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09 Giugno 2020 – nota economica giornaliera

ITALIA – Nelle “Prospettive per l’economia italiana nel 2020 e nel 2021”, l’Istat ha rivisto al ribasso le stime sul PIL italiano, a -8,3% nel 2020 e +4,6% nel 2021. Rispetto alle precedenti stime sul 2020 (di sei mesi fa), nel complesso la revisione al ribasso è stata pari a circa 9 punti percentuali. Istat vede una caduta più accentuata di quella del PIL sia per i consumi (-8,7%) che per gli investimenti (-12,5%), a fronte di una crescita dell’1,6% della spesa pubblica.
L’andamento del tasso di disoccupazione nel biennio sarà condizionato dal deciso aumento degli inattivi, che dovrebbe causare un calo del tasso dei senza-lavoro nel 2020 (a 9,6% da 10% del 2019) ma una salita nel 2021 (a 10,2%).
Le nostre previsioni sono più pessimistiche di quelle Istat per quest’anno (-9,5%) e più ottimistiche per l’anno prossimo (+6,5%).
Condividiamo l’idea che la caduta di consumi e investimenti possa risultare più accentuata di quella del PIL (nel nostro scenario, a due cifre), e che il tasso di disoccupazione possa toccare un picco in media d’anno non nel 2020 ma nel 2021 (le nostre attuali stime sono in linea con quelle di Istat).
Anche le nostre previsioni sulla spesa pubblica sono circa in linea con quelle di Istat (1,8% nel 2020).

 

COMMENTI:

ITALIA
– Il Comitato di 17 esperti in materia economia e sociale presieduto da Vittorio Colao ha consegnato al Presidente del Consiglio il documento di 121 pagine intitolato “Iniziative per il rilancio Italia 2020-2022”. Il documento sarà la base di discussione al Tavolo degli Stati generali dell’economia convocato dal Governo. Il piano prevede oltre 100 proposte suddivise in sei macro-capitoli: imprese e lavoro come «motore dell’economia»; infrastrutture e ambiente come «volano del rilancio»; turismo arte e cultura come «brand del Paese»; PA «alleata dei cittadini e imprese»; istruzione, ricerca e competenze «fattori chiave per lo sviluppo» e infine individui e famiglie «in una società più inclusiva e equa».
Il pacchetto per le imprese prevede il rinvio del saldo 2019 e del primo acconto 2020 delle imposte sui redditi, una super Ace per gli investimenti green, la stabilizzazione a 5 anni degli incentivi di industria 4.0, il rafforzamento della patent box per la proprietà intellettuale, gli incentivi per le aggregazioni di impresa; si suggeriscono incentivi per dirottare il risparmio privato verso PMI e società non quotate, e per il reshoring.
Sul fronte fiscale, oltre a facilitare la compensazione dei debiti con i crediti fiscali, vi sono due proposte di sanatoria: una per l’emersione del lavoro nero e una voluntary disclosure per l’emersione e la regolarizzazione del contante derivante da redditi non dichiarati (con l’obbligo di investimento di una parte dell’ammontare in strumenti di supporto del Paese).
Tra le altre proposte, il documento include un piano per accelerare lo sviluppo delle reti 5G e l’esclusione del contagio Covid dalla responsabilità penale del datore di lavoro per le imprese non sanitarie.
– Il Tesoro ha presentato il nuovo titolo interamente dedicato ai risparmiatori retail che sarà offerto tra il 6 e il 10 luglio: si tratta del cosiddetto “Btp futura”, la cui prima emissione avrà una durata compresa tra otto e dieci anni; una seconda emissione è attesa dopo l’estate.
Come per il Btp Italia, la raccolta andrà a finanziare i costi dell’emergenza Covid-19 e le spese per il rilancio dell’economia. Le cedole saranno calcolate in base a dei tassi prefissati e crescenti nel tempo (attraverso un meccanismo di step-up).
Il titolo prevede un rendimento minimo pari all’1% del capitale investito per chi acquisterà il titolo nei giorni di emissione e lo deterrà fino a scadenza, ma il premio fedeltà potrà aumentare fino ad un massimo del 3%, sulla base della media del tasso di crescita annuo del PIL italiano.

AREA EURO
– Nell’audizione al Parlamento Europeo, la presidente della BCE Lagarde ha giustificato il potenziamento del PEPP con più dovizia di dettagli del solito.
In primo luogo, “la flessibilità insita degli acquisti PEPP può ancora svolgere un ruolo chiave nella stabilizzazione del mercato, salvaguardando la regolare trasmissione della politica monetaria tra le classi di attività finanziarie e tra giurisdizioni”.
In secondo luogo, “gli acquisti di attività sono particolarmente efficaci nel facilitare la posizione di politica monetaria nell’attuale contesto di crisi perché possono influenzare direttamente le condizioni di finanziamento per le imprese e il prezzo del credito per le famiglie e le piccole e medie imprese”, evitando anche che le maggiori esigenze di finanziamento dei governi facciano aumentare il costo del capitale nel settore privato.
Secondo la presidente, inoltre, le misure sono “temporanee, mirate e proporzionate” e sono soggette a una costante valutazione di efficacia e proporzionalità che include un’analisi dei possibili effetti collaterali: una risposta indiretta, questa, alle critiche arrivate dalla corte costituzionale tedesca in merito al PSPP.
– L’Ecofin avrà oggi il primo confronto ufficiale in videoconferenza sul piano per la ripresa presentato dalla Commissione Europea. I punti di discussione saranno tre: le esigenze generali di recupero degli Stati membri, la relazione del semestre europeo con il piano di risanamento, la valutazione delle esigenze di investimento e riforme da parte degli Stati membri. Non sono attese decisioni rilevanti oggi. In agenda anche l’informativa della presidenza sulle raccomandazioni per paese relative al semestre europeo.

