precedente, le importazioni a 33,2% da 16,2% (per via del confronto favorevole con aprile 2020).
Secondo la Bundesbank, il saldo di conto corrente di aprile (in termini non destagionalizzati) è risultato pari a +21,3 mld (da +30,2 a marzo), con un contributo positivo di beni (+16,7 mld), servizi (+2,1 mld) e redditi primari (+6,5 mld) e negativo per i redditi secondari (-3,9 mld).

 

COMMENTI:

BCE – Ci attendiamo che la Banca Centrale Europea annunci una revisione al rialzo delle stime di crescita e inflazione per il 2021, con qualche possibile ricaduta anche su quelle di medio termine.
L’aumento degli swap spread sui titoli governativi potrebbe giustificare la conferma degli acquisti PEPP ai ritmi degli ultimi mesi, ma con un calo in luglio e agosto dovuto ai fattori stagionali.
Non vi è alcuna aspettativa di modifiche ai tassi ufficiali o alle condizioni dell’APP.

 

PREVISIONI:

ITALIA – La produzione industriale è attesa tornare a crescere ad aprile dopo il calo a sorpresa del mese precedente. Stimiamo un +0,3% m/m, dopo il -0,1% di marzo.
La tendenza annua è vista toccare un picco a 73,2% (da 37,7% precedente) per via del confronto con il mese di aprile 2020 durante il quale era sospesa la maggior parte delle attività produttive.
Le indagini segnalano una accelerazione della tendenza espansiva nei prossimi mesi.

FRANCIA – La produzione industriale è attesa mostrare un ulteriore recupero ad aprile, stimiamo a 0,6% m/m dopo lo 0,5% di marzo (e dopo il crollo di -4,8% m/m che era stato registrato a febbraio).
Le indagini nel settore segnalano da tempo che è avviato un trend di ripresa dell’output, che però è meno vivace di quanto segnalato dalle survey (verosimilmente, anche a causa dei colli di bottiglia in alcune filiere produttive).

STATI UNITI – Il CPI a maggio è previsto in rialzo di 0,4% m/m (4,7% a/a), dopo 0,8% m/m (4,2% a/a). L’indice core dovrebbe aumentare di 0,5% m/m (3,5% a/a), dopo 0,9% m/m (3% a/a) di aprile.
I prezzi delle auto usate, una delle principali voci dietro il balzo del CPI core di aprile, dovrebbero registrare un altro ampio rialzo, anche se di dimensione inferiore al 10% m/m visto il mese scorso.
Gli indici dei prezzi settimanali costruiti da Manheim rilevano variazioni intorno al 4% m/m a metà maggio, poco meno di metà rispetto al mese precedente.
Anche i prezzi dei servizi ricreativi e collegati alla riapertura delle attività prima soggette a restrizioni (tariffe alberghiere, tariffe aeree, auto a noleggio, turismo e tempo libero) dovrebbero mantenersi su un trend solido e contribuire a spingere verso l’alto il CPI core, al 3,5% a/a.
Il picco dell’inflazione su base tendenziale dovrebbe essere raggiunto a giugno per l’indice core e potrebbe essere già toccato a maggio per l’indice headline a 4,7% a/a.