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09 Luglio 2020 – nota economica giornaliera

AREA EURO
– Il rendiconto settimanale della BCE evidenzia acquisti di titoli per 32,9 miliardi nella settimana conclusa il 3 luglio, ma una espansione molto più contenuta del bilancio a motivo del calo di 10,4 miliardi dei crediti in divisa estera (USD) nei confronti di residenti, connessi alle misure per alleviare le tensioni sul mercato monetario durante la prima fase della crisi pandemica.
Per quanto riguarda gli acquisti netti di titoli, 21,9 miliardi sono ascrivibili al PEPP, 4,4mld al PSPP, 0,9 mld al CBPP3 e 0,9 mld al CSPP.
I depositi delle istituzioni monetarie e finanziarie sono cresciuti di 89 miliardi.
Eurostat ha pubblicato una misura trimestrale di quota disponibile di forza lavoro “che comprende tutte le persone che hanno un’insoddisfatta domanda di lavoro perché: sono disoccupati secondo la definizione ILO, o sono vicini alla disoccupazione pur non soddisfacendo tutti i criteri ILO, o stanno lavorando a tempo parziale e vorrebbero lavorare ore aggiuntive”.
Nel 2020-T1, la quota disponibile di forza lavoro è stimata al 12,7%, pari a 26,8 milioni di persone, con un incremento di 0,3 punti percentuali rispetto al 2019T4.
Si tratta del primo aumento dal 2013.
Eurostat nota anche un balzo delle assenze dal lavoro (+4,3 milioni), spiegato per circa metà da licenziamenti temporanei (molto significativi in Francia e Spagna). Netto calo per le ore lavorate: -5% a livello UE, ma con picchi di -9,7% in Italia.

STATI UNITI – Il Congressional Budget Office (CBO) stima che il deficit federale a giugno abbia toccato 863 mld (era 8 mld a giugno 2019), con un aumento delle uscite a 1,1 tln spinto dal programma per il sostegno alle piccole imprese (511 mld) e dai sussidi di disoccupazione (116 mld, di cui più della metà per l’integrazione di 600 USD/settimana ai sussidi statali).
Secondo il CBO, le entrate sono calate del 28% rispetto a giugno 2019, scendendo a 242 mld.
Dall’inizio dell’anno fiscale (ottobre 2019) il deficit complessivo sarebbe pari a 2,74tln, da 747 mld dello stesso periodo dell’a.f. precedente.
Le previsioni preliminari del CBO a legislazione invariata vedono il deficit 2020 a 3,7 tln (17,8% del PIL). Un aggiornamento è atteso nel prossimo mese.

GIAPPONE – Gli ordini di macchinari core privati a maggio sorprendono verso l’alto con un aumento di 1,7% m/m dopo -12% m/m di aprile.
I dati puntano a una variazione di -0,9% t/t nel 2° trimestre, che sarebbe la quarta variazione negativa consecutiva, con contrazioni iniziate in autunno 2019. Gli ordini restano in forte calo nel manifatturiero (-15,5% m/m), mentre segnano una ripresa nelnon manifatturiero (17,7% m/m).
Si registra un netto incremento negli ordini pubblici (+44,2% m/m) a fronte del continuo calo degli ordini dall’estero (-10% m/m, quinta contrazione consecutiva).
La previsione è di ripresa della crescita del PIL a partire dal 3° trimestre, sulla scia di un rimbalzo dei consumi sostenuti da stimolo fiscale.

CINA – L’inflazione dei prezzi al consumo è salita da 2,4% /a in maggio a 2,5% a/a in giugno (rispetto al consenso Bloomberg pari a 2,6%) a causa di un aumento dei prezzi degli alimentari (+0,2% m/m, la prima variazione positiva dopo tre mesi di cali) e, in misura minore, del comparto dei beni e servizi vari.
L’inflazione core è scesa da 1,1% a/a in maggio a 0,9% a/a in giugno, toccando il minimo degli ultimi 10 anni.
La deflazione dei prezzi alla produzione è rallentata da -3,7% a/a in maggio a -3% a/a in giugno grazie ad un aumento dei prezzi delle materie prime e dei beni manufatti industriali e, in misura minore, di consumo. La graduale ripresa della domanda dovrebbe favorire un aumento dei prezzi nei prossimi mesi tuttavia l’effetto base favorevole nella seconda metà dell’anno dovrebbe mantenere l’inflazione totale ancora contenuta e in rallentamento.

 

COMMENTI:

STATI UNITI
Contagi 3.054.695, nuovi contagi 60.000, decessi 132.299, guarigioni 953.429 (Fonte: JHU).
I nuovi casi giornalieri hanno toccato un nuovo massimo a 60 mila, con i casi totali confermati oltre i 3 mln. I contagi sono aumentati di 1 mln in 28 giorni, mentre erano passati da 1 a 2 mln in 43 giorni, fra fine aprile e i primi di giugno.
Gli stati con l’accelerazione più sostenuta restano Texas, Florida, California e Arizona: sarà da vedere se le misure di contenimento adottate nell’ultima settimana saranno in grado di rallentare il rialzo della curva dei contagi.
L’aumento dei test sta mettendo sotto pressione la capacità dei laboratori di dare risultati in tempi rapidi.
Dr. Fauci ha sottolineato che con tempi lunghi per la gestione dei test rende inefficace l’eventuale tracciamento dei contagiati.
Il sindaco di NY ha delineato un piano di riapertura delle scuole in autunno, mentre l’amministrazione sta mettendo pressione su stati ed enti locali per avere la ripresa dell’istruzione con la presenza degli studenti nel nuovo anno scolastico.
Bostic (Atlanta Fed) ha detto che si sta manifestando un rallentamento del ritmo della ripresa sulla scia dell’accelerazione dei nuovi contagi in molte aree del paese.
Bostic ha affermato che è improbabile una nuova fase di chiusura tutale dell’economia, ma teme che il nuovo aumento dei casi induca cambiamenti nel comportamento dei consumatori. Nel complesso Bostic mantiene uno scenario moderatamente positivo, con la previsione di graduale miglioramento del mercato del lavoro e calo del tasso di disoccupazione verso 7-8% per fine 2020. In ogni caso, a suo avviso la Fed deve valutare se sarà necessario introdurre ulteriore stimolo.
Rosengren (Boston Fed) ha detto che a suo avviso la Fed potrebbe dover ampliare il Main Street Lending Program ed estenderne la durata (ora fissata a settembre) per far fronte alle crescenti difficoltà di imprese e banche nei prossimi mesi. Il programma, operativo da giugno, per ora ha attratto un interesse limitato da parte delle imprese.

 

PREVISIONI:

STATI UNITI – Le nuove richieste di sussidio di disoccupazione nella settimana conclusa il 3 luglio sono previste a 1,4 mln dopo 1,427 mln della settimana precedente. I sussidi esistenti erogati con i programmi statali dovrebbero essere poco variati, scendendo a 19,1 mln nella settimana conclusa il 27 giugno da 19,29 mln della settimana precedente.