STATI UNITI – Covid-19 update
Contagi 1.961.185, nuovi contagi 17.300, decessi 111.007, guarigioni 518.522 (Fonte: JHU).
Il National Bureau of Economic Research ha annunciato che a febbraio 2020 c’è stato il picco dell’attività (e quindi la fine) del ciclo iniziato a giugno 2009 e durato 128 mesi, il più lungo nella storia dei cicli economici americani a partire dal 1854. Il Dating Committee riconosce le caratteristiche anomale della contrazione in corso, ma ritiene che la diffusione e l’entità senza precedenti del calo di occupazione e attività siano tali da giustificare la definizione di questo episodio come una recessione, anche se alla fine sarà molto più breve delle contrazioni precedenti.
– La NY Fed ha annunciato che nella settimana fra l’8 e il 12 giugno acquisterà 20 mld di dollari di Treasury, riducendo gli acquisti giornalieri a 4 mld al giorno da 4,5 mld della settimana precedente.

 

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro ha aperto la settimana portandosi leggermente al di sopra dei livelli di venerdì, anche se poi non è riuscito a chiudere la giornata al rialzo. Il sentiment globale circa le possibilità di ripresa post-lockdown si mantiene moderatamente positivo, privando il biglietto verde di supporto. Tuttavia, dopo la recente fase correttiva il downside dovrebbe essere modesto. Oggi infatti apre al rialzo. In attesa del FOMC di domani, fatte salve notizie di particolare rilievo, il dollaro dovrebbe tendenzialmente stabilizzarsi.

EURL’euro ha aperto la settimana in arretramento da 1,13 a 1,12 EUR/USD, un segnale che suggerisce la difficoltà di proseguire il rialzo recente in assenza di indicazioni circa la possibilità che la ripresa sia più rapida e robusta nell’area euro che negli Stati Uniti. Oggi infatti apre in calo. L’ampio stimolo offerto dalla BCE rimane comunque un fattore di supporto.
Ieri Lagarde ha dichiarato che le misure messe in campo per contrastare la crisi sono da considerarsi temporanee, mirate e proporzionate. In uscita oggi la stima finale del PIL del 1° trimestre. A meno di sorprese, e in attesa del FOMC, il cambio potrebbe restare sulla difensiva.

GBP – La sterlina ha aperto la settimana in ulteriore consolidamento sia contro dollaro da 1,26 a 1,27 GBP/USD sia contro euro da 0,89 a 0,88 EUR/GBP, supportata dalla notizia che il governo Johnson vorrebbe allentare alcune misure di contenimento del contagio, ma un apprezzamento ulteriore sarebbe sostenibile in presenza di sviluppi favorevoli sul fronte dei negoziati con l’UE.
Secondo il Daily Mail il governo sarebbe disposto ad accettare le tariffe UE su alcuni beni britannici se l’UE rinunciasse alla richiesta che il Regno Unito si allinei ai regolamenti dell’Unione. Il flusso di notizie su questo fronte rimarrà cruciale per la dinamica della sterlina che oggi intanto apre in calo sul generalizzato rialzo del dollaro. Resistenze nel corridoio 1,2750-1,2800 GBP/USD.

JPY – Lo yen ha aperto la settimana al rialzo sia contro dollaro da 109 a 107 USD/JPY sia contro euro da 124 a 121 EUR/JPY, un movimento che è sia di carattere tecnico sia collegato all’eventualità che la Fed faccia delle aperture al controllo della curva da adottare in caso di necessità. Comunque, nonostante il relief rally recente, l’incertezza rimane elevata. In attesa del FOMC la divisa nipponica dovrebbe tendenzialmente stabilizzarsi sui nuovi livelli.

 

PREVISIONI:

AREA EURO – Il dato finale del PIL nel 1° trimestre 2020 dovrebbe confermare il forte calo registrato nella stima preliminare, a -3,8% t/t (-3,2% a/a).
Dopo un primo bimestre discreto, le misure di distanziamento sociale introdotte da diversi paesi dell’Eurozona nel mese di marzo hanno impattato negativamente soprattutto i servizi (turismo, settori “aggregativi” e gran parte della distribuzione commerciale).
Nella seconda quindicina di marzo, il calo dell’attività ha coinvolto anche il comparto manifatturiero e l’edilizia.
Il dettaglio delle componenti dovrebbe indicare un deciso calo per consumi e investimenti, un contributo circa nullo del commercio estero e positivo delle scorte.